Nitti ordiva un «golpe» repubblicano?

Nitti ordiva un «golpe» repubblicano? I DOCUMENTI LO SCAGIONANO, MA UNA CONGIURA NEL 1920 CI FU DAVVERO Nitti ordiva un «golpe» repubblicano? L'accusa che Nitti tramns- se, al primi del 1920, un colpo dl Stato repubblicano e preci- sa. Ascoltiamola: «Ci prepa- riamo ad una riunione: Bombarci, Gennari, Vi-- [un russo] ed io. Bombacci mi dice con voce che trema dall'emozione: Compagno solo Voi potete salvare la situazione. L'ex capo del governo Nitti ha proposto in gran segreto a noi socialisti di partecipare ad un colpo parlamentare, per proclamare la repubblica democratica ed eliminare il re. Serrati è quasi consenziente. Domani il problema sarà definitivamente deciso alla seduta del Comitato Centrale del partito [socialista). Desidero vivamente conoscere la vostra opinione per trasmetterla a quella seduta.. Questa accusa é anche vera? C'é da dubitarne, quanto meno. Chi l'ha lanciata é Vladimir Degott, un ex operalo russo, giunto in Italia quale agente del Comlnlern. ed é contenuta In un opuscolo di ricordi pubblicato a Mosca nel 1933 ed ormai quasi introvabile. Una dozzina di anni fa la rivista Est di Renato Mieli ne ha pubblicato alcune pagine, tra cui I brani qui citati. A parte 11 lapsus su Nitti, il quale non era ex capo del governo, ma Presidente del Consiglio e ministro dell'Interno In carica, queste affermazioni non appaiono suffragate dai fatti. Tutti sanno del carattere fantasioso del Bom- baccl. Lo stesso Degott lo de- finisce «un romantico, un uo- modominatodagli stati d'ani- mo... gli manca quella fredda analisi marxista, di cui di- spongono I nostri compagni russi.. Ma non convince neppure lui, Degott. quando afferma di essere Intervenuto a far fallire il tentativo, perché .prendere parte a questo colpo significa tradire la classe operaia... Simili rivoluzioni offuscano la coscienza classista rivoluzionaria delle masse operaie e, nella situazione attuale, non fa differenza se sul trono sta Nitti oppure il re..... Chi si é occupato del problema, cioè Helmut KOnig nel noto saggio su Lenin e i( socialismo italiano, pubblicato qualche anno fa con un'introduzione di Renzo De Felice, esprime l'opinione che. allo stato attuale della documentazione, si debba escludere che Nitti abbia mai progettato un simile colpo di Stato. Come del resto si potrà vedere qui di seguito. Si è trattato allora di un'invenzione pura e semplice del Bombacci o del Degott? Neppure questo è del tutto vero. Sotto, sotto cera veramente qualche cosa e forse anche di notevoli proporzioni. Non a caso // Popolo d'Italia del 17 febbraio 1930 pubblicò un articolo dal titolo «Come doveva scoppiare la rivoluzione*. Vi si legge che. In occasione dello sciopero ferroviario di fine gennaio, .si radunarono in Roma, in località misteriosa, alquante egregie persone di fede ultrascarlutta. Queste egregie persone non erano, ben s'Intende degli ignoti o \ quasi: bensì degli organizza- fori operai notissimi, degli uomini di pensiero e di azione militanti nelle frazioni più estreme del socialismo e dell'anarchia. Quest'accolito di congiurati deliberò — t'incoiando tutti i presenti al più assoluto segreto —, di tentare senz'altro II colpo di mano..... Con quali mezzi? Proclamando lo sciopero generale, occupando municipi e prefetture. Incitando la truppa alla defezione. Ma per far questo occorreva prevalere su di una Confederazione del Lavoro •asservita al riformismo più quacchero e conigliesco.. Ed allora i congiurati decisero che il moto sarebbesl dovuto Iniziare con la cattura, llncarceramento e perché no? la soppressione di Ludovico d'Aragona e di Giuseppe Bianchi, I due mussimi esponenti dell'organizzazione confederale.. L'articolo è firmato .Uno ! che sa., ma non è difficile vedervi la prosa provocatoria e popolaresca di Mussolini. In verità tutto era cominciato liei novembre del 1919 quando 1 socialisti ottennero una strepitosa vittoria nelle elezioni politiche, per la prima volta condotte con 11 sistema proporzionale: 156 deputati contro I 53 della Camera precedente, seguiti dal cattolici-po¬ polari, che ottennero 100 seggi contro 29. mentre i gruppi liberali,-democratici, ladlcalt ecc. scesero da 427 a 353. Nella seduta costitutiva il gruppo parlamentare socialista aveva approvato una mozione In cui, pur evitando la parola repubblica», si accennava al- la necessità concreta ed attuale di un radicale mutamento Istituzionale. Il che aveva creato vasto allarme e vive reazioni tra 1 moderati. 1 nazionalisti. 1 monarchici. Secondo la testimonianza ili Pietro Nenni. una repubblica del lavoratori si sarebbe potuta proclamare allora con sicuro successo. Ma, a parte l'eterna divistone interna del socialismo italiano, erano sopraggluntl tatti nuovi, tra cui la marcia su Fiume di D'Annunzio. Ed ecco che. sempre secondo -fa genuina verità. de II Popolo d'Italia, .uno del cospiratori e precisamente un deputato organizzatore appartenente al Pus... st -lottò le brache... e spiattelli, bravamente le decisioni prese a qualche membro della Direzione del Partito ed ai due designati al sacrificio..... Perché lo aveva fatto? Perché, sempre secondo la stessa fonte, tra 1 congiurati aveva scorto .un organizzatore ma- rinaro-fiumarolo. (Olulletti?) e perciò temette che costui .intervenuto al convegno, d'accordo con il comandante dl Fiume, non perseguisse il sogno di consegnare l Italia, attraverso un moto probabilmente soffocato nel sangue, alla dittatura militare.. DI qui 11 disappunto di Mussolini, che aveva già sollecitato D'Annunzio a marciare su Roma; di qui li tono canzonatorio dell'articolo de II Popolo d'Italia che reca in occhiello: • L'operetta nell'epopea». A Nitti che si trovava al Londra (località alquanto sco-1 moda per chi intenda tramare un colpo di Stato), impegnato nel lavori del Consiglio {supremo alleato, non sfuggi l'articolo del quotidiano milanese. E subito telegrafò al suo segretario, Oluseppe Magno: • nielliamo vostra attenzione su pubblicazione Popolo d'I- ! talla 17 febbraio "Come doveva scoppiare la rivoluzione" Credo notizie attendibili ci ins¬ j nlstro dell'Interno, dalle fonti ; della polizia, attenta alle ma j nltestazlonl di solidarietà per ! D'Annunzio che avevano luo : go un poco dovunque, preva | lentemente negli ambienti degli ex combattenti, dei na zlonaltstl e dei fascisti. Enrico Serra cidendo con quelle che avevo i a Roma. Le informazioni di Nitti ì provenivano da varie fonti. I : forse anche dagli stessi espoiH'iiti dell'ala moderata del partito socialista che. come si , apprende dalla sua Agenda, vedeva frequentemente nella • vana speranza di convincerli i ad entrare nel suo governo. E : i anche, nella sua qualità di mi-

Luoghi citati: Fiume, Italia, Londra, Mosca, Roma