L'ultimo "pescecane" d'America

L'ultimo "pescecane" d'America INTERVISTA A NEW YORK CON WILLIAM PALEY, IL PADRONE DEL VIDEO L'ultimo "pescecane" d'America A 79 anni, il presidente della Cbs controlla da un grattacielo scuro un terzo delle reti radiofoniche e televisive in Usa - «Il potere della tv non esiste: noi parliamo alla gente, abbiamo influenza; è con questa che abbattemmo McCarthy» - «Per fare il nostro lavoro occorrono onestà e un orgoglio enorme»-«Jimmy Carter è poco telegenico, va meglio Ted Kennedy» NEW YORK - La gran te- \ sta grigia ha come fondo te nuvole, un'ambientazione \ perfetta per l'uomo che con- j frolla da nolo un terso della \ televisione e della radio in i America. So che la stanza ha dei quadri molto belli tun Klee, mi pare, un Oorki. un \ Ben Shahn). Ma guardare in- I forno con calma e escluso William Palei/. 79anni presi- ■ dente e padrone della Cbs. 1 una delle tre grandi reti radio e televisive degli Stati Uniti, non tollera la minima distrazione Altrove é famoso per la sua grazia. Ma questa stanza, al trentacinquesimo piano di un grattacielo scuro che ricorda una cattedrale, con le finestre che mostrano solo rettangoli di cielo scuro e piovoso, e il suo ufficio, e in questa stanza e impaziente Ha già detto, in modo involontariamente un po' brusco: -Allora?.. Sta ascoltando una domanda che evidentemente gli sembra lunga, ripetitiva, con troppe divagazioni Istintivamente tocca, da un lato, la tastiera del video tape. Ma l'altra mano tocca con infinita delicatezza il bordo di un cartoncino. E' l'immagine di • Balte- Cushing Paiey. la Mia ragazza della Boston • bene- che tanti anni fa ha stanato quest'orso nato a Kiev ed emigrato a Chicago, mentre stava arrampicandosi furiosamente sulla scala del sogno americano, del successo, degli affari, della lotta senza quartiere. E con lui ha eostruito, dicono, una delle coppie più ammirate d'America, belle case, bei figli e un successo senza limiti. Due anni fa la ragazza di Boston e scivolata via dalla vita, dalle belle stame, dai parties. La mano che custodisce il cartoncino della foto¬ grafia sembra incerta su cosa fare di tutto, senza di lei. La mano che batte sui tasti del video tape invece non ha più dubbi. Traccia un breve segno netto, non sari lui a interrompermi Ma conta sul mio buon senso. Appena può parla subito con irruenza. L'uomo affa bile della conversazione mondana verrò fuori dopo. Adesso ha il tono che deve avere con il suo staff. quando parla d'affari. -Prima dì tutto, dire (ed e quasi una sgridata), non esìste un potere della televisione, un potere delle notizie. I mass media. Sì dice "media" per dire strumenti. Io dico che "media" vuol dire anche "far inedia", fra l'alto e il basso, fra chi ha il potere e chi lo sostiene, fra chi partecipa e chi e distaccato, fra chi e vicino e chi e lontano. Questo e il mestiere. Se noi andiamo verso il pubblico, il pubblico viene verso di noi. E per Dio se è venuto.. E' il venditore che parla, adesso, l'uomo che con un pugno di dollari ha cominciato a comprare dal proprietario stupito una piccola stazione radio, negli Anni Trenta e poi due e poi tre. perché ha capito per primo, nel mondo americano, l'importanza della -rete-, del trasmettere la stessa cosa da una parte e dall'altra dell'America. Ciò accadeva cinquanta, emquantacinque anni fa. Ma il venditore non ha perduto la grinta: .Potere. Lasci questa parola ai politici. Loro hanno il potere. O dovrebbero averlo-. Fa una lieve smorfia di stanchezza, forse al pensiero del potere sprecato Tutto ciò che e sprecato gli dà fastidio, si direbbe: -Certo manca una guida, manca una leadership.. .-. Ma detesta le digressioni: -No. il no- stro non e potere e non si deve usare questa parola. Noi abbiamo abbattuto McCarthy. ricorda, la Cbs contro McCarthy e le streghe. Ma lui aveva il potere. Noi avevamo la possibilità di parlare alla gente, di farci capire, di passare il messaggio. Poi la gente ha preso le sue decisioni. Noi abbiamo influenza, questo si. Ecco la parola: influenza*. Ho portato con me il suo libro. Mas it happened (Com'è accaduto), un volumone di memorie che avrebbero dovuto essere personali, che sono diventate invece un testo sulla storia delle comunicazioni in America. Lui non tiene copie del suo libro qui den¬ tro. • -Non dica "Dolere". Se fosse uno di noi. lei saprebbe che quello che conta qui e la decenza, l'onesta del lavoro, il sapersi tenere a distanza da coloro che vogliono manipolare le notizie, lo stare sempre un passo indietro e uno di fianco da quelli che sulle comunicazioni vogliono usare il potere. Per fare questo lavoro ci vuole un enorme orgoglio*. Queste due parole sono un ritratto, una caduta improvvisa nell'autobiografia che. dicono. Paley disdegna. Lui se ne accorge e sorride di quel sorriso disarmante, quasi affettuoso, che deve avere indottochissà quanti avversari a firmare contratti, cedere li¬ cenze, vendere stazioni, che a lui servivano per costruire il suo impero. Ora che il rapporto si é fatto più affabile, e lui che vuole sapere che cosa conosco dei .suoi* programmi La Cbs è uno degli imperi di notizie e diuerfimenfo nel mondo. Ma William Paley ne parla al singolare e in modo diretto, come se fosse il padrone di una libreria o di un negozio di mobili Indica la parete di televisori spenti e chiede opinioni Dei -suoi, programmi e dei -suoi- personaggi Quando salto un nome, prontamente l'aggiunge. Mi accorgo che sposta continuamente l'attenzione sulle notizie, che raramente parla del divertimento. Una grande polemica divampa in questo periodo in America sui programmi della televisione. Cbs compresa L'accusa é mediocrità. Ammetto di non avere usato que- ' sta parola con Paley. di avere girato intorno al discorso cominciando col chiedergli se il telegiornale l'appassiona più della trasmissione di varietà. Ma lui ha istinto e va dritto al punto: -So quel che si dice e le accuse e tutte le discussioni. E' vero. Non è vero. Io so solo che se il New York Times Invece di qualche decina di migliaia di persone bene informate che leggono tutto a caratteri piccoli piccoli avesse una massa di sessanta milioni di persone, conte abbiamo noi. mi creda, sarebbe un giornale diverso*. Però, è vero. Gli interessano soprattutto le notizie. Gli vengono in mente subito i nomi del -suo- Walter Cronkite o del -suo- Mike Wallace Non nomina alcun personaggio dello spettacolo, anche se genericamente difende il genere. Se necessario chiama in aiuto il venditore dei veccht fempi. con l'irruenza di allora: -Che cosa crede? Dobbiamo vendere. Noi non siamo televisioni di Stato come le vostre. Ci sono gli sponsors. ci sono gli inserzionisti. Noi cerchiamo 11 meglio, ma loro cercano il mercato. Oliel'ho detto. "Media" vuol dire mediazione. La televistone é il meglio tenuto conto..... Con la mano libera fa un gesto vago che indica la gente, il pubblico, il mondo. Però non c'é alcun segno di lontananza o disprezzo. Forse William Paley è in guardia, forse si rende conto che sta recitando la parte del presidente, chairman. padrone del suo impero televisivo. Ma, come dicono avvocali e poliziotti nei suoi programmi popolari, -tutto potrebbe essere usato contro I di lui. o la Cbs. in questa conversazione. .La televisione é cosi perché dev'essere cosi*, dice con convinzione. C'é come un giuramento si- i lenzioso nella vita di Paley. Parlare di cose, mai di astrazioni e vaghezze. Su un punto non cede, e la sua resistenza é confermata da un unico, lieve pugno sul tavolo: .Parliamoci chiaro. Le comunicazioni sono prima la radio poi 1 dischi poi i nastri poi la televisione, poi il video tape, poi la riproduzione, poi il cavo, poi 11 satellite, poi il videodisco... Sono strumenti, tutti strumenti. Qui c'é la moralità e il professionismo di chi li usa. E qui c'é la gente che accetta 0 rifiuta. Chiaro? Di cos'altro dovremmo parlare?.. Su un a'.tm punto ammorbidisce la sua resistenza, forse a causa di quella fotografia. Non ci sono variazioni di voce. Paley non ha toni più bassi o più dolci o più lievi II suo modo di parlare é deciso e in aranti Eppure cambia qualcosa quando dice questa frase: .11 futuro é opaco. Voglio dire che non si vede. Voglio dire che non riconosciamo quello che non abbiamo già visto. Nessuno di noi ama quello che non conosce. Di certo non é come lo immaginiamo.. Questa volta la pausa é pacata, di attesa. E adesso accetta una domanda di quel tipo un po' troppo astratto, ed • europeo-, che prima, forse, avrebbe spinto indietro. La televisione ha cambiato la politica in questo Paese? -Mi ricordo il dibattito Kennedy-Nixon. Noi l'abbiamo fatto, quel dibattito, qui indica il pavimento come se questo splendido ufficio beige tosse lo studio) alla Cbs. Kennedy é nato in quel dibattito... Dice sempre -Jack Kennedy- come coloro che con il Presidente ucciso a Dallas sono stati in rapporto personale, diretto. E qui si abbandona a una riflessione ad alta voce che non sembra in carattere col personaggio. William Paley e appoggiato alla poltrona, la testa contro le nuvole (la vetrata é grande), lo sguardo rivolto ai televisori spenti la mano che palpa sempre l'orlo della fotografia: • K uno strano momento. Non c'è guida, non c'é leadership, non c'è una voce che parla per 11 Paese. Carter è una brava persona, ma la sua voce non si sente, la sua immagine non si vede. Da uomo di televisione devo boc: ciarlo. Ted Kennedy. Lui fa notizia. Sembra sempre che salti fuori dallo schermo, ha notato?.. Oli dico che non abbiamo parlato del suo libro. .Non importa. Non mi piaceva farlo e non mi piace parlarne. Sono contento che sia diventalo piU un libro sulla Cbs che su di me. Non voglio parlare della mia vita. Sembro sempre in giro. Eppure io so\ no un uomo privato. Delesto parlare della mia vita. Parla- 1 re di me mi costa fatica. In questo senso è comodo essere ' un uomo pubblico. Si può sempre parlare d'altro*. Ma se la vita fosse come ' uno dei suoi video-tape, c'é qualcosa che vorrebbe cambiare, tagliare, qualche scena che vorrebbe girare in un altro modo? Qui William Paley. l'uomo che dal niente ha creato un impero televisivo, che to governa ancora a ottant'anni che ha vissuto la vita più avventurosa e brillante, l'ultimo tycoon d'i4rnenra. si volta lentamente e dice con infinita malinconia: -Oh no. caro amico, la vita | non si svolge in questo modo. La vita è una sedimentazio- I ne. un accumulo. Mal viste le | rocce tagliate per traverso' C'é dentro di tutto, fango e cose che luccicano, a volte anche metalli preziosi. Ma quell'insieme è la roccia, non st può separare un pezzo dal- ! l'altro. La mia vita e il risultato di tutto, prendere o lasciare. Io accetto. Va bene casi*. Sorride, copre con la grande mano il cartoncino della fotografia al centro del tavoI lo: -Approvo. Approvo tutto quello che è andato in onda*. Furio Colombo William Paley: gli interessano soprattutto le notizie.