Cantano la loro speranza in Dio

Cantano la loro speranza in Dio Cantano la loro speranza in Dio Diecimila Testimoni di Geova in assemblea allo stadio - Composti e attenti, non fumano e non lasciano nemmeno un pezzo di carta per terra Vogliono crescere nella speranza, rendendo quotidianamente testimonianza a Dio sulla base della Bibbia; rifiutano ogni forma di violenza* dicono di no al servizio militare, alla pornografia, al fumo, alla droga («Il nostro corpo ci è dato in gestione e dobbiamo restituirlo integro *); si dichiarano neutrali nei confronti della politica, non votano (.1 ministri del culto sono esonerati dall'esercizio dei voto e noi siamo tutti ministri del culto»,),' pagano le tasse. Questo il modello di vita proposto dai Testimoni di Geova, oltre 2 milioni nel mondo, 77 mila in Italia (erano 90 nel '46). circa lOmila in Piemonte. Buona parte di questi ultimi gremivano ieri le tribune dello stadio comunale per la loro assemblea di distretto. Gente d'ogni età, ma soprattutto giovani (più del 50 per cento ha meno di 30 anni); numerose le famiglie con i bimbi più piccoli, nelle culle e nelle carrozzelle; i più grandi seguivano con gli adulti le varie fasi deHliappening: letture, sermoni, meditazioni, canti, rappresentazioni mimate di scene dell'Antico Testamento. Chi non aveva in mano la Bibbia, prendeva appunti o registrava le parole degli oratori ampliate dagli altoparlanti. Moniti vigorosi, inviti solenni a seguire la parola di Dio, «unica luce nelle tenebre che l'uomo vuole stendere sul mondo». Dicevano: «Dio è la nostra speranza; perciò vuole che riponiamo la nostra fiducia in 'lui, non In noi stessi». Molti Testimoni per poter intervenire al congresso, hanno anticipato il rientro dalle ferie, altri hanno rinviato la partenza. Tutti partecipano con attenzione a ogni fase dell'incontro. Non c'è confusione; ognuno è composto; la parola d'ordine è gentilezza e comprensione. Soprattutto verso chi è scettico. Non un gesto brusco; in terra non c'è un pezzo di carta, né una buccia di cocomero, nulla. Eppure all'intervallo hanno aperto tavolini e borse e hanno mangiato. E l'aria è pulita, non ci sono le nuvole di fumo che gravano sugli spalti come quando sul prato si gioca al calcio o si intrecciano gare d'atletica leggera. Cosi sarà anche in seguito, quando l'assemblea si snoderà attraverso altre fasi per raggiungere il culmine, domani, nel battesimo dei neofiti.

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