È stato ucciso a freddo con tre colpi di pistola
È stato ucciso a freddo con tre colpi di pistola Il giovane assassinato a Bosconero È stato ucciso a freddo con tre colpi di pistola Compiuta martedì la perizia necroscopica - L'omicida avrebbe già confessato - In carcere anche i complici; il quarto catturato ieri sera Continuano le indagini per far piena luce sullo spietato -regolamento di conti* di Bosconero nel quale è stato ucciso lunedi sera il piastrellista Bruno Bosel11, di 30 anni. L'uomo è stato assassinato a freddo, 24 ore dopo una rissa scoppiata tra lui e Santo Catanzariti, di 21 anni, di Volpiano dinanzi alla -Società Agricola Operaia* di via Trento. -Fermato» dai carabinieri del capitano Bacceli di Chivasso nella stessa notte della sparatoria, mentre dormiva tranquillamente nel suo letto, il Catanzariti si trova ora in carcere con altri tre complici: i fratelli Giovanni e Rocco Di Marco, di 19 e 21 anni e Antonio Perre, 25 anni, tutti accusati di avergli dato man forte nel regolamento di conti. La loro posizione, in seguito agli ordini emessi dal procuratore di Ivrea dottor Moschetta che li ha interrogati martedì sera e proseguirà gli Interrogatori in mattinata, è diversa: per Santo Catanzariti accusato di essere il -materiale sparatore», l'imputazione è di «omicidio, detenzione e porto abusivo d'arma*; per gli altri tre, è di -concorso in omicidio». La stessa accusa pende sul capo di Antonio Catanzariti, di 28 anni, fratello maggiore del pie sunto assassino, che in un primo tempo era s'uggito alle ri' cerche, ma che si è costituito in serata con l'assistenza dell'avvocato Dal Fiume. L'autopsia, eseguita martedì dal professor Tapperò (su ordine del pretore Boggio di Cuorgnè, dove 11 Boselli era stato trasportato morente) ha rivelato intanto altri particolari sulla tragica sfidawestern. Il piastrellista sarebbe stato colpito a morte da un colpo sparato da una rivoltella a tamburo (non si sono trovati bossoli). Testimonianze concordanti, come abbiamo accennato, indicano nel giovane Catanzariti lo sparatore: sarebbe stato visto con la pistola ancora fumante in mano. Aveva la stessa maglietta indossata la sera precedente durante la lite, e sul volto 1 segni delle percosse ricevute. Sembra che 11 giovane abbia addirittura ammesso di aver sparato, ma per una sorta di -le gittima difesa»: avrebbe estratto la pistola, impaurito alla vista del Boselli che lui stesso avrebbe invitato a -venire fuori* dal bar per regolare i conti della sera precedente. Il fratello, Invece, ha dichiarato di essere estraneo al fatto: «Ho sentito un botto nella folla, non so cosa sia sucesso. Io non c'entro: solo più tardi ho saputo di essere ricercato*. Per non dimenticare Due cerimonie pertiglane sono in programma a Cuorgnè domani. Saranno ricordati In località Pedaggio gli otto partigiani caduti in combattimento nel giorno di San Pietro del 1944,18 luglio in località Voira, sarà Inaugurato un cippo in memoria della battaglia avvenuta il 10 luglio 1944 iiiiiiiii]iii:]i:miiijiiìì:iei( ;u 11 n u 111111 m it td
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