Il patto Hitler-Stalin, tamburo di guerra

Il patto Hitler-Stalin, tamburo di guerra QUARANTANNI FA A MOSCA L'ACCORDO TRA GERMANIA NAZISTA E URSS Il patto Hitler-Stalin, tamburo di guerra Dopo la politica di espansione in Renania, Austria e Cecoslovacchia, obiettivo del Fuhrer era la Polonia - Varsavia aveva la garanzia di Inghilterra e Francia, ma Hitler doveva assicurarsi la neutralità di Mosca per non combattere su due fronti - La «resa» di Stalin al Reich fu poi così giustificata: i russi sapevano che prima o poi sarebbero stati attaccati e dovevano guadagnare tempo per prepararsi a un'aggressione nazista // mese dt luglto dell'anno 1939. il penultimo mese di pace, prima della più grande guerra di tutti t tempi, era trascorso nelle capitali occidentali, se non nella spensieratezza, nella convinzione che non vi fossero pericoli imminenti. Morire per Danzica? Forse la questione della -••ina Ubera» e del -corridoio polacco» si sarebbe risolta per vie pacifiche, e comunque c'era tempo per pensarci. A Parigi, il 4 luglio, c'era stata una grande festa nel giardino dell'ambasciata di Polonia, danze e fuochi d'artificio. L'ambasciatore Lukacieniricz arerà fatto sfoggio di grande ottimismo, nulla di meglio per le orecchie degli ' ospiti francesi. Lostessogiorno. a Roma, il conte Ciano aveva annotato sul suo diano • La questione di Danzlca si va lentamente smontando. Da Berlino, nessuna comunicazione. 11 che conferma che niente di drammatico si sta preparando». E il giorno dopo- • V''do molti diplomatici che si preparano ad andarsene in vacanza con lo spirito più tranquillo...». Eppure, già il 23 maggio. Hitler aveva convocato alla Cancelleria i capi militari e arerà detto loro che la guerra era ormai •Inevitabile» e .imminente». E non era più solo questione della «citta Ubera-. • Danzlca non e affatto il vero motivo della disputa. Si tratta di espandere 11 nostro spazio vitale a Oriente...». E neppure era solo questione dell'Oriente se Francia e Inghilterra non si fossero tenute fuori dal conflitto, compito della Germania sarebbe stato -gettarsi contro l'Occidente e, nello stesso tempo, sconfiggere definitivamente la Polonia». Ribbentrop Si era trattato, è ovvio, di una riunione ultrasegreta. Ma. in generale, molti dati erano a disposizione di tutti. Nel 1935. Hitler aveva ripristinato la coscrizione obbligatoria, portando le forze armate da UHI mila a 500 mila uomini. Nel 1936 aveva denunciato il patto di Locamo e arerà latto occupare di sorpresa la Renania. Nel marzo del 193S si era impadronito dell'Austria. Nel settembre dello stesso anno, a Monaco, aveva ottenuto la cessione del territorio dei Sudeti. dopo di che arerà dichiarato di non avere più pretese da avanzare ad Est: ma. nel marzo del '39. arerà dato il via alla Wehnnacht perche • inglobasse U resto della Cecoslovacchia». Infine aveva rivolto le sue mire alla Polonia, chiedendo Danzica e una sene dt attraversamenti del corridoio di terra polacca tra la Prussia orientale e il Hetch. Di fronte alle resistenzedi Varxaria. non arerà tat- lo mistero di volere usare la lorza. A Roma, per tutto il mese di luglio, l'ottimismo di Ciano era stato turbato dai messaggi di tuli altro tenore dell'ambasciatore a Berlino. Bernardo Attolico. Ma il genero di Mussolini arerà tentato dt liberarsene attribuendoti a uno scarso discernimento e a una fragilità nervosa del diplomatico. Due mesi pnma. al momento della stipulazione del .Patto d'acciaio». Ribbentrop era stato chiaro nessuna guerra prima di tre o quattro anni, dunque prima del 1942. Attolico. che si ostinava a segnalare .come imminente lo scoppio di una nuova e forse fatale crisi*, dorerà essersi .lasciato andare a una crisi di panico.. E cosi si giunse all'agosto Ultimo mese di pace II mese delle decisioni finali Per Ciano, la svolta fu il giorno 2. .L'insistenza di Attolico mi rende pensoso. O questo ambasciatore ha perso del tutto la testa, o vede e sa qualcosa che a noi completamente sfugge. Le apparenze sarebbero per la prima alternativa. Ma conviene osservare con attenzione gli eventi •. Gli eventi turano osservati direttamente alla fonte: VII agosto parlando con Ribbentrop. a Salisburgo, e il 12 e il 13 con Hitler. alì'Obersalzberg. .Bene. Ribbentrop. che ' cosa volete. Il corridoio oppure Danzlca?. .Non si tratta più di questo. Noi vogliamo la guerra.. Hitler precisò che. a causa del cattivo tempo previsto per l'autunno, l'attacco alla Polonia sarebbe stato sferrato .alla fine di agosto, al massimo*. Ciano era esterre/atto. •Torno a Roma, annotò sul suo diario, disgustato della Oermanla. del suol capi, del loro modo di agire. CI hanno Ingannato e mentito*. Ma non era questo il problema, almeno per Hitler. In realtà egli aveva preso solo una decisione di massima, circa l'inizio delle ostilità. Per la decisione definitiva, aspettava un benestare, e questo doveva venire non eerto da Roma, ma da Mosca. Una lezione che il Fuhrer aveva tratto dalla pnma guerra mondiale era che non fosse possibile combattere contemporaneamente a Est e a Ovest: e siccome nell'attacco alla Polonia bisognava mettere ni conto una reazione francobhtanntca. era necessario non avere preoccupazioni da parte sovietica. Dunque, intendersi con Mosca, intendersi con Stalin. Propno mentre parlava con Ciano. Hitler ncevette un messaggio di disponibilità dai russi e ne informò, soddisfatto, il ministro degli Esten italiano. Del resto t contatti erano cominciati da tempo, da quando Stalin aveva destituito, come capo della diplomazia sovietica. Maksim Lltvinov. sostenitore della • sicurezza collettiva- e dell'intesa con le democrazie occidentali, e arerà messo al suo posto il fedelissimo Viaceslav Molotov. Erano npresi i negoziati per un accordo commerciale. Al segnale di disponibilità sovietica a un accordo anche poh'iro Ribbentrop nspose subito chiedendo di potersi recare lui stesso a Mosca, per discutere direttamente con Molotov e possìbilmente anche con Stalin. Non c'era -nessun problema, dal Baltico al Mar Nero-, che non potesse essere nsolto -con piena soddisfazione per entrambi i Paesi*; era possibile e anzi necessano .chiarificare insieme i problemi territoriali dell'Europa orientale*. In pratica, l'offerta era di spartirsi la Poioma e di dare via libera alil'rss nel Baltico onentale. Verso l'attacco Hitler era talmente convinto che l'accordo si sarebbe tatto che lo stesso giorno, il 14 agosto, convocò i capi militan. per abbandonarsi a una convulsa, furente anticipazione degli eventi militan. Senza più preoccupazioni a Est. la Polonia sarebbe stata liquidata -in una o due settimane*: troppo in fretta perche Francia e Inghilterra potessero fare qualcosa per opporsi: lo scontro con le due potenze occidentali, se ri si fosse comunque arnvati. si sarebbe svolto, per la Gemiamo, da posizioni di forza 19 agosto, ore 19.10 L'ambasciatore tedesco Schulenburg comunica che -il governo sovietico sarft lieto di ricevere a Mosca il ministro degli Esteri del Reich una settimana dopo l'annuncio della linna dell'accordo economico», cioè" 1/ 26 o 27 agosto /L'accordo viene fimiato alle due di mattinai Alle 1H.45. telegramma da Berlino -Al signor Stalin. Mosca. Sono sinceramente lieto dell'avvenuta firma di un nuovo accordo commerciale... Considerata l'intenzione dei due Stati di stabilire nuovi rapporti, ò consigliabile a mio avviso non perdere tempo Adolf Hitler.. Alle 21.35 del giorno dopo. 21 agosto, telegramma da Mosca. -Al Cancelliere de! Reich tedesco. A. Hitler. Vi ringrazio per la Vostra lettera. Spero che il patto germano-sovietico di non-aggressione conduca a una svolta decisiva per il miglioramento delle relazioni politiche fra i nastri Paesi... Il governo sovietico mi ha incaricato di informarvi che <f d'accordo che il signor Von Ribbentrop giunga a Mosca il 23 agosto J. Stalin-. Alle 23 la radio tedesca stara trasmettendo un programma musicale. La musica s'interruppe di colpo e uno speaker, scandendo le parole, lesse il seguente annuncio: -Il governo del Reich e il governo sovietico hanno deciso di concludere un patto di nonaggressione. Il ministro degli Esteri del Reich arriverà a Mosca mercoledì 23 agosto per condurre a termine I negoziati*. Cosi i/ mondo apprese che la massima potenza fascista e il primo Paese socialista avevano deciso d'intendersi, al di là di tutte te barriere ideologiche e di principio, e che pertanto, per la guerra hitleriana, era orinai foto ouesrione di piomi: ne mancavano intatti solodieci La delegazione tedesca giunse a Mosca a mezzogiorno, con due grandi aerei da trasporto .Condor.. Una prillili riunione di tre ore servi a definire lutti i dettagli dell'accordo Una successiva riunione, nella serata e fino alte pnme ore del mattino, tu di tipo conviviale, fra conversa¬ zioni amichevoli e molti brindisi sntti'. .So quanto la nazione tedesca ami 11 suo FUhrer. Cosi mi piacerebbe bere alla sua salute.). L'accordo prevedeva, oltre al patto di non-aggressione, un • protocollo segreto addizionale-, che fissava la linea divisoria delle -sfere d'Influenza- in Polonia lungo i /lumi I Nareir. Vistola e San. dava via libera a Stalin nei Paesi baltici e riconosceva gli interessi 'onerici nella regione della Bessarabia ex russa e poi romena. Son passati quarantanni dal patto russo-tedesco, e la sua ncostruzione e ancora possibile solo in virtù degli archivi del Terzo Reich. sequestrati dagli Alleati alla fine della guerra, mentre restano chiusi quelli dell'Urss. Gli storici non lianno dubbi su chi ne fu il massimo beneficiario, cioè Hitler: il patto fu la condizione deetsiva dei piani di aggressione del dittatore nazista. Continua invece la disputa o almeno permangono incertezze sulle motivazioni dell'adesione sovietica. Il 3 luglio 1941. mentre le annate tedesche dilagavano nel temtono russo. Stalin affermò in un discorso alla radio che il patto era stato -certamente di vantaggio per noi e di svantaggio per la Germania fascista., perche aveva consentito all'Urss un penodo di pace di un anno e mezzo e -nel frattempo abbiamo avuto la possibilità di preparare le nostre forze». Questo era vero, sebbene l'impreparazione russa dipendesse molto dalle feroci epurazioni che lo stesso Stalin aveva compiuto, nei tremendi Anni Trenta, anche tra le forze arma te. Un'altra spiegazione del comportamento di Stalin fu la debolezza oggettiva dell'alternativa occidentale. Lei consultazioni con Francia e Gran Bretagna per un accordo tripartito di mutua assistenza, avviate da Litvtnov e poi nprese da Molotov, si erano trascinate stancamente per tutta l'estate de! '39 e si erano alla fine arenate di fronte alla riluttanza, più britannica che francese, di stipulare precise clausole operative laveva fatto la sua parte anche la Polonia). Ciò aveva rafforzato in Stalin il timore di un Isolamento russo, mentre anche il Giappone premeva sulle lontane frontiere orientali. Ma resta il fatto che l'accordo con Hitler fu determinante per lo scatenamento della forza aggressiva del Terzo Reich. mentre una garanzia sovietica alla Polonia, in aggiunta a quelle dei Paesi occidentali, avrebbe potuto forse fermarla. E se e vero che l'aggressività tedesca si rivolse, dopo la Polonia, a Occidente, portando a una .guerra di capitalisti*. e anche vero che dopo fu la volta della stessa Unione Sovietica. E allora il vantaggiodi un anno e mezzo di respiro e di preparazione militare fu ben annullato dal fatto che la Germania che attacca va l'Urss era ormai padrona dell'Europa e delle sue risorse: una circostanza di cui proprio il povero popolo russo avrebbe pagato il prezzo tremendo. Infine il patto russo-tedesco fu un terribile colpo per tutto il movimento operaio e socialista, che guardava al Paese dei Soviet nonostante la sua involuzione aufontana come al punto di rifenmento più sicuro, in senso antifascista e antinazista. In realtà Stalin, già dai tempi del .socialismo in un solo Paese., aveva deciso di sacnficare l'ideologia alle esigenze dello Stato russo, e ancor più aveva creduto di doverlo fare quando gli era parso giunto il momento di decisioni (atali. Nondimeno ne usciva rafforzata una .questione sovietica., che sarebbe sopravvissuta alla disfatta finale del Terzo Reich e avrebbe dominalo un dopoguerra che. per motti versi, non è ancora finito Aldo Rizzo Hitler durante un discorto e la storica foto dell'agosto '39 a Mosca: il ministro degli Esteri. Molotov, firma il patto; dietro di lui Ribbentrop e Stalin