«Il terzetto azzurro funzionerà così» di Bruno Bernardi

«Il terzetto azzurro funzionerà così» Bearzot spiega CQme Rossi, Graziani e Giordano giocheranno domani a Zagabria «Il terzetto azzurro funzionerà così» Per il c. u. i tre goleador sono «duttili, abituati al movimento e portati alla manovra» - «Questo è solo un test, il risultato conta relativamente» - La partita con la Jugoslavia avrà inizio alle 19 e sarà trasmessa per televisione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ZAGABRIA — La Nazionale italiana di calcio è tornata in Jugoslavia dopo cinque anni. Proprio a Zagabria, il 28 settembre 1974, s'iniziò la ricostruzione della squadra sulle rovine del •mondiale' tedesco. Un gol di Suriak determinò la nostra sconfitta in quell'amichevole che segnò la prima tappa della • rivoluzione' di Fulvio Bernardini. L'opera fu successivamente messa a punto da Bearzot con un proficuo lavoro che produsse prima la qualificazione al • Mundial. e poi il quarto posto di Buenos Aires 78. Adesso Bearzot approfit a di questo ultimo appuntamento azzurro della stagione (poi si entrerà nel vivo della preparazione per gli Europei) per effettuare un rimpasto nella squadra-standard, consentendo ai rincalzi di giocare ed effettuare, al tempo stesso, un esperimento offensivo che. per quanto rischioso possa essere per il fatto che si è in trasferta, rende più interessante la partita. E sema dimenticare l'inedito centrocampo con Benetti (capitano). Zaccarelli e Origli. Rossi, Graziani, Giordano: un • tridente* d'attacco da tredici miliardi (hanno realizzato complessivamente, in campionato. 43 gol) che suscita qualche perplessità. Bearzot è il primo ad ammettere che, fuori casa, c'è il pericolo che la squadra si •allunghi- troppo e smarrisca le equidistanze, ma ripete che vale la pena di tentare. •Un'occasione come questa è allettante — dice il responsabile azzurro —. Sto cercando un'alternativa a Causlo per 1 casi di emergenza, una soluzione Interna da adottare durante la gara. Causlo e Bettega sono pedinebase, ed hanno un gioco automatizzato. Vediamo come funzioneranno Rossi, Oraziani e Giordano contro avversari che, contrariamente a quanto mi aveva detto recentemente il loro tecnico Mlljanlc, non si presenteranno con la squadra olimpica ma con dei giovani rinforzati da Surjak, Muzlnlc e Petrovic»".' — Se qualcosa non dovesse funzionare insisterà sulla stessa prima linea fino in fondo oppure inserirà Causio e Antognoni, o «A me interessa la prestazione collettiva — ribatte Bearzot —. Se qualcuno si dovesse trovare in difficoltà e la partita, anziché aggiungere indicazioni utili a soddisfare la mia curiosità me le toglierà, allora dovrò rivedere qualcosa anche per non coinvolgere gli altri. Sono contrarlo alle sostituzioni e vorrei tesaurizzare ciò che si può ed ammettere ciò che non va. Le esperienze negative possono servire ma non è il caso di fare drammi prima del tempo. Quella di vedere insieme Rossi, Oraziani e Giordano, che non sono tre punte fisse, è una soddisfazione che 11 calcio Italiano può togliersi». — Rossi non sembra entusiasta di giocare all'ala destra e ritiene che questa formula non abbia avvenire. Poiché sarà lui a doversi sacrificare di più nei «rientri», non pensa che la squadra possa accusare scompensi? •Sino ad un palo d'anni fa, questo era 11 ruolo di Rossi — chiarisce Bearzot —. Nel Vicenza, pur indossando la maglia numero nove, gioca praticamente dappertutto. Sia lui che Giordano e Oraziani sono ele- menti abbastanza duttili, abituati al movimento e portati alla manovra anche se hanno il fiuto del gol. Se resteranno uniti al centrocampo potranno svolgere bene anche il lavoro difensivo, garantendo a turno copertura al resto della squadra. E" un modulo che 11 costringerà a pensare un po' di più del solito: ad azione finita dovranno preoccuparsi di marcare l'avversario che capiterà nella loro zona. An- che questa è una squadra che merita fiducia». — Poiché hanno giocato assieme solo 40 minuti, riusciranno a non ammucchiarsi in area quando attaccheremo? •Con questi tipi di giocatori — puntualizza Bearzot — ci si può alternare sul centro e sulle fasce laterali continuamente creando un "tourbillon" che finisce per disorientare la difesa avversaria. Mi sembra che nell'allenamento di sabato scorso gli interscambi abbiano funzionato». Gli azzurri, che si erano allenati in mattinata a Torino, sono giunti a Zagabria nel tardo pomeriggio dopo circa un'ora di volo. Della comitiva fa parte anche l'acciaccato Bettega che ieri si è mosso in campo ed ha arbitrato la partitella e domani dovrebbe andare ugualmente in panchina. La squadra ultimerà oggi pomeriggio la preparazione. L'amichevole si giocherà allo stadio della Dinamo, con inizio alle ore 18 corrispondenti alle 19 italiane. La partita sarà trasmessa in diretta dalla Televi sione italiana. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Buenos Aires, Jugoslavia, Torino, Zagabria