I profughi parlano del Vietnam d'oggi di Mimmo Candito
I profughi parlano del Vietnam d'oggi I profughi parlano del Vietnam d'oggi (Segue dalla 1 ' pagina) Kimhhoug, nato a Saigon nel 1937, ex sottotenente dell'Aeronautica, raccolto dalla nave Vittorio Veneto su una barca alla deriva la mattina del 25 luglio. «Come tutti i militari dell'esercito di Van Thieu, dopo l'ingresso dei vietcong a Saigon sono stato mandato in un campo di rieducazione. Ero a Bien Hoa, ci sono stato 12 mesi, e non è poco certamente, anche se la vita non è severa come in prigione «Tornato a Saigon, m'ero messo a fare l'autista di un piccolo autobus; prendevo circa 100 dong al mese, che è esattamente il doppio di quanto prende uno che fa l'autista per conto dello Stato. Ma non è che ci sia da scialare. «I salari variano a seconda dell'anzianità e delle cono¬ scenze tecniche, ma un bracciante guadagna circa 60, dong, come un impiegato statale o un medico, mentre un alto funzionario può prendere da 100 a 140 dong. Testimonianza di Tru Van-Minh, 20 anni, ex studente, di Saigon. «La chiamiamo tutti Saigon anche se si chiama Città Ho Ci-Minh, ed è ormai una città fantasma come il suo nome. Mio padre era ufficiale dell'esercito di Thieu, e dopo la fine del regime del Sud è stato mandato al Nord in un campo di rieducazione. Ma non è più tornato, non ne abbiamo saputo più nulla. Mia madre, che aveva un piccolo negozio di stoffe, è stata costretta a chiuderlo, e ci siaI mo trovati cosi ad ingegnarci per tirare avanti: abbiamo visto che molta gente andava a [comperare roba di nascosto dai contadini del delta, per poi rivenderla in città, e anche noi abbiamo fatto lo stesso. «Se uno viene scoperto, c'è la prigione o il campo di rieducazione; ma se uno non viene scoperto, guadagna tranquillamente il 30-40 per cento su quello che vende. Oggi a Saigon la maggioranza della gente campa facendo la borsa nera: gli ufficiali di polizia si fanno corrompere senza difficoltà, Testimonianza di Thai Quhchuy, nato nel '47 a Binhtuy, ex sergente furiere di fanteria nell'esercito del Sud. «Io mi sono fatto 15 giorni di campo di rieducazione presso Saigon, poi sono stato rispedito al mio paese. Ma non potevo accettare il regime comunista, e allora mi sono unito ad altri e nei primi mesi del'77 ci siamo formati in un gruppo di resistenza armata. nel distretto di Ham Tan, al. bordo della giungla. Eravamo circa un migliaio, «I nostri capi vivono a Saigon, e sono tutti alti ufficiali di Thieu, che hanno conservato qualche contatto con gli Usa, ma non credo ton la Cina. Comunque non siamo soli, conosco almeno altre quattro formazioni di resistenza armata al resime: per esempio, l'Alleanza del Sud-Est Asiatico contro i comunisti, l'Unione fra militari e civili per il riscatto nazionale, l'Organizzazione giovanile per la liberazione del Vietnam, l'Alleanza religiosa per la libertà. Il mio gruppo si chiama Fronte nazionale di liberazione, ed è finanziato dalle famiglie più ricche del distretto di Ham Tan, che versano volontariamente una quota ogni mese-. Mimmo Candito
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