Risultano «perfetti» gli aerei dopo i controlli dell'Alitalia di Bruno Ghibaudi

Risultano «perfetti» gli aerei dopo i controlli dell'Alitalia Un tecnico italiano è partito per Washington Risultano «perfetti» gli aerei dopo i controlli dell'Alitalia ROMA — La vicenda dei DC-10 sta provocando un caos senza precedenti nel mondo dell'aviazione civile. A due giorni dall'ordine di mettere a terra tutti i velivoli di questo ipo attualmente in servizio (291 in tutto il mondo) la confusione sta crescendo in maniera incontrollabile. E non si può escludere del tutto che sul fuoco delle polemiche stiano soffiando anche i concorrenti della McDonnell Douglas. Le poste in gioco sono enormi: coinvolgono i bilanci delle compagnie aeree e delle industrie aeronautiche, ma anche il loro prestigio e il loro futuro. Nel fermo precedente dei DC-10, decretato subito dopo l'incidente di Chicago e durato appena 48 ore, VAlitalia ha avuto un danno di oltre 850 milioni di lire. Un blocco prolungato lo farebbe salire a circa mezzo miliardo al giorno. Ieri la Jal (Japan Air Lines) ha fatto sapere che ogni giorno di inattività per la sua flotta H nove DC-10 comporta una perdita di oltre 280 milioni di lire. Se la sospensione dei voli dovesse durare per un paio di mesi, come da più parti si sostiene, la compagnia di bandiera giapponese si vedrebbe costretta ad annullare l'ordine per altri cinque DC-10 e a sostituirli con i Tristar della Lockheed e con gli Airbus A-300 europei. La Lufthansa ha fatto invece presente che il fermo dei suoi DC-10 ha coinvolto 2300 passeggeri soltanto nella giornata di ieri, in quanto circa il 40 per cento del suo traffico sui lunghi percorsi viene effettuato con questi aerei. •Per i prossimi quattro giorni e cioè fino a quando dovrebbe durare il fermo decretato dalle autorità italiane in ottemperanza alle decisioni prese negli Stati Uniti abbia mo dovuto cancellare tutti servizi collegati con i DC-10 — ha detto Ferruccio Pavolini. direttore dei programmi e del coordinamento operativo dell'Alitalia —,■. Passeremo i passeggeri ad altre compagnie che usano i Jumbo e altri aerei per tutte le destinazioni in cui sarà possibile. Per le destinazioni in cui non è possibile, stiamo allestendo voli speciali con Jumbo e DC-8, in modo da assicurare i principali collegamenti ai passeggeri prenotati: A confondere maggiormen te le idee contribuisce il fatto che le vere motivazioni di questo fermo, al quale per prudenza si sono immediatamente adeguate una quarantina di compagnie aeree, restano ancora in gran parte misteriose. Negli Stati Uniti si parla di crepe e fessure sulle piastre di aggancio e sui piloni di sostegno dei motori, che nei giorni scorsi sarebbero state riscontrare su numerosi DC-10. In Europa si fa invece nota re che i DC-10 ispezionati sono perfetti. «L'Alitata ha sempre fatto una manutenzione periodica molto scrupolosa, senza mai trovare nulla di sospetto — dice ancora Pavolini —,-, Nei giorni scorsi abbiamo sottoposto i particolari più delicati a verifiche dettagliatissime, fatte con le apparecchiature di controllo più sofisticate, ma non abbiamo riscontrato alcun inconveniente». All'unisono suona la campana della Swissair, che «dopo accurate indagini tecniche sui nove DC-10 della flotta sidichiara certa che essi rispondono perfettamente alle richieste del certificato di navigabilità: E dello stesso tenore è la dichiarazione di Sir Freddie Laker, titolare dell'omonima compagnia inglese che impiega molti DC-10: 'In qualsiasi momento — ha detto — sono pronto a salire con tutta la mia famiglia su un mio DC-10». E allora? «/n questo momento non sappiamo ancora bene quali parti dell'aereo siano effettivamente sotto accusa — ha aggiunto Pavolini —. Per accertarlo meglio abbiamo mandato dei nostri tecnici negli Stati Uniti Solo dopo questa indagine stabiliremo il da farsi». Allo stesso scopo è partito ieri per Washington l'ingegner Vittorio Fiorini, responsabile del Servizio tecni¬ co del Registro aeronautico italiano. Secondo Fiorini, la situazione potrà essere normalizzata solo quando la McDonnel Douglas riuscirà a dimostrare che il DC-10 rispetta i regolamenti americani per ciò che riguarda la «fatica» dei metalli impiegati per realizzare la struttura di sostegno del motore appesa all'ala e che il programma di manutenzione per queste strutture è idoneo ad impedire 1 collassi improvvisi dei materiali. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Ferruccio Pavolini, Freddie Laker, Mcdonnel Douglas, Pavolini, Secondo Fiorini, Vittorio Fiorini

Luoghi citati: Chicago, Europa, Roma, Stati Uniti, Washington