Sadat: non perdoneremo agli arabi di aver voluto affamare l'Egitto

Sadat: non perdoneremo agli arabi di aver voluto affamare l'Egitto Duro attacco del Raiss al «Fronte del rifiuto» Sadat: non perdoneremo agli arabi di aver voluto affamare l'Egitto ALESSANDRIA — L'Egitto non perdonerà ai Paesi arabi «di aver voluto affamare il popolo egiziano' e d'ora in poi cambierà atteggiamento nei loro confronti. Lo ha detto il presidente Sadat, in un discorso ad Alessandria per il primo anniversario di fondazione del suo partito « nazionaldemocratico». Ancora una volta, Sadat ha criticato praticamente tutti i Paesi arabi. -Anche i moderati hanno perso la ragione', ha detto. Non ha pero nominato espressamente l'Arabia Saudita, anche se alcune sue puntate polemiche erano chiaramente indirizzate verso Riad; ha inoltre ringraziato il presidente Carter e il popolo americano per i crediti accordati al Cairo, cosi come la Cina per aver promesso la fornitura di cinquanta aerei da combatti-mento. -Abbiamo un conto da regolare — ha proseguito—con gli arabi, da quando essi hanno seguito il bambino pazzo di Tripoli (cosi Sadat chiama il leader libico Gheddafi) nel suo vano tentativo di affamare il popolo egiziano'. Sadat ha paragonato i Paesi arabi che si oppongono al trattato egitto-israeliano alla -montagna che ha partorito un topolino'. -La grande decisione che essi hanno preso — ha ironizzato — è stata quella di ricorrere al Consiglio di sicurezza dell'Onu per cambiare la risoluzione 242. Se ci riusciranno dovranno trattare con Israele, come l'Egitto ha fatto datempO'. Infine Sadat ha elencato, criticandoli aspramente, alcuni Paesi del Medio Oriente che hanno rotto le relazioni con il suo governo: la Siria, dove «t massacri si moltiplicano'; l'Iraq, dove proseguono -attentati, arresti ed esecuzioni sommarie'; la Libia, dove Gheddafi -ha deciso di fare uccidere tutti gli oppositori-; l'Iran, per il quale -preghiamo Dio che difenda la rivoluzione iraniana da se stessa-. L'Egitto, ha concluso Sadat, si rafforzerà economicamente e militarmente e non permetterà più che il suo destino sia -nelle mani degli arabi-.

Persone citate: Gheddafi, Sadat