Così parlò Binarelli e gli orologi spostarono indietro le lancette

Così parlò Binarelli e gli orologi spostarono indietro le lancette L'ESPERIMENTO DURANTE «LASCIA 0 RADDOPPIA»: TRUCCO 0 FORZA DEL PENSIERO? Così parlò Binarelli e gli orologi spostarono indietro le lancette «emoscopo fosse stato solo quello di stupire la gente, non avrei avuto alcun bisogno di scomodare la parapsicologia: mi sarebbe bastato pescare a caso nel mio repertorio, che è praticamente senza fine. Conosco alcune migliaia di giochi di prestidigitazione. Io stesso ne ho inventati più di 200 e sono novità assolute*. Con questo richiamo alla logica, e senza scomporsi, Toni Binarelli risponde cosi a chi lo accusa di aver spacciato per esperimento di psicocinesi un normale trucco da palcoscenico. Durante «Lascia o raddoppia?» di giovedì scorso Binarelli è riuscito a far retrocedere le lancette di alcuni orologi senza toccarli e cioè con un'azione psichica. Uno di questi orologi, raccolto fra il pubblico pochi istanti prima, era stato messo addirittura in un bicchiere da cognac trasparentissi- mo e lasciato per tutto il tempo sotto l'occhio della telecamera, il fenomeno si è ripetuto anche su altri orologi in sala e nelle case dei telespettatori, in tutta italia. Il fatto che Binarelli sia un prestigiatore abilissimo (non a caso ha vinto tre volte il trofeo mondiale della specialità) autorizza a liquidare tutto con l'ipotesi del trucco? il fatto che siano in vendita orologi le cui lancette cambiano orario di colpo con la pressione di un pulsante e che la prova sia stata fatta con l'aiuto del pubblico, rende legittimo il sospetto del marchingegno? Tutti i preliminari dell'esperimento sono stati impostati in modo da allontanare questi sospetti: orologi raccolti a caso e scelti a caso da due persone individuate altrettanto casualmente colpite da due palline da ping pong lanciate fra il pubblico dalla valletta girata di schiena, l'ora indicata altrettanto a caso da uno spettatore. Quali preparativi avrebbero potuto reggere a questa sfilza di casualità? •Io mi sono limitato ad invitare le persone, in sala e a casa, a premere i loro orologi fra le palme delle mani e ad ascoltare le mie suggestioni — continua Binarelli —. Al termine, l'orologio nel bicchiere segnava esattamente le 8 e 20, e cosi pure un altro orologio lasciato sul vassoio e uno di uno spettatore in sala. Quasi tutti gli altri denotavano spostamenti vari più o meno ampi. Prima che la trasmissione terminasse, una cinquantina di telespettatori avevano già segnalato da tutta Italia che anche sui loro orologi le lancétte si erano spostate*. Victor, presidente dei maghi torinesi, ha risposto ad un nostro collega che si tratta di un gioco troppo facile e che si può eseguire in tanti modi. 'La prestidigitazione è imitazione di un fenomeno, e quindi certe cose si potrebbero fare anche con il trucco — ribatte calmo Binarelli —. Attenzione però alla faciloneria nel concludere. Il discorso va fatto per intero, e fino in fondo. Anche il cambiare l'acqua in vino è un vecchio trucco dei prestigiatori, mentre il moltiplicare i pani e i pesci è come far uscire un coniglio da un cilindro vuoto. Basta questo per concludere che anche Gesù Cristo si è limitato a fare dei trucchi? Il fatto che si possa simulare un fenomeno significa soltanto che il fenomeno è simulabile ma non vuol certo dire che il fenomeno non esiste e che quanto appare sia soltanto un trucco. Noschese imita Andreotti alla perfezione: basta questo per concludere che A ndreotti non esiste? Prima di parlare di simulazione bisogna sempre vedere in quali condizioni essa avviene*. — E allora? Cosa è realmente successo l'altra sera a •Lascia o raddoppia?»? •Secondo me — prosegue Binarelli —io fungo soltanto da innesco, da catalizzatore delle energie altrui: con le mie parole, le mie azioni, le mie suggestioni mi limito cioè a far scattare un meccanismo che mette in evidenza certe capacità paranormali come la psicocinesi, che non sono un'esclusiva di poche persone superdotate ma sono possedute da tutti Quello che è successo l'altra sera non è il frutto delle mie prerogative ma piuttosto il risultato di quelle possedute da chi assisteva al gioco. Ecco perché con l'orologio nel bicchiere, sul quale era concentrata l'attenzione generale, l'esperimento è riuscito perfettamente. Non sono quindi io a far muovere le lancette ma la gente. Io mi limito a dare alle persone quella capacità di concentrazione che da sole non avrebbero. Con i guaritori avviene la stessa cosa: secondo me il guaritore non provoca direttamente e personalmente la guarigione ma si limita a scatenare nel paziente quei meccanismi risolutori che il paziente ha nel suo interno ma non sa di possedere e tantomeno può quindi utilizzare da solo*. Binarelli aggiunge poi che anche per queste azioni di psicocinesi esistono limiti ben precisi. Par girare le lancette del Big Ben, per esempio, è impossibile come lo sarebbe lo scagliare un autobus contro un muro. Si può piegare un cucchiaino dal manico spesso un millimetro o un altro oggetto in lega metallica povera ma non si può de tomi are una spranga di ferro da 3 cm di diametro o un tubo d'acciaio, di vanadio o di tungsteno. Non è inoltre possibile violentare la volontà altrui. — Certi fenomeni riescono meglio quando ci sono più persone? «Per me si- il risultato è proporzionale al numero delle persone coinvolte. Se ci sono poche persone devo concentrarmi più a lungo, impegnarmi di più e sono comunque assai meno certo del risultato. Ecco perché preferisco fare questi esperimenti di psicocinesi davanti al maggior numero possibile di persone. Cosi facendo non dimostro soltanto che tutti possono ottenere questa fenomenologia ma che il materiale da laboratorio per la ricerca in questo settore non è costituito da pochi individui eccezionali bensì da tutta l'umanità*. — Hai mai paura che l'esperimento non riesca? • Questa paura ce l'ho sempre ed è grandissima. Ma non la considero un handicap. La paura è tensione.' Perché dunque non pensare che la paura da scena, come del resto la libido da scena, siano gli elementi scatenanti del fenomeno?*. — Queste tue capacità sono sempre identiche in qualsiasi momento oppure variano con le condizioni del tuo organismo? «Se sono stanco, per scarso riposo o per alimentazione pesante, le mie capacità diventano meno brillanti L'alcool, per esempio, debilita. Quando devo fare un esperimento di psicocinesi ricorro ad un'alimentazione fortemente calorica ma contenuta nel volume, come latte e miele. Poi escludo gli alcoolici riduco le sigarette, riposo molto e mi concentro per un paio d'ore prima dello spettacolo*. — A cosa miri, nel prossimo futuro? •La psicocinesi mi interessa da sempre e vorrei arrivare a capire come e perché si scatena e quale meccanismo consente di guidare certe prerogative, in modo da regolarlo poi a mio piacere. Adesso ho un contatto diretto con gli oggetti, che in pratica diventano una mia estremità. Vorrei arrivare a. fare gli stessi esperimenti per esempio a piegare un chiodo mantenuto in una provetta, senza mai toccarlo. Le manifestazioni di psicocinesi sono come le mele, che cadevano a terra anche prima che Newton spiegasse perché*. Bruno Ghibaudl

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