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Ho portato le camicie a stirare in tintoria; salute, che prezzi! Guai per l'uomo rimasto solo nella metropoli Ho portato le camicie a stirare in tintoria; salute, che prezzi! Abbiamo verificato, girando qua e là - La tariffa varia da 500 a 2500 lire per capo secondo le zone - Per settembre* previsti aumenti «Solo, con famiglia al mare — ci telefona un lettore in vena di confidenze — sono rimasto senso camicie. JVon ho trovato difficoltà nell'uso della lavatrice, confesso però di essermi arenato di fronte alla necessità di un "buon colpo di ferro": ho dovuto ricorrere ad una tintoria. La proprietaria ha aperto l'involto, contato le quattro camicie e, sorridendo, mi ha detto: "Seimila lire". Ho fatto un rapido calcolo: una camicia al giorno, d'estate anche due, moltiplicato 30, fanno 45 mila lire al mese. Non le pareas tronomico ? D'estate, si sa, bisogna arrangiarsi. S'aprono falle in quella rete di «negozi di fiducia» che ogni massaia, preoccupata di fare quadrare il bilancio, si costruisce giorno dopo giorno, fretta e inesperienza completano l'opera di demolizione. Spesso l'uomo che. portando a casa lo stipendio pensa di aver assolto ad ogni dovere verso la famiglia, non si rende conto del peso che hanno le varie voci in uscita filtrate da chi, materialmente, suddivide la somma e la destina a tutte le necessità. La chiusura estiva delle tintorie è libera; la scelta, per lo sprovveduto, doppiamente difficile : trovare il negozio e trovare quello giusto. «Siamo arttoiani, non negozianti — spiega Mariska Turolla, via Saccarelli, borgo San Donato —; quanto ai prezzi, esiste una tabella stabilita dall'associazione, ma quasi nessuno vi si attiene e per la concorrenza (in questa zona) siano più numerosi dei negozi alimentari) e perché non dappertutto i clienti possono spendere cifre, giuste si, ma elevate». Qualche esempio: pantaloni e gonne mille lire, giacche 1300, camicie 700. «Circa la metà di quanto è previsto dalle tabelle, con un guadagno irrisorio. Consideriamo il tempo richiesto per lavare e stirare una camicia, circa mezz'ora. Aggiunga energia elettrica, detersivo, carta per impacchettarla, spese di negozio e macchinari, il tutto per incassare 700 lire». Nella stessa via, alla tintoria «Alba», gonne e camicie vengono lavate e stirate per 500 lire. «Si guadagna sulla quantità — dice la titolare Enza D'Antuono — ma è una fatica rnassacran te ». Di fronte, alla tintoria «Lucia», 800 lire per un paio di pantaloni, 700 per le gonne. Di poco superiori i prezzi di altri esercizi della zona. Ancora in via Saccarel- li: pantaloni 1200, giacche 1800, gonne 1300, camicie 600. In via Sobrero 800 lire le camicie. Un salto nel centro storico. Contenuti i prezzi in via Giolitti, nel lavasecco «Ih» (consegne giornaliere, attrezzature industriali): maglie 600, gonne 800, pantaloni 1000, camicie 800. I prezzi tabellari vengono applicati in via Carlo Alberto, tintoria «Esmeralda»: pantaloni 2000, giacche 3000, camicie da 1000 a 2500 (capi di seta), gonne da 1500 a 3500. •I miei clienti vogliono un servizio accurato » spiega la titolare. Margherita Leoncini. Stessa via, tintoria «Violi»: gonne 1000, pantaloni e camicie 1000-1500, giacche 2000. Via San Francesco da Paola 9 (clientela vasta, gran parte risiede in collina): camicie 800-1500, pantaloni 1700-1800, giacche 2200-2500, gonne 1600-2000. In via Galliari, vicino a Porta Nuova, alla tintoria «Isolina»; gonne 1300, camicie 1000, pantaloni 1500, giacche 2000. Altro crollo dei prezzi in via Ormea 15: camicie e gonne 500-600, pantaloni 800, giacche 1000. Via Baretti 14: camicie e gonne 700, pantaloni 1000, giacche 1300. Stessa via al 21: camicie 700-1000, pantaloni e gonne 800, giacche 1200. Via Pietro Giuria: gonne e pantaloni 1200. giacche 1500, camicie 800. Molti di questi esercizi chiudono da domani per quindici giorni, impossibile sapere quanti rimarranno aperti. Una cosa è certa: che a partire da settembre i prezzi non saranno più validi, lieviteranno, come l'elettricitàei detersivi. c. nov.