Lo Scià e Farah ospiti in Messico per sei mesi

Lo Scià e Farah ospiti in Messico per sei mesiPolemiche in Usa per il mancato asilo Lo Scià e Farah ospiti in Messico per sei mesi " DAL NOSTRO CORRISPONDÈNTE NEW YORK —Dà domenica scorsa, lo Scià, la moglie Farah e il primogenito Reza sono ospiti di Manuel Espinoza Iglesias, presidente del Banco de Comercio, a Cuernavaca nel Messico. Il ministro degli Esteri messicano C«.stillicela ha concesso loro un visto turistico di sei mesi; dopo il rifiuto del Dipartimento di Stato di dare loro asilo politico negli Stati Uniti. Per adesso, si ignora se l'ex monarca dell'Iran e la sua famiglia rimarranno ospiti di colui che è considerato uno degli uomini più ricchi delle due Americhe per l'intero periodo, o se si trasferiranno ad Acapulco, nella villa-fortezza originariamente costruita per l'attrice Merle Oberon, e acquistata dalla principessa Ashraf. Rigide misure di sicu¬ rezza, a cui avrebbero sovrinteso anche agenti dei servizi segreti Usa, hanno impedito e impediscono a chiunque di avvicinare il palazzo di Espinoza Iglesias, circondato da alte mura. La partenza dello Scià, della moglie, e del principe Reza da Paradise Island è avvenuta d'improvviso. L'aereo del Banco de Comercio, un Grumman Gulfstream a due motori a reazione, è atterrato alla mattina, dopo che l'aero-' porto era stato chiuso al traffico. S'è alzato in volo alle 12, per ingannare giornalisti e curiosi messi in allarme dall'insolito avvenimento, ed è ritornato un'ora più tardi. Alle 14 precise, circondati dalle guardie del corpo, l'ex sovrano, la famiglia, e sei accompagnatori si sono imbarcati. Erano andati a salutarli il questore Galatihiel Thompson, il console americano e altre autorità. Lo scià si trovava alle Bahamas dal 30 marzo, e durante la sua permanenza il tribunale rivoluzionario di Teheran lo aveva condannato a morte, invitando 1 terroristi ad assassinarlo. All'arrivo a Città del Messico, il jet è entrato nell'hangar del Banco de Comercio, e l'ex sovrano ne è sceso sorridente. E' apparso smagrito ma sereno. «Ringrazio il Messico dell'ospitalità — ha detto —. Conto di fermarmi qualche mese. Ho un magnifico ricor-, do della mia visita del 75, della gente, del paesaggio». Una ventina di agenti dei servìzi segreti lo hanno affiancato' scortandolo a una lunga fila di automobili, e il convoglio è partito per Cuernavaca. e, c.

Persone citate: Espinoza Iglesias, Manuel Espinoza Iglesias, Merle Oberon, Thompson