Come le assicurazioni italiane affrontano la concorrenza Cee di Giuseppe Alberti

Come le assicurazioni italiane affrontano la concorrenza Cee Come le assicurazioni italiane affrontano la concorrenza Cee Presto ogni Compagnia potrà operare liberamente nei Paesi comunitari Siamo alla vigilia dell'eli-trata in vigore della -libertà di stabilimento.: ogni compa- gnia assicurativa potrà ope- rare negli altri Paesi della Cee. Il mercato delle polizze italiano, però, pare non abbia ancora le carte in regola per sostenere la futura concor- renza delle imprese estere, Mancano, asseriscono molti operatori del settore, i prodot- ti idonei per arginare l'opera- Civita straniera. Inoltre taluni ritengono che ('«attrito» esi- scence oggi fra grandi e picco- le Compagnie può segnare la scrada per l'instaurazione di un monopolio di poche società le quali, a lungo andare, po- tranno Cenere le redini del mercaco. Il presidente dell'Ania (As- sociazione fra le Compagnie) Pier Carlo Romagnoli non è. perù, pessimista: ..Le imprese italiane non hanno da temere la libertà di stabilimento per- ché già oggi una quarantina di esse operano all'estero e il regime comunitario, se aprirà maggiori spazi m Italia alle Compagnie estere, amplierà anche la possibilità di operare all'estero per le nostre*. Fin qui il ragionamento sembra ineccepibile, coerente con la logica europeistica. Romagnoli, però, deve riconoscere che il mercato incerno italiano è molco meno sviluppato di quelli degli alcri Paesi 1europei (la spesa «prò capite* da noi è un quinto di quanto spendono i tedeschi occiden tali, addirittura un sesto ri spetto agli olandesi) e quindi che questo influisce quanto meno sulle dimensioni delle imprese e di conseguenza sui costi generali che vengono ri partiti su un minor numero di clienti e risultano più gravosi, Sulle cause di questo ..sot tosviluppo» l'Ania esprime una precisa indicazione. Da noi il siscema di sicurezza so ciale e di assicurazioni obbli gacorie è più Vasco e quindi restringe la potenziale clien tela, nei rami infortuni, vita, pensioni, ecc. Non ci sentiamo di condividere complecamen te questa diagnosi o almeno non pensiamo che questa sia l'unica ragione. Lo sviluppo è molCo minore anche nel cani po dei rischi industriali, com mereiai!, dei trasporti, quello in cui, secondo le stesse previ sioni del presidente degli assi curatori italiani, si svolgerà il primo grande .confronto» fra Compagnie. L'italiano non ha grande fiducia nell'assicurazione in generale per una tradizionale serie di motivi che. in parte, sono riconducibili alle compagnie ..disinvolte» che poi falliscono clamorosamente, oppure è scato «bruciato., da polizze vita inghiottite dall'inflazione. Resca ora da vedere cosa faranno le Compagnie escere entrando sul nosCro mercaCo. Un punto a favore dell' Ania bisogna darlo: da alcuni anni sono scaci inCrodotti nuovi meccanismi per migliorare una serie di servizi. Ad esempio il .Cid» (convenzione indennizzo diretto), il servizio reclami (dove la corrispondenza è seguita costantemente), allontanamento dall'associazione delle compagnie scorretee. scudi su nuove formule assicuralive e cosi via. Quindi le idee ed i proposici su come contrascare l'industria estera ci sono. Bisogna, però, che cucco funzioni bene. Giuseppe Alberti

Persone citate: Pier Carlo Romagnoli, Resca, Romagnoli

Luoghi citati: Italia