Il mago del best-seller se ne va di Giorgio Calcagno

Il mago del best-seller se ne va MARIO SPAGNOL PASSA DALLA RIZZOLI ALLA LONGANESI Il mago del best-seller se ne va Raggiunto il massimo potere nell'editoria, entra come «cointeressato» in una casa editrice con 40 dipendenti «Anche i miei amici che hanno comandato transatlantici sentono nostalgia per la barchetta» - Tenterà di lanciare nuovi successi senza l'appoggio della grande industria culturale - «11 buon libro deve camminare da solo» ; DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE [ MILANO — Mario Spagnol ; lascia la Rizzoli, dove per setI te anni era stato direttore della divisione editoriale: passa alla Longanesi, con la veste di consigliere delegato e. In parte, cointeressato attraverso un compartecipazione accanto a Mauri e Alfredo Curdo. La notizia è destinata a far rumore, nella nostra società, letteraria. Se ne va, da uno fra I colossi dell'editoria, uno fra i più straordinari manager del libro: il mago Idei best-seller, come lo chiamano alcuni: il talent scout più imprevedibile, come rlco! nascono tutti. Bpagnol e stato per anni il responsabile degli Oscar, ha avuto la direzione della Mondadori: passato alla Rizzoli, ha creato una serie di libriboom, e alcuni casi letterari che colpiscono la fantasia; come Berlinguer e il professore. nato in una sera, da una sua conversazione con Piazzesl, e mantenuto anonimo, con una trovata di eccezionale effetto pubblicitario, per quasi un anno. Giunto all'apice del potere editoriale, a 49 anni non ancora compiuti, questo ligure amante di Heidegger e della letteratura sofisticata, nelle sue letture personali, produttore del libri di più largo consumo, nel suo lavoro, scrive una lettera di dimissioni. Passa da una Casa con 1500 dipendenti a una con poco più di quaranta: ritorna, dall'alto della grande industria culturale alla bottega artigiana. E molti si domandano perché. Perché, Spagnol? Non per dissapori con la Rizzoli, ci tiene a precisare subito, con la quale, anzi, continuerà a collaborare, in settori non con- correnziall. E non per un sen>, so di delusione verso il lavorolsvolto. Questo non é stato un anno facile per la vita del 11- bro in Italia, il lungo periodo \ preelettorale ha svuotato le librerie: ma la Rizzoli é riuscita ad aumentare ancora le vendite. -Nei primi sei mesi dell'anno abbiamo raggiunto, senza la Fallaci, la cifra di fat-|turato che avevamo previsto\con la Fallaci-. I molivi della scelta, in que- \ito personaggio che ha piani- |fleato per decenni il successo jaltrui. sono più semplici e più |misteriosi. -La cosa più importante é che io sono ligure. dice. E vedo che molti miei amici che hanno fatto carriera nella marina mercantile, dopo aver guidato i transatlantici a un certo punto hanno nostalgia della barchetta-. Spagnol ci parla nella sua bella casa al centro di Brera, affollata di libri e di quadri, sot- to i segni di una imminente partenza. Domani sarà a Por- tovenere. c'é una barca vera che lo aspetta, per un giro nell'Arcipelago Toscano. <■ l'immagine marinaresca gli| piace. -Ora due amici mi han-\ na aiutato ad armare la mia barchetta, é un'occasione che difficilmente si sarebbe ripresentata: e ho voluto coglierla: Ma ce un altro motivo, che Spagnol ha pesato, con cura. Per venticinque anni ha con| tribuno a far crescere le case editrici degli altri, e adesso | vorrebbe veder crescere qualcosa per sé. • Vorrei ritrovare almeno in parte quello che metto dentro le cose. In un grande complesso si può crescere, sotto forma di potere, di, carriera: non di carati. Sulla |barca piccola, si può essere caratisti: e raccogliere diretta- mente il fruttoAi di là dell'interesse, ce il gusto per il lavoro in proprio, che riaffiora. Questo mano- ! ger della grande editoria ricorda i libri d'arte che ha pubblicato con la propria sigla, in edizioni di millecinquecento copie, le rare primizie della rarissima • Mario Spagnol editore» (Sono stato il , lg*'?? « »t**P*r* j« V*** «f Fruttero e Lucentini-ì. oggi scomparse. E vuole provare di \ nuov? "gusto dell'avventura |rtenza passata? \ressato molto Anche in un grande complesso l'attività editoriale non si può ridurre a industria. Ma l'artigianato costa più fatica-. Come valuta, oggi, l'espe..VI ha intelai orare su grande scala. Con tutti i torti \che si possono rinfacciare al |IIndustria cu/furate neppure j " più ortodosso degli adornia | ni può misconoscere la sua funzione di rottura sul mercato del libro, di penetrazione \verso strati nuovi di lettori. [Sono i grandi gruppi, le gran' di case che hanno potuto crea|re le collane economiche, i numi sistemi di distribuj rione». : E oggi, anche se scende dal transatlantico per salire sulla barca. Spagnol non dime mi jea la linea di navigazione fi- «ora seguita. • Non ho in men- te di fare una casa editrice eli- taria. Certo, i mezzi saranno diversi, i canali saranno sol| tanto quelli della libreria. Ma \ il catalogo che io voglio man dare avanti non dovrà essere destinato alle conventicole-. Ricorda il vecchio catalogo della Longanesi, alle origini: •Era cosi intelligente, cosi ben , ■ , |SS?. P083* essel scelto. Ci si poteva trovare il primo Fiatano e la Metalious. il romanzo popolare e Ber-trand Russell: _. ._. . . Riuscirà a imporre con la stessa forza i suol libri senza avere più a disposizione gli strumenti di lancio della Rizzoli? Il mago del best-seller non crede che il libro di sue ! frutto di una campagna propagandistica. -L'efficacia della pubblicità è nulla se il libro non ha in séta forza per camminare con le proprie gambe. Quindi io penso che, anche con mezzi ridotti, si possa riuscire- E quale sarà la linea che po- tri, avere la Longanesi? Spagnol rifiuta, per l'editoria, le etichette politiche, o ideologiche. 'Penso che lo scopo dell'editore sia quello di non prevaricare sul libro. Deve soltanto aiutare l'autore a trova- re un suo pubblico. Non deve dettare una cultura: se lo fa. viene meno alla sua funzione.* • L'editoria é un'impresa che ha per scopo il profitto, e cerca di realizzarlo al servizio dell'au- ,ore_ Longanesi. con questi 'principi, faceva circolare autori nuovi e classici del pensiero., libri allora controcorrente, che oggi riscopriamo, -senza pregiudizi-. Spagnol io ricorda, con ammirazione. -Non mi dispiacerebbe seguire il suo esempio, pubblicare quello che gli altri, per conformismo, non pubblicano. Contro, tutti i conformismi: di destra e di sinistra-. Giorgio Calcagno

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