Schmid e Coe assi di Coppa

Schmid e Coe assi di Coppa Il valore degli atleti e la partecipazione del pubblico hanno esaltato le due giornate torinesi Schmid e Coe assi di Coppa La potenza del tedesco e la scioltezza del britannico hanno sbalordito - Si pensa già alle Olimpìadi dell'80: l'Urss cerca «punte» - Nel programma invernale di Coe 80 km la settimana e lunghe dormite TORINO — Il belga Adrian Paulen, vecchio ma arzillisslmo presidente della federazione Internazionale di atletica leggera (ci tiene a ripetere che nel '34 venne in moto a Torino per la prima edizione dei campionati europei) sostiene che, delle sette finali di Coppa Europa sinora disputate^-quella di sabato e domenica a! Comunale è stata la migliore «per spettacolo, risultati, organiszazione e cor- nice». Lo conosciamo come uomo cortese, ma alla sua età non si fanno più cerimonie. E' felice il sindaco Diego Novelli per l'adesione numerosa e civile del pubblico (in effetti è stato meraviglioso passare due pomeriggi allo stadio gremito senza l'accompagnamento dell'antipatico e male-' ducato tifo calcistico), era stupito nel vedere tanta gente il presidente del Coni Franco Carraro (è stato facile rispondergli che Torino è sufficientemente matura per valutare gli spettacoli che ospita). Dovrebbe essere felice anche Primo Nebiolo, ma le sconfitte di Mennea sui 200 e della Simeonl gli hanno un po' rovinato la festa. E' uno sportivo, certo, ma dell'atletica è tanto presidente quanto tifoso. I salti di Sara non li guarda per scaramanzia, è noto. Delle tante volate di Mennea ne ha viste poche. Quando gli sprinterà vanno sui blocchi, lui scappa in qual-, che corridoio. Eppure, mal l'atletica italiana è andata tanto bene in un confronto internazionale, le battute d'arresto delle due «punte» (di Mennea però vanno ricordati 1 favolosi cento metri del sabato) fanno parte del gioco. Il pubblico, con le ovazioni alla Ackermann ed alla Simeonl ha dato l'esemplo. . Lasciano felici l'Italia 1 campioni della Germania Est, se ne va esultante Wells per aver messo il suo petto davanti a quello di Mennea sul filo del 200, soddisfatti sono 1 tedeschi ovest che hanno presentato 11 «mostro» della Coppa, Harald Schmid, tre vittorie. I sovietici fanno un po' di vacanza a Torino, partiranno solo domani. Si coccolano Volkov, 11 diciannovenne volato a 5,60 con l'asta, che ha dato l'unica vittoria maschile ad una squadra però robusta, come testimonia il secondo posto in classifica. Per l'atletica sovietica ora c'è il collaudo-bis della Coppa del mondo a Montreal (l'Europa manda in Canada le due prime classificate a Torino, pia una selezione), quindi comincerà la stretta finale dell'operazione Mosca '80, Alle Olimpiadi del prossimo anno al pubblico moscovita non ba¬ steranno di certo 1 piazzamenti, né lo accontenteranno i pur prestigiosi successi delle ragazze. Le nostalgie popolari per Ter Ovaneslan e Saneev, per Borzov ed Arzanov pesano sui giovani che lottano per sostituire 1 campioni di Ièri. L'Urss è Immensa, le Repubbliche sono tante, i collegamenti difficili fra tecnici e federazioni. Può lavorare meglio la DDR, anche se 1 dirigenti sostengono che si è allentato il rapporto sport-posizione sociale, supporto di un boom che peraltro non sembra terminare: Sebastian Coe, l'inglesino che con la sua vittoria in souplesse sugli 800 metri ha fatto capire meglio 11 perché dei recenti records- mondiali sulla distanza e sul miglio, resta in Italia. Gli slamo simpatici (anche le piste e gli ingaggi). A Torino ha vinto dopo una gara di attesa, i primati ovviamente 11 aveva realizzati viaggiando al massimo sin dalloj sparo. «Debbo conoscermi al fondo» dice sorridendo. Cosi; si fa apprezzare di più anche in patria, dove la vittoria fai sempre premio sul cronome-| tro. L'asso inglese ha già latto i programmi per Mosca. Un allenamento invernale di 80 chilometri per settimana, un po' di palestra, senza trascurare gli studi In scienze ecor| nomiche. Nell'Intervallo deJfe.j vacanze di fine anno, un mese al caldo: ancora in Italia (Formia) o in Spagna dove 1 finlandesi andranno a preparare j la rivincita olimpica, oppure! in Sudafrica con Foster (e questa non sembra una bella idea: Jean Claude Ganga, callo dello sport africano, ha appena detto a Mosca che il con tinente nero non boicotterà 1 Giochi '80 a patto che lo sport mondiale non abbia rapporti con il Paese dell'apartheid). Ma Coe non si preoccupa, per ora. Ha solo un problema: «Se.non dormo nove ore per notte ne risento, per il resto mi adatto a tutto». Il sonno è la medicina dei campioni, vuol dire recupero fisico e serenità. Era anche il segreto di Franco Arese, del resto. Il quale Arese ora dorme poco pensando ai problemi del no stro mezzofondo che ha in cura. Il sonnifero marca Scartezzini è ottimo, ma non basta. Bruno Perucca I migliori velocisti d'Europa sul traguardo dei 200: da sinistra Wells (1°), Mennea (2°), Woronln (3°). Il piede di Pieretto è davanti a quello del britannico, ma per assegnare la vittoria è decisiva la posizione" del busto (Foto Cesare Bosio - La Stampa)