La Romania blocca i turisti dell'Est Vuole valuta pregiata per la benzina di Manuel Lucbert

La Romania blocca i turisti dell'Est Vuole valuta pregiata per la benzina Budapest manda dollari agli automobilisti fermi alla frontiera La Romania blocca i turisti dell'Est Vuole valuta pregiata per la benzina NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VIENNA — Da martedì notte il caos regna alla frontiera fra l'Ungheria e la Romania in seguito alla decisione di Bucarest di esigere dai turisti stranieri il pagamento della benzina in valuta pregiata. Questa misura, entrata brutalmente in vigore il 1° agosto, è stata applicata in modo molto rigido ai posti di frontiera della Romania, creando enormi ingorghi: i doganieri avevano ricevuto l'ordine di rifiutare l'ingresso in Romania ai turisti, compresi quelli molto numerosi provenienti dagli altri Paesi comunisti, se non erano in possesso di buoni carburante o di una somma di valuta convertibile equivalente a venti dollari. Migliaia di turisti dell'Est europeo si sono cosi trovati bloccati. A Oradea. principale località di confine fra Ungheria e Romania, la fila di vetture immobilizzate raggiungeva mercoledì sera i cinque chilometri. Le autorità ungheresi hanno inviato squadre di soccorso per aiutare i turisti a organizzare campeggi provvisori in attesa di una soluzione. La «Ibusz». l'agenzia di viaggi statale ungherese, ha deciso di inviare personale con dol- lari da distribuire ai propri turisti. La decisione del governo di Bucarest colpisce allo stesso modo i turisti diretti sulla ri- viera romena e quelli in tran- sito. diretti alle spiagge bui- gare. I cittadini tedesco-o- rientali e cecoslovacchi sono costretti, per andare in Bui- garia. a passare per la Roma- nia: per essi la traversata del- la Jugoslavia è praticamente impossibile. in quanto tale Paese è equiparato dai loro governi ai Paesi occidentali. Lo stesso vale per i turisti bulgari che rientrano dopo un soggiorno in Occidente. In compenso i viaggiatori entrati in Romania prima del 25 lu- glio non sono colpiti dalle nuove disposizioni. Continue- ranno a poter acquistare car- burante in lei romeni. Sarà loro impedito, tuttavia di la- sciare il Paese con più di dieci litri di benzina nel serbatoio. Alla frontiera si effettuano controlli sistematici, e l'eccedenza viene pompata dalle guardie confinarie. Bucarest fa osservare che tito di affrontare l'argomento se cosi avesse desiderato, Le reazioni dei Paesi «fra telli» alle misure unilaterali prese da Bucarest sono piut- tosto amare. Mercoledì la ra- dio e la televisione di Buda pesi hanno ripetutamente consigliato ai turisti unghere si che avevano intenzione di trascorrere le vacanze in Ro mania di rinunciare al loro progetto. La reazione è anco ra più vivace a Varsavia, dove l'agenzia Pap ha rimprovera to alle autorità romene «d'in frangere le pratiche interna zionali». e a Praga dove addi rittura si accusa Bucarest di avere preso decisioni «in con- . non ci sono problemi per ì cit-tadini est-europei che hanno. acquistato buoni carburante nei loro rispettivi Paesi. Ma sta di fatto che per il momento la Romania non ha preso ; accordi con gli altri Paesi per autorizzare tale procedura. Quei buoni sono introvabili. Questo stato di cose è tanto più strano in quanto il primo ministro romeno Ilie Verdets era a Budapest 15 giorni fa e i suoi colloqui, soprattutto economici gli avrebbero consen- traddizione con gli accordi i esistenti». L'agenzia cecoslo vacca Ctk aggiunge: «Senza alcun genere di preavviso la Romania ha creato una situazione del tutto nuova peri tu-| risti cechi». L'ambasciatore romeno a Praga. Diaconescu, è stato convocato mercoledì al ministero degli Esteri. L'Un- gherla, inoltre, ha già fatto una ritorsione: a partire da mercoledì i camionisti rumeni devono pagare con valuta for te i tagliandi per carburante acquistati su territorio un gherese. un commento apparso su Scienteia, organo del pc ro meno, invita la popolazione a rispettare rigorosamente, il programma di risparmio energetico reso pubblico nei giorni scorsi «vista la penuria generale di fronte alla quale si trova tutto il mondo, compre sa la Romania». E' una signi ficativa coincidenza che le retribuzioni dei salariati delle industrie minerarie e petrolifere siano state aumentate da mercoledì fra il 14 e il 16 per cento. Altra coincidenza è che le misure restrittive al movimento dei turisti in Romania siano entrate in vigore il giorno del quarto anniversario degli accordi di Helsinki, che prevedevano fra l'altro di agevolare la circolazione delle persone in Europa. Manuel Lucbert Copyright «Le Monde') e per l'Italia «LaStampa»

Persone citate: Buda, Diaconescu, Ilie Verdets