La giostra continua di Giovanni Trovati
La giostra continua La giostra continua Il no secco della democrazia crtsUana alla presidenza Craxi ci porta a un momento di inquietante incertezza: che cosa accadrà? Le elezioni anticipate, ora lo ammettono tutu, sono state un errore, più che un episodio poltUco inutile, perché i rapporti di (orza non sono sufficientemente mutati, mentre le relazioni tra i puniti si sono aggravate, e si è perso molto tempo. Il Paese, senza guida, sopravvive per il buon senso e la pazienza dei cittadini, e per quella economia sommersa che, è bene sottolinearlo, prospera perché viola le leggi. Della situazione la colpa va cercata soprattutto nella incapacità dei partiti di capire i tempi nuovi. Ed anche nella Inadeguatezza di norme cosUtuzlonall che si fanno sempre più anacronistiche. Il rituale, che si deve seguire per avere un governo, è eccessivamente lungo e si fa pericoloso per la capacita di resistenza delle istituzioni. Pertini ha cercato di accelerare le procedure eppure ad oltre un mese e mezzo dal voto del 3 giugno siamo nel buio completo. Il problema più assillante non sono le crisi, ma la soluzione. I governi cadono in tutti I Paesi, ma in buona parte si è trovato il modo di sostituirli in tempi accettabili. L'immobilismo italiano si vede anche nel Umore di innovare consuetudini che più non rispondono ad una realtà sempre in movimento. * * La de rivendica II diritto di guidare il governo in forza del suo 38 per cento dei voti che ne fa il parUto di maggioranza relativa (anche se la motivazione ufficiale del no alla presidenza Craxi é la mancanza delle condizioni richieste per un sacrificio cosi forte). Era preferibile che rendesse noto subito il rifiuto, perché previsto, già il giorno dopo la designazione di Pertini. Adesso sarebbe stato più comprensibile che lo giustificasse con un'eventuale insufficienza del programma. In questi giorni si é discùsso di tutto, ma sempre entro 1 limiti degli schieramenti di oggi e di domani (compreso il pei. che ha dichiarato di restare alla opposizione, perché cosi aveva deciso il comitato centrale, indipendentemente dalla circostanza che 11 comitato si era riunito prima della novità costituita dall'incarico a Craxi). Il comportamento dei partiti sarebbe più comprensibile se fosse determinato da fatU concreti, ossia di contenuto. L'inflazione riprende minacciosa, il bilancio dello Stato annega nel deficit, e. per contro, le varie amministrazioni non sanno spendere le somme che hanno: la scuola é in crescente difficoltà: la povertà di case assume una dimensione paurosa; non si vedono possibilità per accrescere l'occupazione: tutte le lotte sindacali, sfibranti per tempi e costi, finiscono per tutelare i lavoratori protetti e lasciano al margine l disoccupai, la deficienza energetica si fa preoccupante e non bastano le belle parole di un ministro per tranquillizzarci. Ebbene su questi e su altri argomenti attuali che progetti hanno i parUU? Qual era il progetto socialista? Le forze politiche si dicono al servizio del Paese, d! fatto operano a prevalente difesa de» propri interessi. Il psl aveva bocciato 11 democristiano AndreotU e 11 repubblicano VisenUnl: la de e U pii bocciano il socialista Craxi. Il successivo passo di Pertini dipenderà molto dall'atteggia¬ mento socialista : se sarà di risentimento oppure solo di rammarico. Agosto è alle porte: in questo mese 11 gran caldo e 11 desiderio di ferie sempre Indussero a chiudere le crisi in un modo qualsiasi. Lo aveva ricordato Craxi prima di ricevere l'Incarico. Come nel passato, la prospettiva è di un governo balneare in attesa che si attenuino le rivalità che hanno portato alle elezioni anticipate, che la campagna elettorale ha accresciuto e che la vicenda di queste settimane rischia di esasperare. Una soluzione provvisoria, poi si vedrà. Al solito. Giovanni Trovati
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