Berruti aggredito dal clan Mennea a Fonala di Giorgio Barberis

Berruti aggredito dal clan Mennea a Fonala Lo spiacevole episodio annulla la bella prova dello sprinter azzurro sui 200 (20"22) Berruti aggredito dal clan Mennea a Fonala Critiche di Livio al no del velocista alla Coppa del mondo - Pieretto reagisce a parole, suo fratello con un pugno - Dopo le scuse DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FORM1A — Poteva essere un nuovo inno a Mennea, il meeting formiano nato sotto l'egida Iveco, ed invece prima che dell'impresa atletica di Pieretto vincitore dei 200 in uno splendido 20"22, si deve parlare di un fattaccio che ha coinvolto il campione europeo, alcuni suoi famigliari, e Livio Berruti, l'olimpionico dei 200 di Roma, attuale dirigente della stessa società di Pieretto, 11 quale è stato aggredito quando già le gare erano state sospese per un violentissimo acquazzone. Lo spiacevole episodio ha radici In una intervista rilasciata da Berruti dopo la Coppa Europa, in cui compariva la frase: •Pietro è un fifone», pronunciata, a detta del firmatario del pezzo, in merito alla rinuncia di Mennea di partecipare alla Coppa del Mondo, rinuncia per altro già da tempo nota In quanto le gare di Montreal non entravano' da tempo nei pregrammi del pugliese. Questa.frase veniva stigmatizzata da Vittori, da Mennea e smentita il giorno successivo dallo stesso Berruti. Ma la rivalità indiretta fra i campioni di due epoche, sempre latente, trovava una facile esca: e ieri al termine della gara dei 200, il fratello di Mennea, accompagnato' da uno zio e da un cugino, avvicinava il torinese e gli assestava un cazzotto al mento. Mennea non partecipava direttamente all'episodio, ma era presente e se non altro gli si può ascrivere la colpa di non aver saputo almeno In famiglia, mantenere la polemica nel giusti termini. Fatto sta che sono volati anche paroloni: dei testimoni dell'episodio, Erminio Azzaro ha preferito non dire nulla, mentre precisa è l'accusa dell'ex primatista italiano dei 1500, Francesco Baraldi: -Si è trattato di un atto ai limiti della denuncia, un'aggressione che lascia davvero interdetti e meravigliati. Le frasi pronunciate da Mennea sono state di estrema violenza, tali da squalificare l'uomo-. L'episodio è spiacevole ed oscura la bella gara sul 200 metri che Mennea aveva condotto quasi alla perfezione: buona la partenza, ottima la curva, oltretutto ben stimolata da Rlddick che era all'esterno, perfetto l'assetto di corsa all'ingresso in rettilineo, con l'azzurro che continuava a spingere senza pause e lo statunitense che si piantava. Mennea ha continuato con ottime sequenze fin sul traguardo: senza la pioggerellina sottile che quasi per beffa era incominciata a cadere pochi Istanti prima che 11 pugliese scendesse in pista, probabilmente si potrebbe ora parlare di un nuovo record italiano. Il conforto di vedere Mennea tanto In palla, che ha finito per precedere nettamente Rlddick (21"03), è accresciuto dall'ottima prova fornita In un'altra serie dei 200 da Zullani, ventenne milanese di nascita, ma di discendenza friulana, che ha vinto anche lui con bell'azione facendo fermare i cronometri ben sotto i 21" (20"72), siglando cosi il suo limite personale. Una conferma di questo giovane, allenato da Preatoni, sul quale molto si punta per il dopo-Mennea. Il riscontro tecnico che sottolinea i costanti progressi di Mennea, manca Invece a Sara Slmeoni, ieri per la quarta volta nella stagione vincitrice della Matay, ma ancora ferma a 1,90. E dire che la veronese è piaciuta assai nel tentativi effettuati con l'asticella a 1,87 e a 1,90, andando nettamente al di sopra della misura e dando l'impressione, che questa fosse l'occasione buona per salire almeno fino a 1,95. Ed Invece si è dovuta registrare una clamorosa involuzione quando l'asticella è stata portata a 1,94; falliti in maniera netta e clamorosa in tutti e tre i tentativi. Prima che la pioggia costringesse l'organizzazione a decidere la sospensione delle gare, anche Roberto Mazzucato aveva avuto comunque tempo di mettersi in buona evidenza, vincendo la gara di triplo con un bel balzo a 16,68 In risposta alle velleità del nigeriano Agbebak che al terzo tentativo era atterrato a 16,57. Il rimpianto maggiore riguarda comunque la gara di salto in alto maschile che ha dovuto essere interrotta pochi istanti dopo che Rais e e Bruni avevano superato con bella sicurezza i' 2,21 dimostrando di poter con giusta ambizione fare un pensierino al limite nazionale di Di Giorgio (2,26), fermatosi viceversa dopo aver superato i 2,18. Infine da ricordare la spallata vincente di De Vincentils (61,80) che ha battuto nel disco Slmeon (61,02), la buona prova di Greg Foster che si è imposto nei 110 ostacoli (13"52) e quella altrettanto efficace della Margoulina nei 100 ostacoli femminili (13"), mentre quando le gare sono riprese dopo l'acquazzone la Dono ha condotto un buon 1500 (4'07"6) e Zarcone ha visto premiata con 11 nuovo limite italiano (8'35"4, precedente 8'36"8 di LFava) la sua volata vincente su Scartezzlnl per il quinto posto, nelle due miglia vinte dall'irlandese Flynn in 8'31"7. Giorgio Barberis

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