La giustizia in vacanza di A. Galante Garrone

La giustizia in vacanza Due storie esemplari La giustizia in vacanza E'forse ora di smetterla, coi soliti luoghi comuni sul disgregarsi delle istituzioni, l'inefficienza della burocrazia, l'impantanarsi dei processi e il loro definitivo affossamento nel provvido sepolcro della prescrizione. Il disfacimento e il letargo di questo Stato sono solo apparenti. Esso sembra a volte sprofondato in un sonno mortale; in realtà è sempre lì in agguato, pronto a ghermire lapreda. Ne volete un esempio fresco fresco? Il messinese Francesco Lo Sardo, deputato comunista^ condannato nel 1926 dal Tri buttale Speciale, era morto in carcere nel 1931. Giorni fa, a poco meno di mezzo secolo da quella morte, il cancelliere del tribunale di Messina ha to giunto al settantaduenne ni potè di Lo Sardo il pagamento di L. 49.400 per le spese relati- tte a quel processo: in nome, ovviamente, della continuità dello Stato, della perenne vitalità di antiche norme di lag- ffe, di indistruttibili istituti ereditati dal sepolto regime, e di quell'idra a cento teste che è la nostra burocrazia. L'epi sodio, non si sa se più vergo- gnoso 0 ndicolo, si corn menta da sé. E troppo facili j : sarebbero lo sdegno e il sarcasmo. Ma la voglia di sorridere — anche se il sorriso non potrebbe essere più amaro — svanisce se si pensa a un altro grave episodio di questi giorni. Più di un anno fa, con una molto discussa sentenza sul fallito «golpe» di Valerio Borghese, era stato assolto il generale Vito Miceli, l'ex capo del Sid e deputato del rasi, che in quel processo era stato imputato di favoreggiamento. Il pubblico ministero, allora nella persona di Claudio Vitalone, e che, se ben ricordiamo, aveva sostenuto duramente l'accusa contro Miceli, aveva interposto appello. Ma, per la presentazione dei motivi, bisognava attendere il deposito della sentenza, e la successiva, no tifica. Come suole, è passato circa un anno dalla pronuncia della sentenza prima che. intervenissero questi adempimenti di legge. Nel frattempo il pm Vitalone è diventato deputato della de. Ebbene, a partire dall'll luglio scorso decorreva il termine di venti giorni per la presentazione dei motivi di appello. Il termine è spirato e né il procuratore capo della Repubblica né il procuratore generale si sono data la pena di far presentare tempestivamenteimotividiappello. Il cittadino comune non può non chiedersi: distrazione?, dimenticanza?, mutamento di elima nei rapporti fra uomini politici altolocati e talune ambigue figure del chiacchieratìssimo Sid, e correlativo rifrangersi di questo mutamento negli ambienti giudiziari?, o anche solo un improvviso desiderio di spensierate vacanze? Miceli pub dunque godersi tranquillo e sereno il suo riposo ferragostano. Buon prò gli' faccia. Ma ci pare che, con lui, anche questa nostra giustizia si sia presa, ancora una volta, un po' di vacanza. E tutto ciò negli stessi giorni in cui un solerte burocrate è andato a rispolverare vecchi fascicoli di mezzo secolo fa per far pagare agli eredi di un'intrepida vittima del fascismo le spese processuali di un infame Tribunale Speciale. A. Galante Garrone

Persone citate: Claudio Vitalone, Francesco Lo Sardo, Lo Sardo, Miceli, Valerio Borghese, Vitalone, Vito Miceli

Luoghi citati: Messina