Capri sogna il grande assedio dei turisti di tutto il mondo di Alberto Vigna

Capri sogna il grande assedio dei turisti di tutto il mondo La stagione non si è mai annunciata così favorevole Capri sogna il grande assedio dei turisti di tutto il mondo CAPRI — 'Sarà un'estate favolosa». Questo è il giudizio concorde degli operatori turistici capresi sulla stagione appena iniziata. Non poteva aprirsi sotto auspici migliori; già da metà maggio l'isola ha visto un afflusso di turisti come mai prima. Nel porto, i piroscafi della navigazione del golfo e gli aliscafi attraccano con una frequenza paragonabile a quella delle corse dei tram e dei pullman in città. Scaricano turisti a migliaia e non sono soltanto gli occasionali visitatori delle scuole in gita di fine d'anno, ma compatte schiere di svedesi bionde come il grano o brasiliane dagli occhi lampeggianti. E poi si intrecciano tanti linguaggi; dal francese « petulanti- al cadenzato tedesco sino ai suoni inconsueti per le nostre orecchie di lingue orientali od africane. Nelle poche botteghe dei fornaretti ogni giorno aumenta la dose dell'impasto e sembra che non si riesca a te ner dietro alla richiesta; a mezzogiorno le scansie sono già vuote e nel pomeriggio occorre ricaricare il forno. I pescatori, al mattino rientrati in porto, sono corteggiati dai proprietari dei ristoranti più noti, dato che qui nell'isola felice si può ancora gustare pesce locale, come le «pezzogne» dal nome poco scientifico, ma dal gusto rigorosamente ge nuino. All'azienda di soggiorno identico clima di ottimismo e speranze, anche in vista dello sforzo organizzativo fatto per dar vita, durante tutta l'estate, ad una serie di spettacoli che non siano soltanto quelli folcloristici della compagnia locale della Tarantella, che pure ha un sicuro successo presso i turisti stranieri. Nel grande cortile della vecchia Certosa è stato eretto un palcoscenico ben dotato di impianti elettrici; viene concesso a qualsiasi iniziativa teatrale che intenda presentare spettacoli, con la esclusiva condizione di contenere i prezzi nel limite di duemila lire. I posti sono oltre duemila; è dato per certo, si avranno degli esauriti anche in vista della fama delle compagnie; il balletto del San Carlo di Napoli, il «flauto danzante» con Oazzelloni, manifestazioni di musica e balletti classici, la Nuova compagnia di canto popolare e cosi via. Per i patiti degli spettacoli «chic» di molta rinomanza probabilmente, come già l'anno scorso, la Canzone del mare, il noto stabilimento della Marina Piccola, organizzerà serate al prezzo di ventimila lire ad ingresso. Qui la platea è ridotta, poco più di duecento posti; eppure malgrado il costo c'è già chi si preoccupa di non essere escluso. Tutto bene allora? Bene si, ma non mancano ombre delle quali la più pesante e scura è costituita dalla chiusura della famosa strada Krupp, fatta scavare nella roccia dal celebre iniziatore della dinastia tedesca di industriali dell'acciaio. Fu un gesto di riconoscenza verso l'isola per averlo accolto protettrice (in tempi non ancora permissivi come gli attuali) del suo appassionato interessamento verso gli scugnizzi pescatori che Gemito doveva poi eternare in sta¬ tuette che hanno viaggiato nel mondo e sono approdate in tutti i continenti. L'ardita scriminatura incisa nella roccia è vietata al transito. Dalla montagna che incombe sul panoramico'sentiero precipitano massi; il pericolo è reale; per garantire che nessuno si inoltri, è stato eretto addirittura un muro. Nella prima precipite parte, qualcosa si è già potuto fare per permettere almeno di scendere alla sottostante caletta e poi nel tratto finale si è aperto anche l'accesso alla spiaggia della Torre Saracena, la più bella dell'isola, ancora pervasa da fremiti di terrore di incursioni barbaresche quan le ragazze fuggivano nelle grotte al grido di 'Mamma li turchi». Per riassettare la strada, sono già stati spesi duecento milioni, ma il preventivo supera i due miliardi ed il Comune non ce la fa, attende dalla Regione un sostanziale aiuto. C'è da credere verrà concesso, perché Capri alimenta la bilancia dei pagamenti con un afflusso di monete pregiate di rilevante valore. Anche il porto ha bisogno, dopo la eccezionale mareggiata di pochi mesi or sono, di interventi riparatori. Sarà necessario costruire un «pennello» che impedisca alla violenza del mare di entrare nello spazio prodotto creando vortici devastatori. Il progetto del lavoro è del 1972 e la spesa allora era valutata in due miliardi; ora costerà tre volte tanto. Intanto sono stati messi in atto provvedimenti serviti almeno a riportare ad una provvisoria anche se incerta normalità. Sotto le antiche volte di via Madre Serafina o di via delle Botteghe, da rustiche sciccosissime cantine si levano esili intrecci di note di chitarre. Ai tavoli senza pretese, a fianco a fianco, siedono dame in eleganti abiti da sera o ragazzotte in maglietta con il nodo (se mancasse vorrebbe dire essere fuori moda) titolati signori e pescatori, persone dell'ambiente politico e scienziati e congressisti di incontri specializzati. Sull'eco delle corde pizzicate, ha avuto inizio la navigazione estiva dell'arido scoglio che vanta il ricordo di Tiberio e che oggi, più modestamente, si nutre di quello di Peppino cantautore. Olimpico vecchissimo il nonno di Peppino, meglio noto con il soprannome di Quartino, passa per le strade ed accoglie con buona grazia omaggi e saluti. Alberto Vigna Capri. Un momento di relax sul palcoscenico della celebre «piazzetta» (Team)

Luoghi citati: Capri, Napoli, Saracena