Cinque stelle fra le tedesche dell'Est

Cinque stelle fra le tedesche dell'Est La Coppa femminile ha nella Dclr la formazione più agguerrita Cinque stelle fra le tedesche dell'Est Le super campionesse della Repubblica Democratica Tedesca tengono banco ad ogni manifestazione: da quattro edizioni dominano in Coppa Europa e solo quest'anno rischiano di correre qualche pericolo per la decisa crescita delle sovietiche. Tuttavia si tratta di grandi campionesse che negli ultimi tempi hanno acquistato anche una dimensione più umana permettendo con piccoli gesti ed atti di andare al di là della fredda maschera che rivestono al momento della gara: cosi è bello ricordare la rosa regalata dalla Acker- mann con un sorriso — qualcuno dice l'unico che mai le si sia visto sulle labbra — alla Simeoni dopo la gara di Praga, le occhiatacce che corrono di questi tempi tra la Oelsner-Gohr e la Koch che si disputano la supremazia dei 200, le stesse semplici frasi della Koch che quasi ridicolizza il suo -mondiale- dei 400 ottenuto la scorsa settimana dicendo come in realtà fosse partita per fare una gara di assaggio dopo l'infortunio che l'aveva bloccata per quasi un mese. Campionesse vere, autentiche, queste tedesche orientali sono giunte ieri sera a Torino ribadendo di voler vincere ancora, insaziabili nella loro fame di successi, lontane ancora con la mente da discorsi olimpici visto che c'è la Coppa Europa e, successivamente, la Coppa del Mondo che, prima di Mosca '80, le chiamano ad esprimersi ai vertici, a ribadire l'attento lavoro, gli studi scientifici, la perfetta programmazione che hanno fatto della Ddr una Nazione-guida dell'atletica. g. bar. MARLIES OELSNER-GOHR è nata a Gera il 21 marzo 1958. Studentessa di psicologia si segnalò alle Spartakiadi del '72 vincendo 100 e 200 nella sua categoria. Ottava nell'Olimpiade di Montreal, nel '77 vinse tanto nel 100 che nei 200 in Coppa Europa e Coppa del Mondo. Campionessa europea lo scorso anno, è la prima donna ad essere scesa sui 100 sotto gli 11" (I0"88) con cronometraggio elettrico. MARITA KOCH è nata a Wismar il 18 febbraio 1957. Può essere indicata come il più grande talento attuale dell'atletica femminile mondiale. Dopo il secondo posto agli europei juniores del '75 e l'infortunio che la bloccò l'anno successivo, la sua carriera è stata sempre in progresso e quest'anno è culminata in due strepitosi primati del mondo: sui 200 in 21 "71 e sui 400 (dov'è campionessa europea) in48"89. RUTH FUCHS è nata ad Egeln il 14 dicembre 1946. Assistente di medicina giunse al primato mondiale del giavellotto nel '72 per poi venir detronizzata dalla Schmidt nel '77. Ha vinto tutte le edizioni di Coppa Europa dal '70 al '77, le Olimpìadi di Monaco e Montreal. E' stata terza agli Europei di Helsinki, prima a Roma e Praga ed ancora prima in Coppa del Mondo, due anni fa, a Dusseldorf. Per lei gli anni non passano. ROSEMARIE ACKERMANN è nata a Lohsa il 4 aprile 1952. Il suo nome è entrato nella leggenda dell'atletica il 26 agosto 1977 quando a Berlino ha superato — prima donna nella storia — i due metri nel salto in alto. E' al vertici mondiali praticamente dal '74 (allora con il nome da signorina, Witschas). Tre volte campionessa europea, tanto indoor quanto all'aperto, ha vinto il titolo olimpico a Montreal. ILONA SLUPIANEK è nata a Demmln il 24 settembre 1956. Al suo nome è legato un .caso» clamoroso In quanto fu squalificata dopo la vittoria in Coppa Europa ad Helsinki (1977) per uso di anabolizzanti. Ferma per un anno, ritornò alle gare nel getto del peso alla vigilia degli Europei di Praga, che vinse battendo la cecoslovacca Fibingerova, primatista mondiale e gran favorita della gara. Quinta alle Olimpiadi di Montreal.

Persone citate: Gera, Koch, Rosemarie Ackermann, Ruth Fuchs, Schmidt, Simeoni