Segre: coordinare le economie per creare nuovi posti di lavoro

Segre: coordinare le economie per creare nuovi posti di lavoro A colloquio col «ministro degli Esteri» del pei Segre: coordinare le economie per creare nuovi posti di lavoro Europeista convinto dice che il suo partito si batterà per contrastare la tendenza conservatrice emersa dal voto - «Bisogna dare più poteri al Parlamento di Strasburgo» - I problemi degli emigrati ROMA — «Ministro degli Esteri* del pei. europeista in-, discusso anche da chi conserva dubbi sull'europeismo dei comunisti, Sergio Segre espone quella che sarà la linea di condotta del suo partito a Strasburgo. «Il problema essenziale sarà contrastare le tendenze conservatrici fortemente emerse dal risultato elettorale, e operare perché i partiti si impegnino nella ricerca delle necessarie convergenze e delle azioni per realizzare la trasformazione degli assetti politici e sociali della Comunità*. Poi, Segre affronta i problemi più immediati che si porranno al Parlamento di Strasburgo: «E" necessario rilanciare la distensione e far sì che l'Europa comunitaria rechi il suo autonomo contributo alla costruzione di nuovi rapporti tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo, creando di conseguenza un nuovo ordine economico internazionale*. Ancora in tema economico: «Bisogna giungere a un coordinamento delle politiche economiche finalizzato allo sviluppo delle regioni meno avanzate e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Lapiena occupazione deve essere la finalità primaria dello sviluppo economico. Inoltre, si deve agire per una profonda revisione della politica agricola della Cee*. E il terrorismo? «Occorre dare una risposta vincente alla sfida terroristica, e promuovere la piena af¬ fermazione delle libertà individuali e collettive, affermare i diritti degli emigrati promuovere una politica di controllo sull'attività delle multinazionali*. Sono questi i temi più attuali? «Sì. Di bruciante attualità è poi la definizione di una politica energetica comune. Lo stesso vale per la tutela dell'ambiente e dei consumatori*. Ma il Parlamento europeo ha scarsi poteri. «Riteniamo che debbano venirgli dati, oltre quelli consultivi esistenti anche quelle di partecipazione alle decisioni sulle principali materie dei trattati Gli deve essere attribuita iniziativa legislativa, e il diritto di emendamento delle voci del bilancio Cee, e il diritto di ratifica delle designazioni dei commissari e del presidente della Commissione esecutiva*. Quali saranno i vostri rapporti col pei francese, assai meno europeista? « Vi sono tra noi e loro diversità note, specie riguardo l'allargamento della Comunità e i nuovi poteri per il Parlamento. Ma anche convergenze su punti essenziali quali la lotta per la democratizzazione della Cee*. E con il gruppo dei partiti socialisti e socialdemocratici? «Abbiamo rapporti buoni con molti di loro, e lavoreremo per aumentare le convergenze su obiettivi di rinnovamento e progresso economico e sociale. Riteniamo che la sinistra nel suo insieme debba riflettere seriamente sul voto e su talune tendenze che si sono evidenziate, sia su scala europea sia nei singoli Paesi*, j# m-

Persone citate: Segre, Sergio Segre

Luoghi citati: Europa, Roma, Strasburgo