Come Novi Ligure perde ottimo terreno agricolo di Bruno Pusterla

Come Novi Ligure perde ottimo terreno agricolo Polemiche per una discarica di rifiuti Come Novi Ligure perde ottimo terreno agricolo Si tratta di 146.240 metri destinati dal Comune a diventare ricettacolo di scorie urbane e industriali - Gli agricoltori si oppongono Durante 11 recente convegno che l'Ente di Sviluppo Agricolo del Piemonte ha organizzato sulla «Tutela del territorio nella pianificazione urbanistica» sono stati resi noti alcuni dati che devono far meditare non solo 11 mondo degli agricoltori, ma l'intera collettività se si tiene conto della inderogabile esigenza di rilanciare l'agricoltura Italiana per fronteggiare la scarsità di energia. In dieci anni sarebbero staU sottratti alla produzione I agricola 450 mila ettari per fare posto a strade, industrie e strutture urbanistiche e Industriali In genere: in Piemonte, in soli 5 anni, la sottrazione di terreno agricolo sarebbe di circa 16.000 ettari. SI tratta, per la maggior parte, di terreno agricolo ottimo, di pianura, irriguo, fertile, di facile coltivazione e ciò fa rabbrividire. Si pensi che 450.000 ettari di terreno fertile producono mediamente all'anno 36 milioni di quintali di mais, quanto ne importiamo per far fronte alle nostre esigenze: un valore di oltre 700 mUiardi di Ure. SI tratta di lussi che nessun Paese della Cee si è mal permesso (vedasi nostra nota del 9 marzo 1979). L'impiego del suolo e dell'acqua in Italia sono I principali termini del conflitto tra agricoltura e urbanizzazione. E si conUnua negli sprechi nonostante solo 1/5 della superficie totale (6 milioni di ettari) sia occupata da pianura. L'urbanizzazione e gli Impianti industriali situati In luoghi non opportuni rappresentano per il settore primario le più grosse sottrazioni di terreno agricolo. Basta un esemplo per dimostrare come nascono questi problemi e quali responsabilità ha l'autorità pubblica sia nel concedere «autorizzazioni» sia «Incentivi finanziari». In base alla legge regionale n. 48 «Interventi e forme di Consorzi tra Enti locali per lo smaltimento del rifiuti solidi urbani» il Comune di Novi Ligure ha maturato, nel quadro del rinnovamento del bacino deUa Valle Scrivla. l'idea di dar vita a un Consorzio tra I Comuni dell'area .Ovadese- Valle Scrivla* per Istituire una discarica controllata dei ritinti urbani e Industriali. n Comune di Novi si è fatto carico di localizzare l'area e di affidarla al Consorzio di 39 Comuni. Il terreno e stato Individuato e in base alla legge 865 vincolato. SI tratta di un'area altamente produttiva, la migliore della zona, ci' conferma un consigliere comunale, posta a 2 chilometri dal centro storico di Novi e a 600 metri dalla portineria dello stabilimento Italslder. La soluzione pregiudica la struttura di svariate aziende agricole poste al limiti della costruendo discarica e sottrae 146.240 metri di ottimo terreno. La Regione ha già assegnato un contributo di circa mezzo miliardo di lire e solo un ripensamento del Consiglio comunale di può bloccare l'Iniziativa. Oltretutto nella zona scorrono due fossi (rio Lavassina e rio Cervino) che scaricano le loro acque nelle roggie d'irrigazione a valle della discarica stessa. Quale sarà il risultato ecologico? A questo punto soltanto 11 buon senso degli amministratori di Novi, in attesa di una —-- — ■ — ——' |legge urbanistica che impon- ga un vero e saggio governo del territorio, può porre rimedio alla situazione che si sta creando. Oli agricoltori, forse Ingenui, sperano fiduciosi in un intervento dall'alto ma non intendono essere certo remissivi. Bruno Pusterla

Persone citate: Durante

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