Giornalista accusato por «indiscrezione»
Giornalista accusato por «indiscrezione» Difese il segreto professionale Giornalista accusato por «indiscrezione» Al giudice non ha detto chi lo informò di una perquisizione della Digos ad Ancona ANCONA — 'La Digos scopre un terrorista, ma era un uomo di Dalla Chiesa* e «La Digos circonda e perquisisce base segreta del gen. Dalla Chiesa*: per aver pubblicato sul Resto del Carlino del 10 agosto due articoli con questi titoli un giornalista professionista è stato avvisato di reato dalla Procura della Repubblica di Ancona. Nella comunicazione giudiziaria, ricevuta da Luciano Blliotti, della redazione anconetana del Carlino, si ipotizzano la 'pubblicazione e diffusione dì notizie false, esagerate, tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico* ed il 'Concorso con pubblico ufficiale allo stato ignoto in rivelazione di segreti d'ufficio*. La presenza del primo capo d'imputazione sembra indicare che Blliotti — secondo la magistratura — avrebbe diffuso notizie non false, ma comunque 'atte a turbare l'ordine pubblico*. La decisione del sostituto procuratore Umberto Zampetti è giunta dopo che il giornalista, interrogato in Procura, si era rifiutato — richiamandosi alla legge sull'ordine professionale — di rivelare il nome del «pubblico ufficiale» che gli avrebbe dato alcune informazioni. Nei due articoli (uno in pagina nazionale, l'altro in cronaca marchigiana) Blliotti aveva raccontato che all'alba del 9 agosto agenti della Di¬ gos avevano fatto irruzione in un appartamento di Ancona, dove si sospettava ci fosse un covo di terroristi; invece, era utilizzato da un sottufficiale degli speciali reparti antiterrorismo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Secondo Blliotti, l'investigatore stava da tempo compiendo indagini riservate sull'attività terroristica nelle Marche e pochissime persone erano a conoscenza del suo operato. Recentemente i carabinieri hanno arrestato nelle Marche varie persone accusate di far parte del «Comitato marchigiano delle Brigate rosse ». L'irruzione della Digos — ha scritto Blliotti — era avvenuta in un appartamento di via Monte acuto, alla periferia della città. Qui sarebbe stata segnalata la presenza di un individuo che frequentava ambienti dell'estrema sinistra e un certo traffico di giovani, specialmente nelle ore notturne. Dopo una serie di pedinamenti e di Indagini, la Digos — autorizzata dalla Procura della Repubblica aveva compiuto all'alba l'irruzione nel locale, con armi spianate e giubbetti antiproiettile. Il Gruppo cronisti marchigiani ha espresso a proposito dell'.ennesima denuncia della magistratura*, la 'propria preoccupazione per il clima di intimidazione messo in atto contro la libertà di informazione*.
Persone citate: Carlo Alberto, Dalla Chiesa, Luciano Blliotti, Umberto Zampetti
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