Bobbio

Bobbio Bobbio (Segue dalla 1 ' pagina) ubbidire, non occorre forse che i governanti, per usare una parola solenne, i legislatori, godano della loro fiducia? Ma di quale fiducia possono godere i governanti che continuano a esporsi in pubblico con queste faide in cui la massima posta in gioco è la carica di ministro e, mettiamo pure, di presidente del Consiglio, e non l'interesse generale di un Paese che sta andando a carte quarantotto? Chi può davvero credere all'esterno del palazzo che l'interesse generale del Paese sia meglio tutelato con un ministro liberale di più o di meno, con un presidente democristiano anziché socialista? Si trattasse soltanto d'incoscienza. Purtroppo non è cosi. Temo che la ragione di questa situazione sia più profonda, che non tanto d'incoscienza si tratti, quanto d'impotenza. Che cosa voglio dire? Voglio dire che per una vera e propria deformazione professionale coloro per cui la politica è diventata una professione, a furia di considerare preminenti i problemi del potere — del proprio potere —, e non quelli del governare rettamente e saggiamente, finiscono per darsi scacco matto l'uno contro l'altro, e per creare uno stato oggettivo d'impotenza universale, di cui essi stessi sono oggi i prigionieri, domani potrebbero essere le vittime. Norberto Bobbio

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