Non basta mai il petrolio Urss

Non basta mai il petrolio Urss Intervista a Jatrov, il direttore per l'energia Non basta mai il petrolio Urss Il piano per il primo semestre 79 «non è stato raggiunto per il maltempo, ma siamo il solo Paese industriale autosufficiente» - Presto l'estrazione con i giapponesi alle Sakhalin dal nostro corrispondente MOSCA — Serghiei Jatrov é. uno dei massimi banchieri dell'oro nero, un manager del futuro energetico. Nell'Vrss divenuta ormai il primo produttore di petrolio del mondo (571 milioni di tonnellate nel 1978) egli dirige l'Istituto per i problemi dei carburanti e dell'energia al -Oosplan-, l'ente sovietico di pianificazione centrale. Passa per le sue mani la politica energetica del Paese, i cui consumi interni e le cui esprortaeioni costituiscono uno dei fattori principali dell'economia internazionale dei combustibili. E'anche membro della commissione sovietico-americana per la coopcrazione energetica, viaggia negli Stati Uniti alcune volte l'anno e il suo ufficio (una sala come un'altra in un edificio disadorno come tanti altrt nella nuora Mosca tutta verticale, dietro il Viale dei Sindacati, già in periferia) ospita ogni mese delegazioni di esperti stranieri del settore. Ha l'aspetto un po' grigio comune ai grandi commis di Stato russi cresciuti nel dopoguerra, un atteggiamento sicuro di sé e tuttavia guardingo. Sema essere top-secret, ii tema i nondimeno di quelli dei quali nessuno parla volentieri. Alla prima domanda Jatrov socchiude gli occhi, manda uno sguardo malizioso. -Dati ufficiali relativi al primo semestre 1979 mostrano che il plano per la produzione del petrolio non é stato compiuto, perché?- se l'aspettava. Risponde: -E' stato a causa del maltempo. Abbiamo avuto un inverno durissimo, freddo e ghiaccio hanno rese Impraticabile la faina: ma recupereremo il tempo perduto». Ammicca ancora sentendo parlare della da: Il rapporto reso noto dai servizi d'informazione americani nel 1977 I affermava che avreste avuto meno petrolio a partire dal i prossimo anno: voi cosa dite?» Jatrov ricorda che gli specialisti della Cia sono in di- I saccordo con quelli svedesi, della Cee e dell'Ocse. Son fa cifre. «Noi produciamo sulla base di un programma economico. Slamo il solo Paese Industriale sviluppato energeticamente autosufficiente. Negli ultimi 15 anni abbiamo incrementato 11 ruoto del petrolio nel bilancio energetico nazionale. Abbiamo creato una nuova base di sfruttamento nella Siberia occidentale. In condizioni geografiche e climatiche avverse, lontano dalle linee ferroviarie. Questa base fornisce oggi 11 50 per cento del petrolio sovietico.. •Ed ." l'energia più a buon mercato di cui disponga l'urss?- -Con gli ultimi tre plani abbiamo incrementato di 3.3 volte l'estrazione del petrolio, di 6.5 volte quella del gas. L'Incidenza reale di questi due prodotti nell'economia generale del Paese ne é risul¬ tata raddoppiata. Ciò ha consentito di riso! ere problemi Sociali quali l'elettrificazione di quasi tutte le reti ferroviarie, l'Industrializzazione dell'agricoltura, la distribuzione del gas a tutti 1 centri urbani. Ma abbiamo anche aumentato l'estrazione del carbone: 710 milioni di tonnellate nel 1978-. •In quanto grande Paese produttore l'aumento del prezzi del petrolio non dovrebbe dispiacervi, oltre tutto tende a rendere economici anche 1 giacimenti più difficili. L'Urss pensa di aderire all'Opec. come sembra voler fare la Gran Bretagna?» Dell'Opec Jatrov dice di non saperne nulla. «Quanto al prezzi, la regola delle nostre esportazioni é basata sul mercato internazionale, sebbene non vi sia alcun automatismo-. -Ciò vale anche per 11 futuro?- Ja- trov premette che non si annovera tra i cataatrofisti. ma invita alla cautela. • E' nostra opinione che 1 prezzi del petrolio continueranno ad aumentare poiché aumentano conUnuamente I costi di estrazione. Per quanto ne tireremo fuori sarà sempre Insufficiente. Bisogna approntare fonti alternative. Ciò non vuol dire che l'industria petrolifera stia per chiudere i cancelli: dovrà però trasformarsi. I Paesi capitali sU e quelli in via di sviluppo dispongono ancora complessivamente di circa 370 miliardi di tonnellate di petrolio. Di questo potenziale, sfruttabile solo al 30-40 per cento per ragioni tecniche. Il 67 per cento non é stato finora esplorato». •E quale é la disponibilità sovietica, avete in progetto lo sfruttamento di qualche nuovo giacimento importante?-. Jatrov tace sulla disponibilità dell'Una. Ammette, evitando ogni dettaglio, che ci sono giacimenti in Estremo Oriente già esplorati e che potrebbero essere posti presto in funzione. Ma non è certo. «State facendo ricerche off-shore?-. Jatrov annuisce, dice che è stato creato per questo un niion, ente. «E a che punto sono arrivate le ricerche intraprese insieme da sovietici e giapponesi al largo delle Isole Sakhalin?» Jatrov consulta un asaistente e apiega che le cose laggiù ranno bene: «Presto cominceremo ad estrarre, le perforazioni compiute hanno dato risultato positivo». Livio Zanottl

Persone citate: Sema, Son

Luoghi citati: Estremo Oriente, Gran Bretagna, Mosca, Siberia, Stati Uniti, Urss