Tre dimissioni e tre nuove nomine

Tre dimissioni e tre nuove nomine Tre dimissioni e tre nuove nomine L'accetta di Carter sulla Casa Bianca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — A un mese dal rimpasto governativo, il presidente Carter ha incominciato anche quello del personale della Casa Bianca. Dopo aver dato ieri l'annuncio di tre dimissioni e tre nuove nomine tra i suoi più stretti collaboratori, egli si è ritirato a Camp David nel Maryland per preparare altri cambiamenti. La moglie Rosalynn, la sua più fida consigliera, non è con lui: lo ha rappresentato ai festeggiamenti in Ecuador per la fine della giunta militare e il ritorno alla democrazia. Il secondo rimpasto non ha avuto la stessa eco del primo, quando si parlò — con esagerazione — di un «massacro» di ministri, e il dollaro subì una grave caduta. Più di esso, comunque, ha l'aspetto di una manovra elettorale, la cui necessità sembra confermaae dai disastrosi sondaggi d'opinione. Il rimpasto è giunto infatti nel momento il cui il 63 per cento degli elettori democratici si è pronunciato per Kennedy contro il 32 per cento per Carter; in cui il 50 per cento ha auspicato che il presidente non avanzi la sua candidatura alla Casa Bianca nell'80; e in cui i due terzi del Congresso hanno definito la sua leadership «al di sotto della mediar.. Le tre dimissioni della. Casa Bianca sono quelle di Robert Lipshutz. di Timothy Kraft e (a partire da settembre) di Gerald Rafshoon. Lipshutz, un avvocato georgiano di Atlanta, tornerà nella sua città ad amministrare le fortune della famiglia Carter: Kraft, un abile funzionario, assumerà la direzione della programmazione politica nel comitato per la rielezione del presidente; e Rafshoon, un «mago» delle relazioni pubbliche, che ha creato l'immagine del «nuovo» Carter, forte e deciso, lavorerà agli slogan della .campagna elettorale. Le tre nuove nomine sono quelle di Alonzo Mcdonald, Esteban Torres e Sarah Weddington. Mcdonald. consulente di direzione aziendale, già delegato a, Ginevra al Gatt, diventa vicedirettore della Casa Bianca sotto Hamilton Jordan: Esteban Torres, ex, ambasciatore all'TJnesco, assume la responsabilità delle questioni ispaniche, cioè di una delle più importanti minoranze Usa; e la Weddington s'incaricherà di ristabilire le relazioni tra il movimento femminista e il presidente. I cambiamenti dell'entourage presidenziale sono stati annunciati alla stampa da Hamilton Jordan, detto 10 «zar* della Casa Bianca, 11 capo della «guardia georgiana». Jordan ha ammesso di averli originati «per aumentare l'efficienza del personale- e di averne altri in cantiere. Con una frase rivelatrice, ha aggiunto che egli intende concentrarsi sul Congresso. «E' importante che il Congresso approvi le proposte del presidente — ha detto —. Se egli si ripresentasse alle elesioni sema aver attuato i suoi programmi, con un'opinione pubblica scarsamente contenta del suo lavoro, si troverebbe in difficoltà». Malauguratamente per Carter, la maggioranza degli americani sospetta che, anziché sul governo, la sua attenzione sia concentrata, sul rinnovo del mandato nell'80. La sua ultima visita «alla gente della strada» a Baltimora ha suscitato aspre polemiche. Queste visite settimanali sono state ideate dalla Casa Bianca per riavvicinare il presidente agli elettori. Carter è andato a Baltimora per la conferenza dei «Pigli d'Italia», la più potente associazione italo-americana, comportandosi però da candidato. Ha portato con sé il nuovo ministro della Giustizia Civiletti, discendente di nostri connazionali, ha definito l'America non un «crogiolo di razze» (la definizione tradizionale) ma un «minestrone», ha fatto le stesse promesse del '76, che il suo pubblico sapeva non realizzate. Egualmente male accolto è stato un suo sermone in chiesa a Washington, nel quale ha svelato di aver tentato di convertire al cristianesimo il presidente Sud-coreano Park: i giornali gli hanno risposto con un diluvio di articoli in cui lo richiamano alla separazione Stato-Chiesa. «Errare è umano, ma perseverare diabolico», qualcuno ha ricordato a Carter. Tuttavia il presidente ha dedicato anche le vacanze alla campagna elettorale. Scenderà il Mississipi per una settimana, su uno storico battello a ruote, per tenere vivo il dialogo con le popolazioni locali. Questa volta, Rosalynn sarà al suo fianco. e.c. Hamilton Jordan, lo «zar» della Casa Bianca

Luoghi citati: America, Atlanta, Baltimora, Ginevra, Italia, Maryland, New York