Città del Messico ricorda Zapata eroe e vittima della rivoluzione

Città del Messico ricorda Zapata eroe e vittima della rivoluzione Cent'anni fa nasceva l'uomo che lottò per liberare i peones Città del Messico ricorda Zapata eroe e vittima della rivoluzione Alle celebrazioni si accompagnano le critiche - Il figlio Mateo si è opposto a traslare la salma nel mausoleo della capitale per solidarietà con i campesinos attualmente in carcere CITTA' DEL MESSICO — In tutto il Messico si è celebrato ieri il centenario della nascita di Emiliano Zapata, il leggendario capo che — dopo aver assicurato con Pancho Villa il trionfo della rivoluzione nel 1910 — rimase ucciso in un'imboscata nel 1919. Ma alle celebrazioni ufficiali si accompagnano critiche e polemiche prese di posizione. Cosi il figlio di Zapata, Mateo Emiliano, ha rifiutato alle autorità il permesso di traslare la salma del padre dalla tomba in cui è attualmente sepolta (a Cuatla, una località a 72 chilometri a sud di Città del Messico) al sacrario monumentale nel quale riposano quasi tutti gli eroi della rivoluzione messicana. Mateo ha dichiarato che manterrà il suo rifiuto fintanto che non verranno rimessi in libertà tutti i detenuti politici e tutti i campesinos» arrestati nello stato dì Morelos (patria di Emiliano) a seguito di controversie sulla proprietà fondiaria. Dal canto suo, Octavio Paz. uno dei più noti scrittori messicani, ha affermato che se fosse ancora vivo lo stesso Emiliano avrebbe disdegnato le cerimonie di oggi. Emiliano Zapata fotografato durante la rivoluzione messicana

Persone citate: Emiliano Zapata, Mateo Emiliano, Octavio Paz, Pancho Villa, Zapata

Luoghi citati: Citta' Del Messico, Città Del Messico, Messico