Sono salpate per l'Italia le tre navi con i 907 prelaghi salvati in mare di Mimmo Candito
Sono salpate per l'Italia le tre navi con i 907 prelaghi salvati in mare Sono salpate per l'Italia le tre navi con i 907 prelaghi salvati in mare La partenza da Singapore stamane all'alba - È morto Andrea, il vietnamita nato sull'Andrea Doria - Con Zamberletti un primo bilancio, positivo ma controverso, della missione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SINGAPORE — Le navi italiane sono già sulla rotta dì casa. La missione nel Mar Giallo è finita, ora resta solo il lungo viaggio di ritorno. Sono partite da Singapore stamane, dopo una sosta di nemme- I no un giorno. Non c'è stata {franchigia per nessuno, i tur- i ni di guardia sono duri con i tanta gente a bordo : «£ allora sono gli stessi marinai a chiederci ormai di rientrare il più presto possibile». Si torna a casa dunque, dalla mamma: giorni». Il messaggio è affida to con un sorriso al giornali sta che sbarca a terra, ed è ac compagna to da un pacco di .Avvisate per cortesia che cii aspetti tra diciannove o venti • lettere grosso cosi. Hanno già tutte l'affrancatura di 170 lire, «si ricordi di imbucarle subito, quando arriva in Italia». La storia dei profughi rac- i coltl a tordo resta ora chiusa • nei venti Storni di un viaggio senza scalo e senza cronache. I novecento vietnamiti stanno imparando a vivere con j semplicità la loro nuova condizione di gente che può ritrovare una speranza. Compitano già l'alfabeto, con grandi lettere a penna, dicono «ciao» e «grazie». Andrea però è j morto. Era nato già asfittico, di soli due chili, su un lettino di pop- : pa dell'Andrea Doria; i marinai avevano portato in trionfo il ginecologo e brindando e applaudendo cercavano di ; j ' \ j ì \ | I ignorare le notizie sulla salu- j j capire. E se Andrea muore, è ; un piccolo pezzo di storia co ; mune, storta di tutti quanti, ' che se ne va con luì. La vita di bordo è servita a te del bebé. Era un segno di \ vita, una storia che ricomln- j eia. Doveva durare. Invece la ; realtà non tiene conto dei so- i gni dei marinai di un incro- | ciatore, e Andrea non vedrà i ritalia. Se qualcuno racconta di occhi lucidi e dì pianti, son tutte balle. Ma se qualcuno dice che di bimbi che muoiono ce n'è tanti e i marinai, tra 11 caldo bestiale di ieri e il lavoro duro, hanno altro da pensare, costui mente. La storta della' morte di Andrea è stata una brutta storta per tutti, anche per chi non vede l'ora di essere a casa e mettersi finalmente in licenza. La nave è un piccolo mondo assai particolare, che riproduce a suo modo i meccanismi, i sentimenti, e le contraddizioni della società, del nostro mondo di terra. Ma di suo, specifico, essenziale, ha una sorta di solidarietà di fondo, una roba che stringe tutti assieme in un modo che solo la gente di minare può capire anche questo. I profughi lo stanno imparando anche loro, trascinati in un clima quasi soffocante di affetto e di calore umano, impensabile In termini simili in qualsiasi altra comunità di terraferma. Non sono soltanto i soldi raccolti tra i sottufficiali per acquistare giocattoli ai bimbi o i pupazzotti di plastica inventati da un marinaio ingegnoso; e nemmeno la ripassata di Tex. Monello e Topolino fatta nelle brandine di bordo per dare dei fumetti da leggere ai bimbetti salvati dal j mare. C'è una sorta di filo comune : che lega questi ragazzi in divisa ai loro ospiti, protetti da una paratia di metallo e da un severo marinaio con tanto di manganello bianco da poliziotto; un filo certamente esile, che la routine dei prossimi | giorni assomiglierà di molto. Si torna a casa. Valeva la I pena questo lungo viaggio, J questa ricerca In un mare] lontano e sconosciuto? Zam- berletti, che è venuto ieri a | bordo a dir « bravo» a ufficiali e marinai, assicura che si, valeva la pena, perché abbiamo dato una sferzata al Paese e Mimmo Candito (Continua a pagina 2 in quarta colonna) Si U di fhi iiti bd dll'Ad Di (Tlf A) Singapore. Un gruppo di profughi vietnamiti a bordo dell'Andrea Doria (Telefoto Ap)
Persone citate: Zamberletti
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