Proclamato in Liguria lo «stato di pericolo»

Proclamato in Liguria lo «stato di pericolo» Per gli incendi che devastano i boschi Proclamato in Liguria lo «stato di pericolo» SAVONA. Il presidente della giunta regionale, Armando Magliotto, ha dichiarato per tutta la Liguria lo «stato di grave pericolosità» in considerazione delle attuali condizioni climatiche, di secchezza del terreno e della vegetazione, specialmente erbacea, che favoriscono l'insorgere degli1 incendi boschivi. Il provvedimento della Regione dà la misura della gravità della situazione e proibendo, per quanto riguarda i boschi, l'accensione di fuochi, il brillamento di mine, l'uso di motori, di apparecchi a fiamma o elettrici, di fornelli e inceneritori che producono faville o brace, tende a ridurre la portata del fenomeno che assume sempre più l'aspetto di una vera e propria calamità. In questi primi otto mesi dell'anno, si sono avuti nella nostra regione 1045 incendi boschivi che hanno percorso e distrutto una superficie boschiva di quasi quattromila ettari. Guida questa poco invidiabile classifica la provincia di Genova con 350 incendi; seguono La Spezia con 250, Savona con 235 e Imperia con 210. Le conseguenze sono enormi, incalcolabili. «Il danno che si può quantificare — dice il dr. Silvio Sommazi, capo dell'ispettorato regionale delle foreste — è quello della massa legnosa incenerita dalle fiamme. Ma non è il danno più grave. Ci preoccupa maggiormente quello indiretto al paesaggio, alla funzione ed al depau peramento del bosco, alla re¬ golazione delle acque, alla composizione organolettica del terreno e all'ecologia. Qual è il valore di tali distruzioni? Immenso». A dire il vero per là provincia di Savona non è stato questo, almeno sino ad oggi, l'anno più disastrato anche se negli ultimi giorni grossi roghi hanno devastato il parco delle Manie, uno tra i più belli della Liguria, le alture di Piana Crixia, nella Val Bormida, e di diverse località costiere. «Lo stagione — afferma l'ing. Rolando Timitilli, comandante dei vigili del fuoco di Savona — è andata sinora abbastanza bene e questo grazie all'alto grado di umidità (si è arrivati anche al 97% di umidità relativa) che ha frenato e rallentato gli incendi e controbilanciato la siccità di questi mesi. Anche se, ormai, gli incendi dei boschi non sono più di nostra specifica competenza, gli interventi dei vigili del fuoco sono stati alcune centinaia. Temo però che il peggio debba ancora avvenire perchè normalmente è l'autunno la stagione per noi piùpesante». Nel Savonese gli. incendi boschivi sono stati, da gennaio a ieri, 235 ed hanno bruciato 1498 ettari di bosco dei quali oltre 200 di pineta, «nell'Imperiese invece — riferisce l'ispettore ripartimentale dr. Ero Colombo — abbiamo avuto 210 incendi e gli ettari di bosco distrutti sono stati 900.1 peggiori si sono avuti sulle alture di Ventimiglia. Il nostro dramma, però, è la mancanza di uomini» Nicolò Siri

Persone citate: Armando Magliotto, Nicolò Siri, Rolando Timitilli, Silvio Sommazi