Fanatico neonazista voleva distruggere lo Stato borghese di Giuseppe Fedi
Fanatico neonazista voleva distruggere lo Stato borghese Fanatico neonazista voleva distruggere lo Stato borghese Nei rapporti inviati dal questore di Padova al Viminale nel gennaio e nel marzo del 1969. Freda viene indicato come un «elemento fanatico e pericoloso per le istituzioni democratiche». Laureato in legge, 38 anni, padovano, ex presidente del Fuan della città veneta, Franco Freda ha creato i gruppi di «Aristocrazia ariana», è stato espulso dal partito di Almirante per «indisciplina ideologica», ha vagato dalla destra alla sini' stra sempre passando per le estremità, ha fondato una casa editrice per la pubblicazione di testi razzisti e un gruppo denominato «Fronte popolare rivoluzionario». Nel '69 il giovane procuratoI re legale lanciava nei suoi voi lumi un appello alla sinistra | extraparlamentare in vista | del comune obiettivo della diI struzione dello Stato borghese. «Tutta l'attività politica di Freda nel 1969 — si legge nell'ordinanza del suo rinvio a giudizio per la strage di Piazza Fontana — è improntata alla realizzazione di questo programma». «La personalità e gli orientamenti ideologici di Freda — spiega la sentenza di Catanzaro — si presentano caratterizzati da una spiccata tendenza a concepire pro\ grammi di eversione dell'ordinamento statale vigente. La sua concezione aristocraticonazista, che sdegnosamente rifiuta l'egualitarismo delle rovinose, classiste e mercan tili democrazie ed esalta un tipo di vita spartano, appare inol! tre caratterizzata da una fredda razionalità che lascia poco spazio alle passioni, sia pure di indole distruttiva, consuete ai rivoluzionari. Nella sua agenda, infatti, l'eliminazione dei nemici è da lui considerata necessaria non perodiomaper "igiene"». Negli anni della contestazione universitaria Freda, sempre secondo le accuse della magistratura, non ha solo scoperto l'estremismo di sinistra. Ha anche affrontato l'eversione colorata di rosso. Ha ' trovato il fenomeno di grande interesse, al punto da dedii carvi una parte piuttosto ampia di un suo testo: «La disintegrazione del sistema». A questo proposito ha affermato: «Noi vogliamo rivolgerci I anche a coloro che rifiutano j radicalmente il sistema, siI tuandosi oltre la sinistra del j regime, sicuri che anche con I loro potrà essere realizzata una leale unità di azione nella lotta contro la società borghese*. Ed ha aggiunto: «Non è compito nostro limitarci ad i arrecare danni o semplicemente distruzioni al regime, ma provocarne la disintegrai zione». Il teorico di quest'incontro j fra eversione di destra e di siI nistra, che in un memoriale I fatto uscire dal carcere definì i Ventura « un ragazzotto ambizioso che possiede una notej vole abilità nel raccontare bu\ pie, un uomo senza alcuno sti; le», è sparito da Catanzaro il primo ottobre scorso. Giuseppe Fedi Franco Freda
Persone citate: Almirante, Franco Freda, Freda
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