Le battaglie del cavallo maremmano

Le battaglie del cavallo maremmano SI TENTA DI CONSERVARE UN PARADISO QUASI INTATTO DÌ PIANTE E ANIMALI Le battaglie del cavallo maremmano Discende dai branchi che i romani importarono dalla Numidia - Allevato allo stato brado, più è cattivo più, una volta domato, è generoso e ricco di temperamento -1 mortali duelli per amore - Sopravvive il mestiere di buttero: stipendio da 400 a 500 mila lire il mese dai nostro inviato speciale TALAMONE - // l'arco regionale della Maremma e umile il parco dei cavalli (lei tori, dei butteri ci si respira il sapore di un territorio iti 'rini Mera, cfi un ambiente che nemmeno la civiltà industriale è riuscita a distruggere completamente Ci sono parchi dove incorre molta pazienza per incontrare un animale. Qui. Si incontrano dovunque Animali familiari? Ma. per i nostri figli U cavatiti non e più una presenta consueta i una bestia mitica, relegata nel passato remoto delle tavole con Pippognlo e il liocorno. O. peggio, una detestabile contraffattone televisiva, come Furia, cavallo saccente, antropomorfo e totalmente improbabile. -Il cavallo, due Italo Molinoli, é un'altra cosa-. Molinan e l'esperto tool» meo dell'azienda agricola che costituisce il cuore del parco Un'azienda particolare, per la sua stona e la sua destinazione, nata sulle terre che. m tempi di bonifica, furono date all'Assoclatione nazionale comlrattenti perche le distribuisse ai reduci delle trincee Le tallone disseminate tra gli ulivi portano i nomi delle grandi Inittaglie della prima guerra mondiale e qualcuno dei proprietari conserva ancora la cadenza veneta del paese natio. Qui sopravvive il eavallo maremmano, che e di nobile stirpe perche discende dai branchi Ch« l romani irupor- tarono dalla Numidia per equipaggiare la loro cavalleria, e continuò a tornire cavalcature agli ufficiali del regio esercito dal Risorgimento in poi. Sono cavalli di robusti polmoni e grande capacita di resistenza al clima e alla lattea, tanto che furono gli unici a tornare dalla guerra di Crimea, nel 1X54 tutte le altre razze era no cosi stremale che lu più conveniente abbattere i sopravvissuti che nfmrtarli indietro. In Maremma, è allevato allo stuto brado, llrado. intendiamoci, non vuol dire selvatico. Di cavalli veramente selvatici ne sopravvivono poche decine, nel deserto della Mongolia i cavalli di Przeicalskt. L'altra sottospecie primigenia, i Tarpan della ••teppa russa, sono estinti da molti decenni. Ne e stato ncreato qualche esemplare con sapienti selezioni alla rovescia, risalendo dai nipoti ai progeniton. ma sono capolavori di ingegneria genetica. zombies di nei imi-i estinti, rifabbricati in laboratorio. Tutti i cavalli che vagano indomiti nella prateria e nella pampa, o nella macchia maremmana, sono dunque cavalli domestici nnselvaticliiti. magari al tempo dei conquistadores. Noti Ci vuol molto perette un cavallo dimentichi l'uomo. Pur essendo vissuto per millenni in dimestichezza con lui. veramente domestico non e diventato mai ogni puledro nasce libero e deve essere pazientemente ammansito, pnma ancora della doma e abituato lentamente alla presenta, alla voce, ali odore e alta mano dell'uomo. Sempre con un occhio alle sue zampe anteriori, perche ce il rischio di buscarsi una micidiale rampata -L'ha mai visto, dire Molinan. un cavallo ritto sulle zampe posteriori, agitare le anteriori come un pugile sul ring' Non sono movimenti scomposti per conservare l'equilibrio: con la stessa precisione e scelta di tempo di un pugile può sferrare il colpo e spaccare In due la testa di un uomo-. Perche il cavallo brado e una cosa ben diversa dalle macchine per correre, fragili e delicate che si vedono negli ippodromi, e dui poveri scampati alla fabbrica della eolla Che popolano i maneggi nelle zone turistiche -Io credo, afferma Molmari. che non esista in natura animale più cattivo del cavallo indomito, che vive libero. Durante il giro nel parco, mi sono imbattuto in Siù. il re dell'allevamento. Orazie al suo rango i torse l'unico che viva imprigionato in un -serrattno.. un'angusta staccionata di pali di castagno scortecciati -Ha già ucciso, dice Motinari, due giumente e una vacca. Non a calci, come potrebbero pensare i profani, né a rampate. A morsi. Qui. i cavalli 11 abbiamo sottocchio tutto l'anno, li conosciamo bene Stia sicuro, se ci sono due stalloni in un branco, alla fine ne resta uno solo. E guai ad accostarglisi. quando s'è fatto il suo harem di giumente, quello che noi chiamiamo "punta". E' un sultano geloso e possessivo,. .Ma più un ra t'affo brado e cattivo, più. una volta domato. C generoso e ricco di temperamento La doma e il vanto del buttero. Motinari ricorda la famosa sfida che oppose alla fine del secolo, davanti a migliaia di spettatori in piazza di Spagna, i cavalieri della Maremma ai cow-boys del circo di Unitalo Hill, e aggiunge particolari inediti -Quando, dopo averlo catturato, gli americani rimisero in piedi il loro puledro, lo tenevano in quattro, imbragalo in un specie di martingala che gli stringeva il colio e i testicoli. Cosi era facile sellarlo e montarlo. Il buttero Alfonso Perrazza invece si lasciò cadere dalla staccionata in groppa al puledro che aveva già disarcionato un cavaliere e rimase 11 inchiodato, cavalcando senza redini-. Sulle leggende dei cow-boys. .Voiinun «' piuttosto scettico .Non crederà mica ngli spettacoli dei rodei che si vedono al cinema? Quelli sono cavalli già addestrati, gli mettono la sella con le punte d'acciaio e allora si capisce che impazziscono. Perché il cavallo indomito, la vera difficolta e mettergli la sella. E a questo che si ribella fino allo stremo delle forze, quando é sellato e cotto, ubriaco di fatica. Montato, ha ancora il fiato per due o tre sgroppale e basta. Il bello viene una decina di gloriti dopo, quando comincia a rendersi veramente conto di quel che gli e successo, e capisce che non é più libero e gli tocca lavorare Allora, tenersi tra le gambe un cavallo maremmano che salta sulle quattro zampe rigide in un metro quadrato, ma ogni volta verso punti cardinali diversi, e impresa veramente da buttero,. l'erra domato -a mazzetta-, cfoé-abftuandofo a oboedireal lieve tocco di ciascuna redine sui lati del collo, in modo che il buttero possa reggere le briglie con una mano sola e aver l'altra libera per il pungolo 0 il laccio Per il suo lavoro, insomma, che e di catturare, curare, marchiare gli animali dell'allevamento Diventar buttero, un tempo, era il sogno di ogni garzone di stalla e di ogni bifolco. E anche oggi, che e prosaicamente classificato operaio specializzato del settore agncolo isolano mensile da quattro a cinquecentomila lire più vitto e alloggio, orario sindacale e mutuai il suo resta un mestiere romantico con le sue tradizioni di coraggio, orgoglio e abilita • Le teniamo vive ancora, dire .Ifofinan. e non soltanto per i turisti: le gare della mérca. la festa della marcatura, quando i butteri si cimentano nella cattura del vitelli, d'un anno, al laccio o a mani nude: o il gioco della rosa, due squadre impegnate a strapparsi reciprocamente il fiore fissato al braccio d'ogni cavaliere: o la glmkana. che riproduce tutte le difficolta e gli ostacoli di una selvaggia cavalcata in Maremma-. Anche queste tradizioni grazie al parco, non moriranno. I butteri non diventeranno camerieri negii alberghi con piscina, perche la spiaggia tra Cala di Foro e la foce dell'Orninone resterà vergine, con le gnda dei gabbiani e i cinghiali che vengono a grufolare sulla battigia in caccia di granchi. Ora il sole e al tramonto, accende fulvi riflessi sulle groppe d'un branco di cavalli in corsa, o fa nsplendcre le roma a lira dei grandi tori, immobili come torn di tranquilla lorza tra le vacche accosciate, che ruminano iti pace. Il tempo sembra fenno a una stagione antica, nel silenzio rotto solo dall'ansito del Tirreno al lido ili Maremma. Giorgio Martina! Cavalli maremmani al galoppo: li domano butteri i cui nonni batterono i cow-boy di Buffalo Bill

Persone citate: Buffalo Bill, Cavalli, Furia, Giorgio Martina, Montato

Luoghi citati: Crimea, Mongolia