Editori contro l'aumento del prezzo della carta

Editori contro l'aumento del prezzo della carta Assemblea straordinaria della categoria oggi a Roma Editori contro l'aumento del prezzo della carta ROMA — Si riunisce oggi a Roma una assemblea straordinaria degli editori di quotidiani convocata d'urgenza per esaminare le notizie di un nuovo aumento del prezzo della carta. Su richiesta dell'industria cartaria italiana — che praticamente coincide con il monopollo Fabocart — Il Cip starebbe infatti per autorizzare un nuovo aumento dell'8% circa dopo quello del 17.5% già approvato dall'11 marzo scorso. Come ha notato la Federazione Nazionale della Stampa, Italiana In un suo comunicato, questo nuovo aumento ri¬ schia di rimettere In moto la spirale dei prezzi, vanificando l'aumento del prezzo del quotidiani che, come è noto, passerà dal 1' agosto a 300 lire: già oggi 11 costo di produzione risulta infatti di 338 lire, ed il ventilato nuovo aumento della carta lo farebbe aumentare ancora. Evidentemente il Cip ha preso in considerazione alcuni aumenti del costi della produzione della carta per trasferirli meccanicamente sul prezzo del prodotto finito, senza considerare che il prezzo della carta in Italia é già adesso fra I più alti del mondo. I Negli Stati Uniti, die da soli consumano la metà dell'lnte- ra produzione mondiale di carta per quotidiano e che rappresentano quindi 11 più valido mercato di riferimento, il prezzo è di circa 330 lire/kg. In Francia e In Oran Bretagna Il prezzo si aggira sulle 430 lire/kg. In Italia U prezzo attuale è di 456 lire/kg e salirebbe con 11 ventilato aumento ad oltre 492 lire/kg. Su tutti gli altri mercati opera però l'effetto calmleratore delle importazioni, mentre in Italia queste sono soggetto ad un dazio com unitario del 3.5%. Il dazio si applica per l'Italia praticamente a tutte le Importazioni, essendo puramente simbolico 11 contingente esentato: appena 1000 tonnellate, contro le 826.000 tonnellate deUa Oran Bretagna. 620.000 tonnellate della Germania. 303.000 tonnellate del Benelux. 285.000 delia Francia, e cosi via A giudizio degli editori questa rigida protezione contro le Importazioni è assurda tutelando un prezzo eccezionalmente elevato rispetto a quello degli altri Paesi: in tal caso, secondo gli editori, essa difenderebbe utili sproporzlonatt o gravi inefficienze di questo settore industriale, per il quale non è mai stato affrontato un organico piano di ristrutturazione. Neil'un caso e nell'altro, secondo gli editori, non vi è ragione di imporre al quotidiani Italiani una cosi pesante penalizzazione: la carta, da sola, rappresenta Infatti oltre ì'mr; degli acquisti delle aziende editrici ed oltre U 20% del costo totale del giornale. Un suo ulteriore aumento di prezzo dovrebbe quanto meno essere subordinato alla contemporanea apertura delle importazioni esenti da dazio e ad una approfondita analisi delle ragioni che giustificherebbero un prezzo italiano tanto superiore a quello degli altri Paesi.