Lo straordinario cartellone di Amburgo

Lo straordinario cartellone di Amburgo QUASI TUTTO VERDI E OPERE DI ROSSINI, DONIZETTI, WAGNER, BEETHOVEN E ALTRI Lo straordinario cartellone di Amburgo Mentre In Austria scoppia una piccola sommossa d'tntel lettuall contro la dittatura KaraJan-BOhm al Festival di Salisburgo, la cui conduzione vlene Radicata .invecchiata ln una P«U»U>ne rèuth continua ad avvlcendare u repertorio wagneriano (quest'anno un Lohengrin messo in scena da Ootz Friedrich sostituisce il bel Tan- rivolta da scrittoli e universitari al capo dei governo: mentre Bay- nhauser degli anni scorsi, fermo restando il Ring, il Parsifal e 11 Vascello fantasma), ci sono altri festival e centri teatrali che svolgono un'attività non meno pregevole che quella dei festival più favoriti dalla pubblicità. Per esempio Monaco, che •utti gli anni, nel Natìonaltheater e nella deliziosa cornice settecentesca del Teatro Cuvilllé raccoglie un Festival quasi interamente dedicato alla gloria bavarese di Streuss e a quella, anch'essa quasi locale, di Mozart (Salisburgo non é lontana da Monaco, e Mozart ci era quasi di casa). Quest'anno si nota nel cartellone un considerevole allargamento d'Interessi. Di ' Strauss non ci sono che SaloI me. Il cavaliere della rosa e Capriccio: di Mozart II flauto magico e La finta giardiniera (a quanto pare, ahimè1. in tedesco): di Wagner / maestri nmtorì in apertura, diretto : da Sawallisch. Non meno tradizionale il solito Fidelio diretto da liohin Ma poi il cartellone si apre ad un Werther e ad un Pelléas et Melisande. diretti rispetti¬ vamente da Lopez Cobos e da Oiovaninetti; a un Barbiere di Siviglia e a una Maria Stuarda (questa, purtroppo, solo in forma di concerto, ma con la Caballé. direttore Lopez Cobos). e a due opere moderne come // paradiso perduto di Pendereckl e il Lear di Aribert Reimann. Oltre a balletti e due rappresentazioni in tonna di concerto <t ri Libra mo e Isacco di Myslive- ceck. il settecentista boemo di cui quest'anno l'Ater ha riesumato un Tamerlano. La bomba però viene da Amburgo, non in sede di Festival, bensì di normale cartellone per la stagione '79-80 Questo teatro, che già occupava una forte posizione quando ne era direttore artistico Rolf Liebermann. poi passato all'Opera di Parigi, ed ora invocato dai - protestanti* di Salisburgo, ha per direttore Christoph von Dohnànyi. il transfuga d'una Salome che quest'anno avrebbe dovuto dirigere al Regio di Torino, e poi dopo qualche prova piantò tutto in asso e se ne andò. Il cartellone 1979-80 della Staatsoper di Amburgo é j qualche cosa di sbalorditivo. Il solito criterio di avvicendamento del repertorio con cui si fanno i cartelloni delle stagioni liriche é battuto in breccia e superato, perché in questo cartellone c'é. praticamente, tutto. Si farebbe più i presto a dire quello che non c'è che a pretendere di enu- j merare quello che ce Valga il j vero: di Verdi Nabucco. Emani. Macbeth. Rtgoletto. Trovatore. Traviata. Vespri Siciliani. Ballo in maschera. Don Carlo. Otello. (Oh Dio! non c'é l'Aida e 11 Falstaff, come faranno i poveri amburghesi?). Di Rossini Barbiere e /fallano in .1 ii;<> i Di Donizettl Lucia di Lammermoor. Elisir d'amore. Robert Devereux e Vira la mamma, cioè il rifacl- mento delle Convenienze etneonwnien^e teatrali. Di Puccini Manon Lescaut. fio- '!.-;•• e Buttertly DI Streuss Arianna a Nasso. Salome. Elettra. Cavaliere della rosa. Donna senz'ombra. C'è relativamente poco Wagner: .solo. Vascello fantasma, Lohengrin. Tristano e Parsifal. Poi naturalmente: Fidelio. Orfeo ed Euridice. Freischutz. Hansel e Gretel, Carmen, Pelleas et Melisande. Eugenio Onegin. Il pipistrello di Johann Strauss. uno spettacollno con due cosette di Of fenbach. Tra I moderni: Lulu. 11 Palestrina di Pfltzner. Kabale u sid I ii >><■ dì Gottfried von Einem. West-Side Story di Bernsteln, Le grand macabre di Ligeti. Il telefono di Menotti. L'histoire du Soldat. Albert Herring di Britten. Novità assoluta La calzolaio meravigliosa di Udo Zimmermann (da non confondere col povero Bernd-Aloys. morto suicida nel 70i Di quest'ultima almeno speriamo di poter riferire al lettori. Ma davvero, invece di viaggiare a destra e sinistra, tanto varrebbe che il direttore mi piazzasse per un anno ad Amburgo, e con le \ corrispondenze si farebbe una storia quasi completa dell'opera In musica. Massimo Mila (Giuseppe Verdi, Ludwig »an Beethoven e Richard Wagner nelle caricature di David Levine (\H>vn«!u N V lU-vu-i* -il Hi.tks ( >!>,-r.i Mimili r |mt I Italia -La .stampa-»