La fame, uno spettro

La fame, uno spettro La fame, uno spettro (Segue dalla 1 ' pagina) te l'accento sulla soddisfazione dei bisogni essenziali degli strati più diseredati di ogni società. Inevitabilmente, questo nuovo approccio riguarda con assoluta priorità il mondo rurale perché quattro diseredati su cinque, nei Paesi in via dt sviluppo, vivono nelle campagne-. Nel 1974. la conferenza di Roma, nella risoluzione finale, affermava -ildirittodi tutti gli uomini di tutte le donne e di tutti t bambini a essere liberati dalla fame- Ma. poi. la stessa .comunità Internazionale- ha Ignorato, o si è dimenticata, di questo diritto. L'obiettivo di un volume di aiuti alimentari di 10 milioni di tonnellate di cereali per i Paesi sottosviluppati, fissato per il 1975. è stato raggiunto soltanto nel 1978. Soltanto gli Stati Uniti, tra tutti i grandi produttori e i Paesi ricchi, hanno mantenuto l'Impegno di sovvenzionare regolarmente un •fondo di crisi-: creato nel 1976. con un plafond di 500 mila tonnellate di cereali. 11 fondo si è ritrovato quest'anno con la miseria di 55 mila tonnellate. Intanto, i Paesi In via di sviluppo ignoravano a loro volta l'Impegno di ridurre le spese militari e di aumentare quelle alimentari Tra il 1970 e 11 '76. la porzione delle spese militari di questi Paesi sul totale mondiale è salita dal 18.5 al 22.8 per cento. Paesi come l'India e II Pakistan hanno realizzato o stanno inseguendo da vicino il sogno di potenza della bomba atomica, quando il subcontinente indiano ha la più alta densità di denutriti e diseredati — veri campioni terrificanti della subumanità — per metro quadrato. Queste sono le contraddizioni dell'era nucleare e spaziale. Ora. l'obiettivo, fissato a Roma nel '74. di liberare il mondo dalla fame entro 11 1985 sembra ancora più assurdo che remoto, mentre molti Paesi in via di sviluppo sfiorano la bancarotta, soffocati dal rincari del petrolio e del frumento. Nel '79. metà dei sette miliardi di dollari di riserve valutarie dell'India dovrà essere impiegata per pagare 1 maggiori costi delle importazioni di questi generi. Basterà una conferenza per risolvere U dramma della fame e del sottosviluppo? E' difficile essere ottimisti di fronte ad un problema cosi vasto e cosi peculiare, al tempo stesso. Anche perchè, al di là delle difficoltà tecniche, vi sono ostacoli politici che sovente vanificano le più sagge e realistiche risoluzioni internazionali. -Bisogna ammettere —osservava l'ex presidente della Fao. Michel Cépede — che. su circa centocinquanta governi membri dell'Onu. soltanto una trentina sono autentiche democrazie, una sessantina sono vere e proprie dittature, e il resto e più vicino a queste che a quelle-. Paolo < ; urini berti

Persone citate: Michel Cépede

Luoghi citati: India, Pakistan, Roma, Stati Uniti