Ragazzi nella Firenze alluvionata di Ferdinando Albertazzi

Ragazzi nella Firenze alluvionata Ragazzi nella Firenze alluvionata Mario Sabbieti: «La città era un fiume», ed. Riuniti, pag. 192. lire 3.800. Marcello Argini : «Mille verità», ed. Mondadori, pag. 138. lire 3.000. Luca svegliato dal mugolio del cane, la casa «urtata» da non si sa cosa, un colpo sordo che si trasforma in acqua, in marea dilagante. E' il «segnale., dello straripamento dell'Arno, della tragica inondazione di Firenze del 1966. con cui s'inizia La città era un fiume, romanzo per i giovani di Mario Sabbieti. Stefano. quasi medico, Marco, studente di scienze economiche e Luigi, tipografo, costituiscono il primo gruppo di volontari che «sfida» la furia delle acque senza indugi di sorta poiché «le strade si intasavano: cataste di oggetti irriconoscibili, cu¬ muli di detriti avvolti di fango, acqua melmosa negli avallamenti. nelle cantine» costringono a «cominciare in qualclie modo. Non si può aspettare gli aiuti del governo». Ma può davvero qualcosa, contro il cataclisma, il volontarismo dei giovani? I fatti, che nel romanzo riecheggiano l'accaduto, offrono una risposta affermativa. Del resto l'organizzazione dei soccorsi da parte delle autorità centrali, dei gracidanti burocrati a cui i colpiti devono melensi telegrammi, timbri, carte intestate, buoni di prelevamento non si sa per che cosa né da parte di chi e come, è caratterizzata dalla solita, biasimevole inerzia. La solidarietà vera, quella della gente che accorre da •ogni dove e si rimbocca le maniche, emerge dalle pagine de La città era un fiume con toccante limpidezza. Così il romanzo, il secondo di Sabbieti ambientato a Firenze (con Una stagione per crescere, sulla Resistenza, ha vinto il Premio Monza 1975), rimane una testimonianza palpitante non solo dell'entusiasmo dei giovani, ma anche di una dedizione e di uno spirito di sacrificio di cui molti li ritengono incapaci. Molti, ma non Umberto Terracini, come risulta dall'intervista in appendice al romanzo, che tocca temi d'attualità: la scuola, la droga, la violenza. Curatore dell'intervista è Marcello Argilli. uno degli autori per ragazzi più noti qui da noi e meglio conosciuti all'estero. L'ultimo romanzo di Argilli. Mille verità, è una sorta di obiettivo puntato sulla vita d'ogni giorno dei giovani d'oggi. Vita reale e vita fanta¬ sticata: dai giochi collettivi ai rapporti tra ragazzi e ragazze, dai desideri che si stemperano nella quotidianità ai sogni che fortunatamente persistono. «Che cosa sognavano, gli adulti, da ragazzi?» è infatti il tema dell'inchiesta di cui le pagine del romanzo descrivono appieno l'importanza, sia per la felice immediatezza della narrazione che per l'abilità di Argilli di mettere a fuoco situazioni ed eventi. Per rendere Mille verità aperto alla riflessione e all'approfondimento. l'Autore ha inoltre inserito, fra i capitoli, schede di psicologi e autori celebri, e documenti raccolti dalla voce della gente, intervistata per strada, che contribuiscono a fare di questo romanzo una delle opere più sicure e stimolanti di Marcello Argilli. Ferdinando Albertazzi

Persone citate: Argilli, Marcello Argilli, Mario Sabbieti, Umberto Terracini

Luoghi citati: Firenze, Monza