Vasta operazione anti-Bierre a Torino Arrestati 2 operai e un delegato Flm

Vasta operazione anti-Bierre a Torino Arrestati 2 operai e un delegato Flm Nuovo «blitz» del generale Dalla Chiesa dopo mesi di indagini Vasta operazione anti-Bierre a Torino Arrestati 2 operai e un delegato Flm Si tratta di Gerardo Guerrieri, Raffaele Pisano e Oreste Trozzi accusati di associazione sovversiva, banda armata e violazione del segreto di Stato • Compiute 20 perquisizioni TORINO — Un altro colpo al terrorismo. Due operai ed un delegato sindacale della Firn sono In carcere accusati di associazione sovversiva, partecipazione a banda armata e violazione di segreto di Stato. Hanno varcato la soglia delle «Nuove» giovedì scorso: soltanto ieri mattina, però, la magistratura ha dato notizia degli arresti. I tre sono: Gerardo Guerrieri. 25 anni, via Canova 14. manovale alla Fiat Presse di Mirai lori: Raffaele Pisano. 27 anni, via Principe Amedeo 47. da un paio di mesi assunto come operalo alla carrozzeria Bertone: Oreste Trozzi. 32 anni, corso Oalileo Ferraris 133. impiegato al centro elaborazione dati della Fiat di via Vinci. Trozzi frequenta la facoltà di economia, da anni é sindacalista della Firn. Oli uomini del gen. Dalla Chiesa sono glunU a loro dopo mesi di pazienU indagini ed appostamenti. L'inchiesta prende le mosse 11 17 marzo scorso, subito dopo l'arresto del brigatisti Vincenzo Acella e Raffaele Flore. I due terroristi sono bloccati dalla polizia in un bar di corso Venezia, si lasciano ammanettare senza reagire. Vincenzo Acella é ricercato dalla metà di gennaio, quando aveva sparato in via Veronese contro gli agenti di una «volante» che l'avevano sorpreso a bruciare volantini delle Br. Poco distante dal bar gli inquirenti trovano l'auto dei due. una • 128» adibita a covo mobile: è carica di armi e materiale che viene definito »di estremo interesse: L'attenzione degli investigatori si appunta su un manoscritto di cinque pagine, una specie di diario-rapporto sul carabinieri. Il documento è una miniera di informazioni riservate sull'Arma: gli uomini del gen. Dalla Chiesa non hanno dubbi non può che essere stato redatto da qualcuno che ha militato nel carabinieri in qualche ufficio operativo di grande importanza. Dall'esame della grafia si risale all'autore del diario-rapporto: Gerardo Guerrieri, operaio, ex carabiniere nel biennio '74-75: ha svolto il servizio a Torino ed In compagnie del Piemonte. Guerrieri e messo sotto controllo. 'Da lui — affermano t magistrati che nella nostra città indagano sul terrorismo — siamo oiunfi al Pisano ed al Trozzi: Oiovedl all'alba le abitazioni del tre vengono controllate. ■ Guerrieri, secondo chi conduce le indagini, e l'unico che fa qualche ammissione. Riconosce come suo il manoscritto scoperto sull'auto dell'Acella. nega però di aver mai frequentato 11 brigatista.. Non so spiegarmi come quegli appunti siano finiti in possesso dell'Acella. lo li avevo consegnati al Pisano: Il mandato' di cattura del Guerrieri parla soltanto di violazione di segreto di Stato, un reato che prevede una pena fino a 5 anni. Più difficile, invece, la posizione del Pisano e del Trozzi. Il sindacalista e accusato di associazione sovversiva e partecipazione a banda armata. Secondo gli investigatori, i documenU custoditi dal delegato della Firn sono molto compromettenti Sarebbe stato sequestrato uno studio per la progettazione e fabbricazione clandestina di armi. La Federazione lavoratori metalmeccanici Ita emesso Ieri sera un comunicato nel quale si dice, tra l'altro, che oltre cento colleglli di lavoro di Oreste Trozzi. delegato Firn della Fiat Mlrafiori. hanno sottoscritto un appello per ! la sua Immediata scarcerazione. •La Firn —continua la nota I — ha sempre condannato il terrorismo, sia come metodo d'azione politica, sia perchè ! colpisce e riduce la forza e l'ef7ii(icia dell'azione di massa del movimento operaio e favorisce la strategia degli interessi conservatori e reazionari. Tuffarla la lotta al terrorismo non può prescindere dalla tutela dei diritti individuati Janeiri dalla Costituzione re, pubblicano e dalla rigorosa applicazione delle norme vigenti che regolano la tutela dell'ordine pubblico. • La Firn — conclude il comunicato — manifesta la sua preoccupazione circa la carenza d'informazione che si ha a tutt'oggi sui fatti avvenuti le modalità d'esecuzione delle perquisizioni, le garanzie circa le libertà personali l'uso forse ampio e indiscriminante, dello strumento della perquisizione che può altere un carattere in qualche misura intimidatorio sull'area sociale specifica in cui tali perquisizioni pare si siano concentrate: c.s.

Luoghi citati: Piemonte, Torino