Genova è in «guerra» da oggi contro i topi

Genova è in «guerra» da oggi contro i topi La campagna, in pieno stile, durerà sei mesi Genova è in «guerra» da oggi contro i topi La città è infestata da tempo da un tipo pericoloso di roditore, quello norvegese, portato dalle navi che attraccano in porto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GENOVA — Da oggi Genova è scesa in guerra contro i topi che da qualche tempo infestano la città. Le forze in campo sono: da una parte oltre un milione di roditori (qualcuno parla di due ma resta una curiosità come sia stato fatto il conteggio), suddivisi tra le varie speci, da quelli di origine straniera («Raptus Norvegicus») portati in città dalle navi che attraccano in porto, a quelli nostrani (..Raptus Rattus») nati e vissuti negli scantinati e nelle soffitte; dall'altra 35 disinfestatori dell'assessorato all'igiene e sanità del Comune coadiuvati da una decina di aiutanti assunti con un contratto a termine. Tra questi anche alcune donne. Quelli che da alcuni mesi infestano le fogne genovesi, però, secondo i tecnici sono tutt'altro che roditori minuscoli. In alcuni casi raggiungono il peso di un chilogrammo e riescono a spaventare anche i gatti. «Abbiamo deciso di intervenire drasticamente — dice l'assessore all'igiene del Comune, Pino Josi — perché i topi non solo costituiscono un pericolo per la salute ma provocano anche danni economici notevoli-. Non è possibile, ovviamente, quantificare il danno provocato dai roditori ma questo si aggira in centinaia di milioni. -Soprattutto — dice l'assessore — sono quelli occulti, non immediatamente riferibili ai topi, come ad esempio un corto circuito che ha provocato un incendio. La causa, alcune volte, è un cavo elettrico scoperto perclié i topi avevano rosicchiato il rivestimento-. Il piano messo a punto dal Comune prevede un primo attacco massiccio con l'impiego di mezzi moderni e la spesa di 100 milioni. «Prima di tutto disinfestiamo le scuole-, poi sarà la volta degli uffici pubblici e quindi via via dei diversi quartieri cittadini. «Per questo abbiamo chiesto l'aiuto anche dell'Associazione della proprietà edilizia perché abbiamo bisogno di un intervento coordinato. Vogliamo evitare che ì topi, animali furbissimi, una volta resisi conto che qualcosa non va nella loro sona si trasferiscano in massa in altre o cerchino rifugio negli anfratti e nei vecchi scantinati. Dobbiamo stendere veri e propri cordoni sanitari efficienti-. Le zone maggiormente infestate dai roditori sono il porto, il centro storico, i vecchi quartieri della Maddalena, del Molo, di Prè. alcune antiche zone di Castelletto, Portoria e San Vincenzo. Quelli relativamente immuni sono invece i quartieri di Pegli, Quarto, Quinto, Sturla e Nervi. Dopo questo primo at- tacco frontale, che durerà circa sei mesi e che dovrebbe consentire di aprire larghi vuoti nelle «file nemiche», la lotta proseguirà con interventi sistematici. I topi sono infatti estremamente profilici. Ogni anno ogni femmina può aver da 6 a 12 nidiate di una ventina di piccoli ognuna per un totale di oltre 800 topi l'anno. Questi a loro volta, giunti all'età di due mesi e mezzo, sono già in grado di procreare con una progressione che è facilmente intuibile. p. 1. simi al patrimonio boschivo isolano. La carenza di mezzi e di uomini rende però particolarmente ardua sia l'attività di spegnimento delle fiamme sia quella di prevenzione e vigilanza nelle campagne necessaria per contrastare l'azione dei piromani ai quali va addebitata la maggior parte degli incendi. Oltre a quelli avvenuti nei giorni scorsi nel Sassarese e in provincia di Cagliari, nel Sulcis Iglesiente. un grosso incendio è scoppiato nelle campagne di Laconi (Nuoro). Le fiamme, che hanno minacciato da vicino il secolare parco a pochi chilometri dall'abitato di Laconi, hanno incenerito alcune centinaia di ettari di bosco costituito da un vasto sughereto e da un altrettanto ampio castagneto. Prima di essere circoscritto e domato dai vigili del fuoco, uomini della Forestale, carabinieri e numerosi volontari, l'incendio ha distrutto la casa colonica dell'agricoltore Raimondo Corongiu di 40 anni.

Persone citate: Castelletto, Pino Josi, Quarto, Raimondo Corongiu, Sturla, Sulcis

Luoghi citati: Cagliari, Genova, Laconi, Nuoro