Lunga confessione di un arrestato su rapine, sequestri e terrorismo di Fabrizio Carbone

Lunga confessione di un arrestato su rapine, sequestri e terrorismo Il giudice ha interrogato in carcere i quattro imputati del covo di Rieti Lunga confessione di un arrestato su rapine, sequestri e terrorismo Gian Pietro Bonano parla di complicità tra formazioni politiche e mafia - La sua deposizione considerata con perplessità dagli inquirenti: è un tentativo di allontanare sospetti su reati più gravi? - Il cugino Pietro Bonano lavorava nello studio di consulenti di Roberto Campilli, l'industriale che doveva essere rapito - Ieri quinto arresto ROMA — Piero Bonano. Il giovane sardo arrestato insieme al cugino Oian Pietro e a Ina Maria Pecchia, ex militante di «Potere Operalo». lavorava a Roma nello studio Bassano. Il gruppo di commercialisti che facevano consulenze fiscali a pieno tempo per Roberto Campili!, costruttore edile e titolare con 11 fratello Massimo della concessionaria dei veicoli industriali -Saroca- (ex Om), Cosi il giovane passava Informazioni dirette al gruppo — gli arrestati negli interrogatori hanno detto di appartenere alle -Unità combattenti comuniste- — che stava preparandosi al rapimento del Camptlll. La -talpa- inserita nello studio Bassano era quindi a conoscenza non solo degli spostamenti dell'Industriale romano, ma aveva anche una chiara Idea della consistenza del suo patrimonio. SI aspettava soltanto il ritorno da New Vork di Roberto C'amplili per far scattare l'operazione sequestro. La prigione era pronta nel cascinale di Vescovio. un posto sicuro che sarebbe servito anche da base per i contatti con la famiglia. Cosi a Vescovio. nelle ultime settimane, erano confluite tutte le armi disponibili, portate di volta in volta da associati alla banda. Questo viene fuori dagli Interrogatori degli arrestati e soprattutto da quello di Olan Pietro Bonano. durato sette ore. fino all'alba di ieri. Davanti a Domenico Sica. 11 sostituto procuratore generale che ha in mano le indagini. 11 giovane di Nuoro ha praticamente fatto una lunga confessione. Era assistito dall'avvocato Lucio Palange. ex magistrato a Roma, difensore d'ufficio sin dal primo Interrogatorio reso al giudice di Rieti. Giovanni Canzlo. Le dichiarazioni del Bonano aprono la via a clamorosi e sconcertanti risvolti dell'Indagine. Non solo l'arrestato ha detto di aver fatto parte delle -Unità combattenti comuniste-, gruppo clandestino nato nel '76. ma ha spiegato a grandi linee la struttura di | una nuova cellula eversiva, legata o collegata strettamente alla mafia calabrese, -iifu-Jic se operava — avrebbe aggiunto 11 giovane —a livello politico-. Nelle dichiarazioni del sardo, viene fatto un elenco dettagliato delle operazioni eseguite: una rapina a Napoli (in divisa da carabinieri), una seconda al Club Mediterranée di Nlcotera (Calabria). Il rapimento del commerciante di carni Ambrosio (giugno '76) in cui si chiesero per riscatto 71 tonnellate di carne da distri-. i)i.mo al poveri. Ma 11 sequestro falli e Ambrosio fu liberato quasi subito. Viene fatto poi riferimento al sequestro di Massimiliano Grazioli. Il duca fu rapito il 7 novembre del '77. Durante le indagini 11 giudice istruttore Ferdinando Imposlmato emise tre mandati di cattura contro esponenti della malavita calabrese, già arrestati nel corso di indagini per altri rapimenti. Il magistrato, dopo 11 pagamento di un miliardo e mezzo di riscatto, manifestò la convinzione che Grazioli fosse stato ucciso. CI fu il drammatico appello della moglie. Isabella Perrone. che implorò i rapitori di far conoscere la sorte del marito. Finora si era sempre pensato che 11 crimine fosse stato compiuto dalle Brigate rosse. Interrogato su questo punto. Bonano ha detto che ci furono contatti con 1 brigatisti, ma che il suo gruppo era In dissenso con la linea del -signori della guerra-. Il giovane ha poi spiegato origini ideologiche, spaccature, in pratica la storia del gruppo. -Venivamo da Potere Operaio e mentre Morucci e Faranda entravano nelle Br nolci agganciammo alle "Unità combattenti comuniste". Capo colonna era un medico di nome "Comancho" e "Leo" era al vertice dell'organistasione. Noi fummo espulsi dalle Vcc — avrebbe detto Bonano — dopo un "processo" che si tenne presso il laghetto dell'Eur.. Cosi Ina Marta Pecchia, Pietro e Gian Pietro Bonano, a cui si aggiungono Paolo Lapponi. Fabrizio Panzlert e altri (definiti con nomi di battaglia) danno vita ad una nuova formazione, pare ancora senza nome. Ed ecco una nuova rivelazione: il 12 luglio scorso il gruppetto tentò una prima volta di rapire Roberto Camptlll. Due di loro erano in divisa di vigili urbani (nel rifugio di Vescovio furono trovate due spalline di una divisa di questo tipo), cucite da Ina Maria Pecchia. Camptlll reagì, urlò e loro abbandonarono la presa. Per 11 riscatto era stato pensato di chiedere due miliardi di lire. Era pronto un uomo della mafia calabrese In contatto con loro per riciclare I j | ; j I 11 denaro sporco: per sé avrebbe voluto 11 40 per cento della somma. Nel quadro avventuroso e j tempestoso di tutta la -con| fessione- resa da Gian Pietro ; Bonano c'é un ultimo particolare: molti soldi provenienti dal riscatti da effettuare (oltre a Campilli erano previsti altri tre rapimenti) sarebbero dovuti servire a Fabrizio Panzieri per la sua latitanza. Il giovane architetto infatti — secondo il racconto dell'arrestato —era preoccupato per 11 processo di appello per la morte di Mikls Mantakas e aveva deciso di fuggire all'estero. La valanga di rivelazioni, verbalizzate dalla magistratura, non ha stupito l giudici che sin da Ieri mattina erano convinti di essere incappati In una organizzazione responsabile di numerosi crimini. Ma c'é diffidenza. Oli Interrogati j hanno parlato troppo e forse inventato molte cose, volendosi scrollare di dosso responsabilità più pesanti. SI sa comunque che finora non si é mai parlato dell'uccisione di Varisco o dell'affare Moro. Solo Ina Maria Pecchia ha un indizio di reato a suo carico per l'assassinio del colonnello del carabinieri: prova questa che ci sono soltanto sospetti. Finora non si é avuto modo di avere In dettaglio il mandato di cattura contro 1 13 individuati. SI sa che é un lunghissimo elenco di reati, fitto di elementi di prova. Per quanto riguarda la ricerca delle nove persone sfuggite all'ordine di cattura da Rieti, ieri sera é stata arrestata a Campo dei Fiori una donna, della quale per ora non é stata Indicata l'Identità. Fabrizio Carbone