"Eppure, torneremo sulla Luna"

"Eppure, torneremo sulla Luna"DIECI ANNI FA IL PRIMO ASTRONAUTA PASSEGGIO' SUL SATELLITE "Eppure, torneremo sulla Luna" Alan Beau, uno dei magnifici dodici dei voli lunari, prepara 35 uomini e donne per le imprese degli Anni 80: «Andremo su altri pianeti» - Dice Charles Conrad: «Neanche le guerre ci hanno cambiati cosi» - Perché il progetto Apollo fu sospeso Le applicazioni civili e militari delle straordinarie conquiste tecnologiche - Parla l'autore di «2001: odissea nello spazio» DAL NOSTRO IMVIAYO SPECIALE HOU8TON - .Abbiamo lasciato sulla Luna, dice Alan Bean, 500 milioni, un miliardo di dollari di materiale. ( ompresi sei Lem. moduli dell'Apollo, tre Rovers o automobili, e cinque laboratori destinati a trasmettere informazioni sul nostro satellite, sulla Terra e sullo spazio, poi chiusi per economia*. Bean scuote il capo: .Sembra incredibile, sono passati dieci anni e più nessuno ci é tornato. Per tutti noi è come se fosse accaduto Ieri*. Alan Bean e uno dei magnifici dodici conquistatori della Luna, e sta parlando, di sé e dei suoi undici compagni Insieme con John Young. è l'unico di loro rimasto alla Nasa. Dirige il nuoto corpo degli astronauti trentacinque tra uomini e donne, bianchi e negri che, spera, rinnoveranno negli Anni Ottanta le imprese dello scorso favoloso decennio. • Non riesco a capacitarmene neanche adesso, continua Il 20 luglio del '69. quando Collins, Aldrtn e Armstrong raggiunsero la Luna pensammo che saremmo dilagati dalla Terra nello spazio. Invece fu un miraggio. Il governo fece I conti. Il progetto Apollo era costato 28 miliardi di dollari. Quanto avrebbe reso?.. Il rammarico risuona nella sua voce: • D'improvviso valutarono che la conquista della Luna non era un Investimento industriale. Il fall-out, la cascata tecnologica delle esplorazioni spaziali si preannunciava enorme. Ma il governo esigeva subito benefici concreti. Non fu possibile, e cosi cancellarono gli Apollo 18.19 e 20. e altri progetti meno noti ma altrettanto importanti.. Alan Bean si scuote: .Eppure, torneremo sulla Luna. E andremo sugli altri pianeti. E' nel destino dell'umanità. Porse non toccherà al giovani che Young e lo stiamo preparando, ma ai nostri figli. U.. Sentir parlare questuomo che appartiene all'epoca eroica dello spoeto fa uno strano effetta L'America e in preda alla più grave crisi energetica e economica dalla fine della guerra. Sono finite nel nulla inebrianti visioni degli Anni Sessanta di voli di linea spola tra la Terra e la Luna, di stagioni orbitali con cosmodromi e alberghi di colonie pla¬ netarie aperte a qualsivoglia sfruttamento. Tuttavia, osservando la Sasa. discutendo con gli uomini che a Washington, a Houston, a Huntsville nell'Alabama, nelle viscere del Monte Cheyenne nel Colorado, presso il comando nordamericano della difesa aerea programmano il futuro dell'umanità nello spazio, si ri- cava l'impressione che la rinuncia alla Luna non sia definitiva, ma costituisca solo una pausa di raccoglimento. Tanti asseriscono, sono stati i progressi compiuti grazie alle esplorazioni spaziali dal settore delle telecomunicazioni a quello militare, dalla geologia alla termica, dall'energia all'agricoltura, che la corsa verso gli altri mondi dovrà riprendere presto. •L'anno prossimo, dice Bean. il bilancio della Nasa, in precedenza decurtato, sfiorerà di nuovo 1 5 miliardi di dollari.. • Spesso, ha commentato sulla rimata Time l'autore di 2001 : odissea nello spazio. A rthur Clarice, la conquista della Luna é stata paragonata alla scoperta dell'America. E et si meraviglia che non abbia portato alla sua stessa ricerca di fortuna e al suo stesso boom industriale. Il paragone è errato. Quello esatto è con la conquista del Polo Sud. Entrambe sono avvenute con circa mezzo secolo di anticipo rispetto allo sviluppo tecnologico effettivo. Nel 1911-1912. dei dieci uomini che vinsero l'Antartico col cani e con le slitte, cinque non tornarono: ma per gli ultimi vent'annl. estate o inverno, esso è stato occupato dagli aerei, dai trattori e dalle auto delle nevi». Clarice ha definito le esplorazioni spaziali .una mutazione scientifica che avrebbe dovuto realizzarsi il secolo venturo, e attribuito lo sbarco sulla Luna «al genio e all'ambizione di Von Brunii e Korolev. e all'Influenza che essi esercitarono su leader cosi potenti ma diversi come Kennedy e Kruscev.. .Saremo pronti a ripeterla, ha concluso, questa volta per sempre, tra una ventina di anni.. Charles Conrad, astronauta della Nasa che oggi dirige la McDonnetl Douglas, la casa costruttrice dei controversi DC-10. avalla le speranze di Alan Bean. e il giudizio di Arthur Clarice. .Sbarcammo sulla Luna perché spinti dalla competizione coi sovietici, non perché pronti o con scopi scientifici precisi., dichùtra. Conrad vede nella miMifistica tradizionale, di cui Von Braun e Korolev furono gli esponenti più avanzati solo il punto di partenza dell'espansione della razza umana nello spazio. .Altre tecnologie la renderanno obsoleta. afferma. Con lo Shuttle, la navetta, che potrà andare e tornare dall'orbita, e che entrerà In servizio nell'Ottanta, compiremo un grande salto di qualità. Esso ci aprirà nuove frontiere. Non svolgerà soltanto tutte le funzioni dello Skylab. Ci consentirà anche di erigere stazioni intorno alla Terra e rifornirle regolarmente. Sarà il primo anello di una catena che si estenderà tra gli altri pianeti eie galassie.. Il fall-out del programma Apolla dice Charles Conrad, t stupefacente. .Credo che pochi altri eventi nella storia, neppure la scoperta dell'America, né le guerre mondiali, ci abbiano cosi cambia! ti. n l'iVino che nel '76 ci ha trasmesso le indimenticabili Immagini di Marte. 1 Voyagers che hanno svelato i misteri di Olove e che sveleranno quelli di Saturno sono i di¬ retti discendenti dell'Apollo. Lo sono anche 1 satelliti Landsat, che ci riferiscono dove si nasconde 11 petrolio. I linfa vitale delle nostre industrie, dove scopperanno I tifoni, come cresceranno 1 raccolti. Lo saranno inoltre i Seasat, che ci apriranno le ricchezze degli oceani». Conrad ha un unico rincrescimento.' che la tecnologia spaziale sia stata sfruttata soprattutto a fini militari: •Troppi strumenti bellici circolano sulle nostre teste: essi sono la maggioranza degli oltre 11 mila oggetti mandati sino a oggi In orbita.. Senea che ne siamo consal pevoli sottolineano unanimemente Bean e Conrad, i viaggi selenici hanno modificato infine la nostra vita I quotidiana. Il materiale isolante delle case, i sistemi di sicurezza degli aerei le attrezzature per gli handicappati le tecniche radiotelevisive, molto di ciò che rende l'esistenza più organizzata e confortevole sono scaturiti dal programma Apolla I due astronauti ritengono che esso • abbia persino rielaborato in termini moderni il problema I della religione. .Dieci anni fa, prima di sbarcare sulla superficie lunare dopo Armstrong, ricorda Bean, Aldrln consumò la Comunione. La Nasa non potè trasmettere la scena, perché un'assoclazlone atea l'aveva querelata*. Irwin e Duke. dell'Apollo 15 e dell 'Apollo 16 rispettivamente, abbandonarono la carriera per darsi al sacerdozio laico. Irwin, al rientro a Terra nel 1971, disse di aver provato sulla Luna .la sensazione che Dio fosse alle mie spalle: ne avvertii la presenza tutto intorno a me*. Quando avverrà, la ripresa delle esplorazioni della Luna segnerà l'inizio di una nuova cultura Hairison Schmitt, l'ultimo uomo a sbarcare sul nostro satellite, un geologo diventato senatore, prevede il suo ampio impiego minerario, fa costruzione di centrali solari che irradieranno energia elettrica alle nostre città, e. in un periodo successivo, la realizzazione del sogno degli Anni Sessanta, la colonizza¬ zione planetaria. Il fisico di Princeton Gerard O'Neill anticipa un sistema di trasporti con gli asteroidi nel nome di una seconda rivoluzione industriale (essi sono scrigni di risorse naturali). Isaac Asimov e Ray Bradbury. massimi scrittori americani di fantascienza, vanno oltre. Bradbury pronostica •la conquista di Marte, nostro fratello, il trasferimento della razza umana ad Alfa Centauri, la sua immortalità. I nostri discendenti, dice, lo circumnavigheranno, e circumnavigheranno altri soli, portando con sé l'eredità di ventimila anni.. Asimov. che crede nell'esistenza di cinquecento civiltà extra terrestri propugna lo stanziamento di massicci fondi per espandere il programma della Nasa già in corso, e diretto alla loro scoperta, chiamato S.E.T.I. Oggi per la prima volta in sei anni l'equipaggio dell'Apollo 11. Collins. Aldrin e Armstrong, si riunisce a Washington per festeggiare il decimo anniversario della storica impresa. Saranno presenti altri astronauti dirigenti vecchi e nuovi della Nasa, il presidente Carter. Ted Kennedy, il fratello del Presidente che avviò lo sbarco lunare. Sullo schermo si vedrà Armstrong scendere dalla scaletta del Lem. e si sentirà la sua celebre frase •Un piccolo passo per un uomo, un gigantesco salto per l'umanità.. /( protagonista di quel fatidico giorno — Space Day. Giorno dello Spazio — sembrerà a tutti invecchiato e ingrassato. Ma la Nasa — giova ripeterlo — non permetterà che la nostalgia domini fe celebrazioni Essa considera la riunione il via alla seconda tappa dell'avventura spaziale La sorregge la certezza che la soluzione di molti degli attuati problemi dipenda proprio dallo spazio, e che un giorno, dall'alto di altri mondi la crisi petrolifera e le molte altre che ci paralizzano sembreranno fittizie e insignificanti Ennio C aretto I l I • I Luna. L'astronauta americano F.dwin E. Aldrln scende la scaletta del modulo (Tclefoto Upi)

Luoghi citati: Alabama, America, Antartico, Colorado, Washington