Stella «Br» sulla scheda elettore oggi in libertà

Stella «Br» sulla scheda elettore oggi in libertà In carcere sotto l'accusa d'apologia di reato Stella «Br» sulla scheda elettore oggi in libertà Il magistrato prosegue l'inchiesta sul «giallo» del seggio - Cavoretto: attentato incendiario all'abitazione di un tenente colonnello Pietro Sardone, 22 anni, fatto arrestare dal presidente del seggio 1332 che aveva intravisto nella scheda infilata nell'urna una stella a cinque punte (il distintivo delle Br), sarà scarcerato domani. Il magistrato che conduce l'inchiesta, sostituto procuratore Glanfrotta, gli ha concesso la libertà provvisoria. -Il caso è molto complicato sotto il profilo tecnico-giuridico — hadetto il magistrato —e non voglio decidere a caldo». Sardone è accusato di apologia di reato. Il magistrato sta valutando anche l'opportunità di procedere contro il presidente del seggio elettorale. Molti infatti sostengono che in nessun caso egli avrebbe dovuto aprire la scheda, pur avendone intravisto il contenuto. Per altri invece il reato di apologia si sarebbe realizzato nel momento stesso in cui la stella a cinque punte è affiorata dalla scheda elettorale e 11 presidente era obbligato ad intervenire. n difensore di Sardone, avvocato Zancan, dal canto suo, ha presentato un'istanza di scarcerazione per insufficienza di indizi in quanto l'apologia di reato presuppone nell'autore l'intenzione di dare pubblicità al suo gesto. -Pietro Sardone — afferma Zancan — ha esercitato il suo diritto di voto, diritto che si esplica non soltanto tracciando un segno per uno dei partiti indicati nella scheda, ma con molte altre manifestazioni della volontà, destinate comunque a restare segrete nel momento della votazione, e ad essere conosciute dagli scrutatori e dal presidente del seggio, soltanto dopo». cdcpianln5Ldhccudtlpatomgttscvprrirdlllllll>IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIillllMIIIIIIIIIIIIfllliilllll Malgrado l'intensificarsi dei controlli da parte della polizia e dei carabinieri, tutte le notti in città si devono registrare sempre più numerosi gli attentati incendiari contro abitazioni e automobili. Il primo degli attentati, l'altra notte, è stato compiuto contro l'abitazione del tenente colonnello dell'esercito, Felice Chiaìs, 51 anni, strada Cavoretto 9. L'ufficiale è vicecomandante del 1" deposito territoriale che ha sede in corso Unione Sovietica 100. Ignoti hanno versato contro il portone della sua villa una tanica di benzina appiccali - r n a do poi il fuoco. Le fiamme si so no spente per il pronto intervento dell'ufficiale, insospettito dal rumore di un'auto che si allontanava velocemente. I danni provocati dall'incendio sono minimi. La polizia accorsa sul po|sto ha fatto una battuta in tutta la zona senza però riuscire a rintracciare l'incendiario. L'attentato è stato rivendicato nel pomeriggio all'Ansa dalle -Nuove formazioni partigiane della nuova resistenza» (sigla che appare per la prima volta a Torino). Una voce maschile ha detto: -Abbiamo bruciato ieri la porta del fascista Massimo Chiais; avvertite i fascisti — ha aggiunto lo sconosciuto — che d'ora in poi attenteremo all'incolumità fisica della loro persona». Nella telefonata è stato pronunciato il nome di Massimo, mentre il colonnello Chiais si chiama Felice. Tre auto sono state Incendiate l'altra notte in diverse zone della città. La prima in corso Lecce angolo via Rosolino Pilo. Ignoti hanno rotto 11 deflettore della Fiat «132» del geometra Giuseppe Oddone, 51 anni, via Pilo 60, hanno buttato nell'interno uno straccio Imbevuto di liquido infiammabile, dandogli fuoco. Le fiamme hanno parzialmente danneggiato l'abitacolo della vettura. Una seconda auto è invece andata distrutta dalle fiamme in corso Agnelli 85. E' una «Mercedes» di proprietà di Carlo Massaro, 32 anni, titolare di una carrozzeria. Anche una «126», di Giuseppe Sarrauto,23 anni, via Mazze 4, è stata incendiata. Era posteggiata In un garage di via Borgomasino 53. UI III! I llMIIIIIMIIllIlllli:illiilIlIIIIII

Persone citate: Chiais, Giuseppe Oddone, Giuseppe Sarrauto, Zancan

Luoghi citati: Torino