Morto padre Zucca che «custodì» la salma trafugata di Mussolini

Morto padre Zucca che «custodì» la salma trafugata di Mussolini Morto padre Zucca che «custodì» la salma trafugata di Mussolini MILANO - Padre Enrico Zucca, frate francescano, per anni priore del convento dell'Angelicum e una delle figure più controverse del mondo religioso (e non solo religioso) milanese, è morto l'altra sera in una clinica di Ponte San Pietro (Bergamo), dove si re-, cava spesso per sottoporsi a dialisi. Era nato nel Bergamasco nel 1906 e aveva preso i voti nel 1930 venendo quasi subito a Milano all'Angelicum. La sua vita é stata molto movfmentata. Il suo nome divenne noto nell'immediato dopo guerra quando il francescano venne arrestato e fece 40 glor- ] ni di carcere sotto l'accusa di , avere partecipato al trafuga- | mento della salma di Mussoli- ni dal cimitero di Musocco in- i sieme a Domenico Lecclsi. ! fondatore del partito fascista j democratico Ma la sua notorietà, padre Zucca la deve all'intricatissima vicenda che. negli Anni 60. lo vide sotto accusa in relazione alla fondazione istituita con l'eredita di Eugenio Baizan. per decenni direttore amministrativo del -Corriere della Sera-. Nominato esecutore testamentario, il frate creò una fondazione culturale e filantropica italo-svizzera che patrocinava anche un -Premio per la pace-, assegnato prima alla Fondazione Nobel e poi a papa Giovanni XXIII. Tre anni dopo scoppiò uno scandalo cui tennero dietro undici anni di inchieste da parte della magistratura italiana e di quella elvetica. Padre Zucca era comunque stato assolto sia dall'accusa di circonvenzione di incapace net confronti della vedova di Balzan. sia da quella di appropriazione indebita. La sentenza assolutoria dei giudici svizzeri osservava che padre Zucca e un suo coimpu tato, l'avvocato Ulisse Mazzo-, lini, -non dis-posero mai delle somme della fondazione' e quindi anche volendo non avrebbero potuto appropriarsene. Semmai ebbero la colpa di avere •agito con leggerezza e negligenza., Poco dopo i due furono assolti anche dai giudici italiani per 1 quali, anzi, padre Zucca e Maz/oiim furono vittime di IIIIIIIIIIIIIHIIIIMIIIIIIIIIIMl|tlill|ll1llllll|l||||l • soprusi e arbitrii.. Rientrato nell'ombra padre Zucca ci restò per poco. Nel 76, a trentanni dalla prima volta, varcò ancora la soglia del carcere di San Vittore, questa volta in .arresto provvisorio, perché -non riuscirà a ricordare, un colloquio avuto con padre Ellglo. altro francescano discusso, a proposito del finanziere-miliardo' Franco Ambrosio. Questo arresto, però, durò solo 24 ore. Un'ultima apparizione sulle cronache il dinamico frate la fece durante il sequestro Moro quando raccontò che, in confessionale, gli si era presentato un giovane offrendo, in cambio di denaro, la possibilità di mettersi in contatto con 1 brigatisti rossi, che trattenevano il presidente della de. Ben presto, però, quella strada si dimostrò impraticabile. Sofferente da anni per una grave forma di insufficienza renale, negli ultimi tempi padre Zucca si era ritirato dalla* carica di priore di uno del conventi francescani più importanti d'Italia e trascorreva il tempo tra la sua cella di piazza Sant'Angelo e la cllnica di Ponte San Pietro.

Persone citate: Balzan, Domenico Lecclsi, Enrico Zucca, Franco Ambrosio, Giovanni Xxiii, Mussolini, Ulisse Mazzo

Luoghi citati: Bergamasco, Bergamo, Italia, Milano, Ponte San Pietro