Collegamenti dei terroristi tra Genova, Ancona e Torino

Collegamenti dei terroristi tra Genova, Ancona e Torino Altri arresti dei carabinieri e della Digos Collegamenti dei terroristi tra Genova, Ancona e Torino GENOVA — Un maestro elementare di 28 anni, Antonio De Muro, è stato arrestato ieri a Genova dai carabinieri con l'accusa di partecipazione a banda armata e associazione sovversiva. La Digos ha arrestato, a Parma, un tipografo carrarese, Mario Barbieri, 23 anni: una delle pistole trovate nel «covo» dei tre sospetti brigatisti (Angela Rossi, Franco Ricci e Nunzio Emanuello) sarebbe stata procurata da lui. Sempre ieri, è giunta a Genova una giovane arrestata ad Ancona l'altra notte dai carabinieri del generale Dalla Chiesa: Caterina Piunti, 23 anni, sarebbe stata vista in città la vigilia dell'attentato al professor Fausto Cuocolo, capogruppo de in Regione e presidente della facoltà di Scienze politiche, ferito alle gambe il 31 maggio scorso mentre dava gli esami. L'intreccio delle imputazioni (ieri se ne sono aggiunte altre nei confronti di sospetti brigatisti già in carcere) è ormai molto fitto e riguarda gruppi e azioni che toccano diverse città. Il terrorismo si articola in una ragnatela di collegamenti in cui a volte è difficile orientarsi. Consideriamo il gruppo dei genovesi arrestati dalla Digos. Angela Rossi, Franco Ricci e Nunzio Emanuello sono stati denunciati sia alla magistratura genovese sia a quella di Torino. Per la parte ligure ci sono riferimenti agli attentati a Vittorio Bruno, Sergio Prandi, Angelo Sibilla e Filippo Peschiera. Per la parte torinese pare che gli indizi riguardino gli assassina di Fulvio Croce e di Carlo Casalegno. La pistola trovata nel «covo» e fornita dal carrarese Barbieri avrebbe sparato proprio a Torino. Accuse non meno gravi sono rivolte agli arrestati a Genova dai carabinieri di Dalla Chiesa un mese fa. Per Claudio Bonamici si è aggiunta ieri l'accusa di partecipazione a banda armata; Mauro Guadili sarebbe anche responsabile di aver sparato colpi di fucile contro la finestra del professor Fuselli un anno fa (era stato rivendicato da •Azione rivoluzionaria»); a Luigi Grasso, collaboratore del latitante prof. Faina, i carabinieri hanno ieri imputato l'organizzazione dell'attentato a Giancarlo Dagnino, segretario amministrativo della de genovese, ferito un mese fa. Opera dei carabinieri è an¬ che il «blitz» dell'altra notte ad Ancona, nel corso del quale è stata arrestata la Piunti poi trasferita in serata a Genova. Con lei sono stati portati in carcere il marito, Marcello Spina, 23 anni, e Claudio iunti (omonimo ma non parente), 25 anni. Per tutti e tre le imputazioni sono di associazione sovversiva costituitasi in banda armata, rapina aggravata, sequestro di persona, furto e detenzione di armi. Sarebbero essi i terroristi che in piena campagna elettorale hanno «assaltato», con una tecnica simile a quella usata a Roma nella sede di piazza Nicosia, l'edificio della de anconetana, fortunatamente senza vittime. Ai collegamenti e all'intreccio tra i gruppi e le azioni terroristiche, si aggiungono ora anche quelli con la malavita. E' il caso dell'inchiesta sui brigatisti romani: gli inquirenti stanno indagando sui rifornimenti di armi a Adriana Faranda e Valerio Morucci, arrestati dalla Digos in viale Giulio Cesare, e sul giro di truffatori e specialisti degli assegni falsi al quale si sarebbero rivolti per trovare i soldi necessari alle loro imprese. (Servizi a pagina 16)