Attraverso le Alpi (con scarponi e buona volontà)

Attraverso le Alpi (con scarponi e buona volontà) Attraverso le Alpi (con scarponi e buona volontà) Dalla valle del Tanaro al Verbano, in 65 tappe, sarà possibile percorrere un itinerario superbo - Già pronti due tratti campione nella valle Stura di Demonte e nella valle Po La Grande traversata delle Alpi a piedi, dopo la positiva esperienza francese, sta per diventare realtà anche in Piemonte. Dalla Val Tanaro al Verbano. in 65 tappe con luoghi di pernottamento, sarà possibile percorrere un intinerario che ripropone la scoperta non solo dell'ambiente naturale ma anche della cultura, delle tradizioni, dei modi di vita delle genti di montagna. L'iniziativa è partita nel '75 da un comitato del quale fanno parte ecologi. Cai, Pro Natura, Regione. Comunità montane. Province. L'idea era di «restituire vitalità alla montagna» potenziando il turismo «alternativo». Per intenderci: non quello dei complessi residenziali, dei Ifaraonici impianti sportivi che .«compromettono le zone ancora \ intatte„. \ Tutti avranno la possibilità di \ vivere la straordinaria esperien¬ za della traversata partendo da luoghi comodamente raggiungibili con mezzi pubblici, percorrendo sentieri facili che non superano i 2500-2700 metri di altitudine, con tragitti di 4-6 ore. Ogni due giorni si toccano piccoli centri abitati con negozi e servizi, per acquistare cibi e prodotti locali, programma che favorisce, tra l'altro, la gita del weekend. Nella scelta dell'itinerario si sono privilegiate le zone «che meglio si legano all'escursionismo puro e ad un corretto rapporto coni valori ambientali». Per tale motivo sono stati scartati, per quanto possibile, gli alberghi di fondovalle (in genere al completo nei periodi ideali per la traversata) e i rifugi, spesso in località isolate. La tappa nei piccoli borghi vuole essere incentivo economico per gli abitanti che saranno sempre più stimolati a ristrutturare baite in disuso, a riaprire locande abbandonate con servizio di bar ristorante, aumentandone i posti letto. Saranno in definitiva gli stessi abitanti della montagna a battersi contro le inevitabili lungaggini burocratiche (basti pensare alle difficoltà giuridiche dell'agriturismo, ai problemi relativi alle licenze, alle denunce giornaliere delle presenze e via dicendo). Le soluzioni proposte in questa prima fase sono provvisorie, preferendo creare punti di riferimento in pensioni già esistenti, con locali appositamente attrezzati a dépendances. I i Sono già pronti i due « tratti t campione»: quattro tappe nella j valle Stura di Demonte e sei; tappe dalla valle Po alla valle ■ Susa. Il primo tragitto è un «pit-\ toresco sentiero-balcone a mes-iza costa del versante nord della \ valle Stura» con quota massima : al passo di Rostagno. 2536 m. Caratteristiche le costruzioni con tetti di paglia, pressoché disabitate per l'esodo di cui ha sofferto la zona, fitte pinete, e le praterie tipiche delle Alpi Marittime, ricchissime di fauna (da non molestare) e di flora (da non cogliere). Il secondo itinerario sale a quota 2713 nell'attraversare il Colle Albergian; il paesaggio è vario con ampie conche, estesi boschi di larici, abeti e faggi, frequenti spuntoni rocciosi, strette gole con stupende cascate. Notevoli i reperti preistorici. I La ripulitura e la posa dei cari telli segnaletici procede alacre- t mente anche in altre zone, men j tre già si stanno realizzando le ; «varianti» nei luoghi di maggio ■ re interesse, con collegamenti al \ tracciato francese che corre pairallelo al confine per 400 chilo \ metri, da Mentone al lago di Gi : nevra. C- nov.

Persone citate: Rostagno

Luoghi citati: Demonte, Piemonte