Il processo educativo continua anche con la scuola chiusa

Il processo educativo continua anche con la scuola chiusa Il processo educativo continua anche con la scuola chiusa «Estate ragazzi» a Torino Un'estate diversa per i ragazzi torinesi. Sono oltre 30 mila gli iscritti all'iniziativa del Comune (che quest'anno ha l'appoggio anche del provveditorato agli studi); per loro tornare a scuola appena concluse le lezioni non è un sacrificio, ma una gioia. Di che si tratta? Di un esperimento pressoché unico in Italia, iniziato da quattro anni e sviluppatosi con imprevedibile rapidità. Sotto la sigla «Estate Ragazzi» si nasconde ormai una vera e propria miniera di iniziative. Perché, come, dove? Spiega l'assessore all'istruzione del Comune. Dolino: «Durante il periodo estivo la scuola ufficiale chiude i battenti ma il processo educativo ed il bisogno di apprendere non ha -mai termine. Estate-ragazzi vuole colmare proprio questo vuoto, con iniziative per realizzare esperienze piacevoli, divertenti, costruttive. Si pensa anche alla salute dei nostri giovani. Quindi queste esperienze si fanno anche a turno al mare, in montagna, in campagna, ovunque ci sia aria buona, spazio e verde». L'iniziativa si rivolge ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, con attività diversificate a seconda della fascia di età. I «centri» nella città sono presso 80 scuole. Qui si svolgono attività ludiche e di animazione programmate ed organizzate dagli insegnati comunali e dalle équipes di animatori che già hanno lavorato nel corso dell'anno scolastico. Sono previsti inoltre spettacoli teatrali in collaborazione con la sezione Teatro-Scuola-Ragazzi dello Stabile torinese. Il collettivo insegnanti inoltre ha programmato una serie di proiezioni cinematografiche che divertano i piccoli spettatori, ma che stimolino anche la loro fantasia critica. E poi, tante, tante attività manuali. Si va al laboratorio di panificazione, di ceramica e di tessitura (raggruppati nella ex sede del Chinino di Stato) : si va a lavorare alla meravigliosa azienda agraria dell'istituto Bonafous. Si tratta di cimentarsi in facili attività quali zappare, irrigare, raccogliere frutta, ma per i no¬ stri ragazzi dì città l'esperienza nuova è entusiasmante. Ed ancora lunghe gite sul «118», il vecchio tram riservato ai bambini delle scuole, alla riscoperta della Torino. storica o dei quartieri. Le attività ludiche portano oltre 2500 ragazzi al giorno nelle piscine della città. Si' vanno a conoscere i parchi La Maddalena. Villa Genero, Europa. E poi in gita «fuori». Sacca in spalla con i panini, scarpe comode e tanta voglia di cantare, ragazzi ed insegnanti vanno a trascorrere una giornata diversa a Val della Torre, Piossasco, Cumiana, Santena, Caselle-Agliè, Susa, Mondovl-Vicof orte, Ivrea, Asti e dintorni, Alba e dintorni, Pinerolo. L'itinerario tuttavia non bada soltanto al sano divertimento, ma anche alla visita di interessanti monumenti storici. Sono previste anche «gite lunghe». Ad esempio a Cuneo, Aosta, Gran Paradiso. Varallo. Lago d'Orta, Praly, Oropa. I soggiorni. Sono la novità più importante. I ragazzi che lo vorranno potranno essere ospiti in quattro turni nelle case comunali di Loano e Noli. A turni settimanali alternati sono previsti invece i' soggiorni montani a Lillianes in valle d'Aosta ed a Levone Canavese. Inoltre si può fare una vacanza collinare a Castel Rocchero di Acqui e campeggi settimanali a La Mandria. I più grandicelli delle medie hanno un ventaglio più ampio dì scelta. Ad esempio, si può andare in quattro turni settimanali al villaggio della gioventù di Santa Severa. Si trova sul mare ad 80 chilometri da Roma. Tre turni settimanali invece a Rocca di Papa. I gruppi saranno ospitati presso il Centro Evangelico Battista. Un soggiorno nel cuore dei Colli Albani, nelle vicinanze del lago di Nemi, una zona di grande interesse archeologico e di tranquilla distensione. Chi vuole andare a Napoli? Sono in programma quattro turni (anche questi di una settimana ciascuna). Il programma prevede visite alla città ed ai suoi meravigliosi dintorni. Per gli appassionati della montagna c'è il campeggio in Valle Argenterà, Sauze di Cesana. Sono tre turni, durante i quali si vive in tenda. Oltre agli insegnanti, si cureranno dei ragazzi alcuni esperti istruttori che avvieranno i giovani ospiti alle prime tecniche di salita in roccia. Per chi ama invece una montagna «più tranquilla» ecco il soggiorno nella casa della Provincia a Brusson (Val d'Ayas). Ultimo programma, infine, i «soggiorni itinerari conoscitivi» nelle vallate del Cuneese. Sono previsti cinque turni. I ragazzi saranno ospiti in alberghi della zona e faranno visite ai luoghi della Resistenza, si incontreranno con esponenti delle Comunità locali, assisteranno a spettacoli folkloristici, studieranno le tradizioni valligiane. Qualcuno opta per la città? Può andare a Modena o a Parma dove le amministrazioni locali hanno già previsto ima serie di visite ed iniziative. Un'estate dedicata ai ragazzi dunque, in una forma cosi estesa ed intesa, che potrà soddisfare le esigenze di ognuno. Maria Valabrega La scuola per giovani è non soltanto studio ma anche motivo di gioiosi incontri ed allegria

Persone citate: Albani, Dolino, Maria Valabrega, Susa