LE BORSE ALL'ESTERO
LE BORSE ALL'ESTERO LE BORSE ALL'ESTERO NEW YORK — La «depressione estiva» non ha ancora colpito la Borsa di New York, nonostante 1 fattori negativi di carattere generale economico abbiano di gran lunga superato nell'ottava quelli positivi. I timori circa il trend inflazionistico, un'ulteriore caduta del dollaro e la crisi energetica, sono stati tamponati da un'ondata d'acquisti eccezionale per questo periodo. L'indice Dow Jones dei trenta titoli industriali chiude l'ottava a 867,06 punti, con un incremento del 2,46% rispetto al livello del venerdì precedente. Gli operatori hanno fiducia nell'azione del nuovo presidente della Fed, Paul Volcker, il quale, secondo alcuni, proprio per non agevolare la recessione potrebbe non infierire sui livelli del costo del denaro. Zurigo — Sensibile rialzo grazie ad una domanda selettiva ma costante che ha sostenuto gli scambi per tutta la settimana. Influenza positiva ha avuta anche l'annuncio del leggero calo dei prezzi all'ingrosso e della disoccupazione. SI è registrato inoltre uno spostamento delle tendenze degli investitori dal settore obbligazionario a quello azionario. L'Indice è passato a quota 336,9. Francoforte — Attività ridotta per il minor interesse dall'estero, dovuta alla sostenutezza del marco, e a fattori stagionali. Si sono registrati ribassi peraltro assai contenuti. L'indice passa a 144,25. Parigi — Leggero rafforzamento della quota pur con un mercato contrastato. Tra 1 fattori di rialzo vi sono indubbiamente 1 buoni risultati delle società che hanno annunciato aumenti delle vendite nella prima parte dell'anno. In questa situazione è stato facilmente assorbito l'aumento del «prime rate» al 10,25%. L'indice nella settimana è salito da quota 110,1 a 113,1. Londra — Il mercato ha messo a segno sensibili miglioramenti nonostante l'annuncio del forte aumento del prezzi all'ingrosso. L'indice del Financial Times per 1 valori industriali ha terminato la settimana a quota 470.
Persone citate: Paul Volcker
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