La sparatoria a Viareggio

La sparatoria a Viareggio La sparatoria a Viareggio (Segue dalla 1 ' pagina) avevano eluso la sorveglianza in stazione. A tarda sera, è trapelata una terza versione dei fatti. I presunti terroristi sarebbero stati soltanto tre e non cinque. All'arrivo del treno da Torino essi sarebbero scesi e invece di dirigersi come tutti gli altri viaggiatori verso il sottopassaggio, avrebbero imboccato un sentiero che porta alla parte opposta, ossia verso il passaggio a livello della Rondinella. Proprio nel pressi delle sbarre, in attesa che sì aprissero, si trovava ferma una «Volante» del 113. Gli agenti, che avevano osservato l'arrivo del convoglio, nei vedere i tre giovani andare verso il passaggio a livello si insospettivano, uscivano dall'auto e intimavano al tre di fermarsi. Uno degli agenti gridava ai colleghi di aver riconosciuto fra i tre Franco Piperno (da mesi latitante). Me. il terzetto riusciva a sfuggire agli agenti saltando una staccionata. I poliziotti, a scopo intimidatorio, avrebbero sparato alcuni colpi in aria. I tre fuggiaschi si sarebbero poi recati sull'Aurella dove sostavano due auto, una Renault 4 verde e una 127 gialla: sembravano proprio in attesa del gruppetto. I presunti terrori¬ sti fuggivano dunque con le auto sparando, pare, alcune rivoltellate (andate a vuoto) contro gli agenti. Le due vetture sono fuggite, sempre secondo questa ricostruzione, in direzione Nord ma probabilmente, giunte nella zona del Marco Polo, hanno deviato verso t'interno, facendo perdere le loro tracce nelle numerose strade provinciali che si intersecano nel quartiere. Polizia e carabinieri hanno disposto numerosi posti di blocco. Il riconoscimento di Piperno è stato fatto da un agente della «Volante», anche se il fatto non avrebbe completamente convinto i colleghi. r. s.

Persone citate: Franco Piperno, Piperno, Rondinella

Luoghi citati: Torino, Viareggio