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Non ha pace il « G.I. » in Europa Problemi economici e sociali assillano anche i soldati Isa Non ha pace il « G.I. » in Europa La vita del .GÌ. è diventata un letto di spine; le autorità militari americane non lo ammettono ancora, ma il morale dei loro 192 mila soldati in Europa, soprattutto di quelli di stanta in Germania, e ai lucili più bassi mai registrati I risultati delle indagini compiute dal Pentagono sono, salvo minime eccezioni a senso unico. Il malessere è di carattere sociale ed economico. Si anche economico: la svalutazione del dollaro rispetto alle maggiori valute europee (ti marco tedesco In particolare) fa si che i lauti stipendi del militari americani un tempo l'invidia delle forte armate di tutto il mondo, non siano più sufficienti al genere di vita che essi devono condurre durante la loro ferma di tre anni Un sergente, per esempio, guadagna 915 dollari al mese (circa 7Ho mila lire). Trecento vanno nell'affitto di un alloggio per la famiglia, ne restano poco più di 600. Gli alti costi dei trasporti (assicurazione auto, benzina, ecc.). dei serviti essenziali (gas. luce, telefono), l'incidenza fiscale, tutto riduce a poco quanto resta per vitto, vestiario, divertimenti. «Si fatica ad arrivare alla fine del mese —eli coro quasi unanime —. Bisogna rinunciare a tutto, persino ad andare al cinema». Afa il dollaro .leggero, non t la sola preoccupazione. Una percentuale crescente dei .Gì. ha famiglia: i dati dell'esercito .di professionisti, indica, ri¬ spetto a quello di leva, che arca il 30 percento (anziché il 10) di chi si arruola a IH o 19 anni è già sposato. Più avanti negli anni ci sono anche i figli Questo significa che i problemi di .isolamento sociale, delle famiglie, un tempo sottovalutati dato il loro esiguo numero, hanno ora acquistato un peso tutt'altro che marginale. Le mogli sono per lo più ragazze molto giovani che non sanno una parola di tedesco. Costrette dalla penuria di alloggi a vivere a 15-20 chilometri dalle basi militari rimangono sole tutto il giorno, e quando il .G.I.. ha un'eserciforione sono come abbandonate anche per due o tre settimane. L'auto serve al marito per andare tutti i giorni al lavoro, gli stipendi non bastano per la seconda auto, e le mogli restano veramente isolate, anche perche sovente i rapporti con i vicini tedeschi sono praticamente inesistenti. «Ci trattano con estrema freddezza, quasi con ostilità». e il lamento comune di molti militari. La vita di molte famiglie subisce forti pressioni il numero dei divorzi aumenta. C'è un altro problema che crea grattacapi al Pentagono: l'altissima percentuale del personale militare femminile costretto a lasciare il servizio attivo per una gravidanza. Anche questo, osservano al Pentagono, e un sintomo del malessere che si sfa diffondendo fra le forze armate di stanza in Europa: la solitudine, l'insoddisfazione professionale spingono molte donne verso quella che è la loro ultima arma di difesa, appunto la maternità. Circa il 6,7 per cento del personale militare t femminile (sul totale delle forte americane fa percentuale è leggermente inferiore, 6 per cento) e si prevede che entro il 1982 aumenterà al 12 percento. Sono 13 mila in tutto, e i dati del Pentagono indicano che, sia pure con variazioni da una base all'altra, il numero di quelle tn attesa di un bambino oscilla fra il 10 e il 20 per cen to. Ufficialmente hanno diritto a sei settimane di convalescenza dopo il parto: di fatto sovente si danno malate per lunghi periodi anche durante la gravidanza. E' un problema organittattvo — lavorano soprattutto negli uffici e come auttstl — oltre che sociale. La maggior parte di esse non sono sposate: quelle che non abortiscono devono dimostrare, per poter rimanere nell'esercito, che c'è una persona adulta in grado di provvedere af bambino in caso di allerta o di azione All inizio degli Anni Settanta droga, tensioni razziali, criminalità rappresentavano i maggiori problemi nelle basi americane in Europa; oggi queste voci sono notevolmente diminuite, ma altre si presentano, non meno gravi E. sicuramente, ptù difficili da risolvere Fabio Galvano