Vigilava sulla sicurezza delle banche (ma era d'accordo con i rapinatori)
Vigilava sulla sicurezza delle banche (ma era d'accordo con i rapinatori) Guardia giurata dell'Argus tradita dal suo eccessivo sangue freddo Vigilava sulla sicurezza delle banche (ma era d'accordo con i rapinatori) Arrestato dalla squadra mobile - Il 18 giugno scorso, durante l'assalto alla Subalpina di corso Orbassano, rimase impassibile davanti alla porta - Questo ha insospettito la polizia Durante tutte le rapine che i aveva subito, in 18 anni di servi- ' zio, si era sempre distinto per il suo sangue freddo. Troppo sangue freddo. Ieri è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile e su di lui pende il sospetto che sia stato non solo un gregario, ma la mente di numerosi colpi avvenuti negli ultimi mesi in città. E' la guardia giurata dell'agenzia Argus, Giovanni Bono, 48 anni, originario di Partinico (Pa) e abitante a Nichelino in via Cimarosa 13. Nell'ultimo assalto all'agenzia dove prestava servizio si è tradito. Il 18 giugno, quattro banditi, poco dopo le 15, giunsero alla Banca Subalpina di corso Orbassano 213. Davanti all'ingresso, in servizio di vigilanza, c'erano il Bono e un suo collega, Pietro Russo, di 22 anni. Uno dei quattro malviventi si avvicinò alle guardie, estrasse la pistola e spinse gli agenti dentro la banca, seguito dai complici. Dopo aver disarmato 1 due vigilantes, quello che sembrava il capo dei quattro si rivolse al Bono e al Russo gridando: «Voi andate fuori e fate finta di niente, altrimenti vi ammazziamo.. Le due guardie uscirono e i rapinatori saccheggiarono la banca andandosene indisturbati con circa 90 milioni in contanti. Sembrava una rapina come tante; unico «neo», lo strano comportamento dei vigilantes che avrebbero avuto la possibilità di dare l'allarme mentre i banditi erano ancora nell'agenzia, ma non lo fecero. Il dott. Sassi della squadra mobile, si insospettì. Predispose appostamenti e indagò sulla vita dei due. Il primo ad essere escluso fu il giovane Pietro Russo che, durante la rapina, non aveva fatto che seguire 1 consigli del più anziano collega che lo esortava a stare calmo e a non «fare sciocchezze». Le indagini puntarono tutte sul Bono e fu perquisita la sua abitazione. Nel garage la prima sorpresa: una Fiat 127 con il libretto falsificato. Due anni fa era stata rubata ad Antonio Finelli, anche lui una guardia dell'Argus, che prestava servizio con il Bono davanti ad una banca. Il Finelli, al termine del servizio, si era accorto di non avere più le chiavi della sua auto, era andato a casa a prenderne un duplicato ma, quando era tornato, l'auto era sparita. Sempre nel garage, in un sacco della spazzatura, nascosti fra gli stracci, sette milioni in banconote di piccolo taglio. «Sono i miei risparmi — si è giustificato il Bono —accumulati in diciotto anni di servizio all'Argus.. E li tiene in un sacco della spazzatura?». E' stata la risposta del dott. Sassi. .Delle banche non mi fido, avrebbe risposto l'accusato. Infine, a rendere più fondata l'ipotesi della polizia che il Bono sia stata la mente ed anche un esecutore di altre rapine, è saltata fuori una divisa da carabiniere. E proprio pochi mesi fa, una rapina tu tentata da un falso carabiniere all'Istituto bancario Italiano di via Roma. if Un macellaio è stato fulminato da un infarto mentre serviva i clienti. E' Mario Milano, 52 anni, via Beaulard 49. Verso le 11 di ieri, mentre lavorava dietro al banco della sua macelleria, in corso Lecce 31, si è improvvisamente sentito male. Inutile la disperata corsa al Maria Vittoria: il medico di guardia al pronto soccorso non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Pochi giorni fa, si era fatto visitare da un cardiologo dello stesso ospedale. Giovanni Bono, 48 anni
Persone citate: Antonio Finelli, Durante, Finelli, Giovanni Bono, Mario Milano, Pietro Russo, Russo
Luoghi citati: Nichelino
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