Ossessionato dalla gelosia uccide la moglie il cognato e ferisce la figlia di nove anni di Claudio Giacchino

Ossessionato dalla gelosia uccide la moglie il cognato e ferisce la figlia di nove anni Strage ieri mattina sull'aia di una cascina a Verolengo, in frazione Valentino Ossessionato dalla gelosia uccide la moglie il cognato e ferisce la figlia di nove anni E' scampato ai proiettili l'altro bambino di 6 anni - L'omicida, un operaio di 39 anni della Sorin di Saluggia, si è costituito ai carabinieri di Vercelli - «Dovevo farlo, mi tradiva» ha detto - Ma forse all'origine della tragedia c'è la follia - L'allucinante sequenza della sparatoria nel racconto dei due figli (la piccola non è grave) Prima ha ucciso la moglie sull'aia, poi il cognato che stava lavorando nella stalla. Infine ha puntato la pistola contro i suoi due figli, ha premuto il grilletto e vuotato il caricatore. E' fuggito in auto, l'ha parcheggiata davanti alla fabbrica ove è operaio. Ha lasciato trascorrere un paio d'ore ed ha telefonato ad alcuni conoscenti, ha chiesto: • Voglio soltanto sapere come vanno le cose nella cascina. Quanti ne ho fatti fuori?: La risposta l'ha persuaso a consegnarsi alla giustizia. Si è costituito ai carabinieri della compagnia di Vercelli. Cosi, ieri mattina, Giuseppe Bobba, 39 anni, residente a Cigliano in via Perinotti 35, manovale alla Sorin di Saluggia, è diventato un plurlomicida. Ha ammazzato la moglie, Rosalba Vogliotti, 30 anni, il fratello di lei Carlo, 33 anni, e ferito la figlia, Emiliana, 9 anni. La bimba è stata colpita di striscio alla spalla, guarirà, in pochi giorni. E' ricoverata all'ospedale di Chivasso: sotto choc, non si è ancora resa conto della tragedia che ha distrutto la sua famiglia, nessuno ha avuto il coraggio di dirle che non rivedrà più la mamma e lo zio. Più fortunato di Emiliana, il fratello Luciano, di 6 anni. E' scampato al proiettili nascondendosi sotto il letto. Adesso è ospite di amici della mamma. In via Roma 27 a Cigliano. La strage è stata compiuta a Verolengo, nella cascina di Carlo Vogliotti, in frazione Valentino. La scintilla che ha Innescato il dramma, secondo l'omicida, è la gelosia. •Rosalba — ha detto Giuseppe Bobba al sostituto procuratore di Vercelli, dottor Serianni —mi tradiva. La tresca durava da un pezzo, ora, finalmente, è finita. Dovevo far fuori mia moglie, mi disonorava*. Il magistrato gli ha domandato perché aveva ucciso pure il cognato e tentato di ammazzare i figli, Bobba ha alzato le spalle e con aria assorta ha mormorato: 'Non lo so. Ero arrabbiato, non ho capito più nulla. Non so perché ho fatto fuori Carlo. Credo comunque che non si sia accorto di morire*. Poi si è trince- rato nel mutismo. Dovrà rispondere di omicidio plurimo e duplice tentato omicidio. E' probabile che venga sottoposto a perizia psichiatrica. I Bobba erano sposati dal 1968. Un matrimonio che mai è stato sereno: «Lui è un tipo violento — dicono i vicini della famiglia — ha sempre maltrattato la povera Rosalba. Pugni, insulti, accuse assurde di tradimenti*. L'Inverno scorso la donna aveva trovato la forza di abbandonare il marito, con 1 bambini era andata a vivere in un piccolo alloggio di via Roma 27. Ratc2tqtnVtèstp «Afa — affermano i parenti di Rosalba —Giuseppe continuava a perseguitarla. Botte, telefonate nel cuore della notte, traboccanti di parolacce e minacce. Il 25 maggio il tribunale aveva ratificato la separazione, da allora quel delinquente non ha più dato requie alla moglie*. Ieri mattina, come tutti i giorni, Rosalba Bobba è andata a Verolengo dal fratello, ha portato con sé i figli. Alle 12, inatteso è giunto con la sua Renault rossa il marito. Questa, la scarna testimonianza di Luciano: •Papà era nervoso, non ha degnato di un'occhiata me e Emiliana, si è messo subito a litigare con mamma, le ha sparato in camera da letto, la mamma è uscita sull'aia, lui l'ha inseguita continuando a sparare*. Il bambino si affaccia sul cortile insieme alla sorella. Vedono la madre distesa in una pozza di sangue, del padre nessuna traccia. E' nella stalla. Echeggia un altro colpo, che stronca la vita di Carlo Vogliotti. Una morte inferta a tradimento. Lo sventurato non aveva udito il crepitare della pistola, è colpito alla nuca da una pallottola mentre è chi¬ no su un secchio. Stava travasando del latte. Luciano ed Emiliana, atterriti, si tengono distante dal cadavere della mamma, la detonazione che proviene dalla stalla li paralizza. Osservano 11 padre affacciarsi sulla porta, venire lentamente verso di loro ed alzare la pistola. Scappano piangenti in casa inseguiti dal proiettili: uno ferisce Emiliana. Si nascondono sotto il letto, Giuseppe Bobba 11 risparmia, si allontana sulla macchina. Si ferma però alla cascina attigua, dice al proprietari: «Andate a vedere dai Vogliotti, deve essere successa una brutta cosa*. Alle 14 telefona a dei conoscenti per sapere quante vittime ha fatto la sua follia, poi si con segna ad un avvocato di Vercel li, Masuello, che lo conduce subito dal capitano dei carabinieri Frascarolo. Dice tranquillo: «Ho ucciso mia moglie, e da quanto mi hanno detto, anche mio co gnato. La macchina l'ho lasciata a Saluggia davanti alla fabbrica dove sono operaio. Nel cruscotto troverete la pistola*. Claudio Giacchino Renzo Carnevali Giuseppe Bobba ha ucciso la moglie Rosalba Vogliotti, il, fratello di lei, Carlo, e ha ferito la figlia Emiliana - I/altro bambino, Luciano, ha assistito alla tragedia - Una vicina di casa delle vittime